Per quanto riguarda il post aperto dal Conte, che verte sulla qualità dei racconti, posso dire che in parte ha ragione.
e questo perchè è una cosa naturale.
Che lo si ammetta o no, è molto più semplice scrivere poesie (anche perchè nelle poesie si può nascondere facilmente "l'ignoranza" della lingua e della grammatica, tanto il verso è libero, tanto ci sono le licenze poetiche...).
Quando invece si tratta di scrivere un racconto, tutti i nodi vengono al pettine-
Non si può in alcun modo improvvisare, e se lo si fa, vengono fuori delle schifezze.
La conoscenza della lingua (parlo di struttura del periodo, di uso della punteggiatura etc) non è cosa che si "impara" in un giorno.
Occorrono anni di studi, e, soprattutto, di letture...
Detto questo, ognuno è libero di pubblicare quel che vuole, purché rispetti le regole del sito.
Come diceva il buon vecchio Califano, tutto il resto è noia...