Un pensiero del grandissimo Michelangelo mi ha da sempre affascinato,e credo che in qualche modo possa legarsi al discorso...Egli riteneva,riferendosi alla scultura,che l'opera si trovasse già compiuta all'interno della roccia,e scopo dello scultore fosse di liberarla di ciò che la ricopriva...
Ecco,forse quell'attimo di cui si parla nella citazione proposta dal sig. Manocchia,è proprio il momento in cui l'artista sente la voce dell'opera,riesce finalmente a "vederla"...Ora riesce a capire cosa "togliere" per rendere a tutti visibile ciò che lui già sa esistere.
Perché credo che l'arte,qualunque essa sia,consista essenzialmente in un "togliere":levare ciò che rende incomprensibile e superfluo il messaggio che si vuol comunicare...Quando ci si accinge a dipingere,scrivere,scolpire, le idee sono molte,confuse,sparse...L'opera nasce quando si intuisce cosa non serva,quando l'opera chiama e si mostra all'immaginazione...