Autore Topic: - 'Musicalità' in poesia -  (Letto 6357 volte)

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giovanna des

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Re: - 'Musicalità' in poesia -
« Risposta #15 il: Venerdì 10 Settembre 2010, 18:50:05 »

comme è bello comme è bello almeno pe' na vota   dinto l'uggioso settembre 2010  a '  essere d'accordo cu ' MONILEO
COMME è BELLA COMME è BELLA A LIVELLA E ' TOTò  di grande e non appreso insegnamento...A VERITà MARCHESE M'AGGIE SCUCCIATE E TE SENTI,
...NU RE, NU MAGISTRATO...., impeccabile o , cu 'o ' peccato pure in poesia  simme tutte figlie d'Adamo e Eva ,IO PRIMOGENITA PECCHè SONGHE IGNORANTE  ASSAJE ( scuola media inferiore  statale Giotto Napoli sezione H , l'unico diploma che ho ), ammiro ed apprendo dalla vostra cultura e sentimenti nei versi, ma del forum non fate un mattatoio, questo sito ha tantissimi visitatori anonimi come potrà apparire? Usando l'estro una rossa ciliegia di giugno  ( le poesie ) che quando la mangi  acido è il sapore ( il forum )  stupenda vita a TUTTI!
« Ultima modifica: Venerdì 10 Settembre 2010, 19:12:31 da Giovanna De Santis »

pattyrose

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Re: - 'Musicalità' in poesia -
« Risposta #16 il: Venerdì 10 Settembre 2010, 19:31:26 »
Scusate,
di tutto si sta parlando tranne che di musica e poesia.
 Patrizia consultando Treccani.it ha  tratto quello che sopra abbiamo letto, ma la discussione precedente ( quella per cui ha aperto il topic ) tra me e Pat riguardava non l'introduzionen della musica in poesia, piuttosto quando una poesia poteva  essere considerata musicale e quando no.
Non ci siamo trovate daccordo. Allora sottopongo alla vostra attenzione quanto ho scritto sopra. Vorrei da voi un parere se ho ideee sbagliato su quello che è la musicalità in poesia.
Vorrei in particolare che Patrizia, mi spiegasse quando considera musicale una poesia. Patrizia però non mi accontento che tu mi risponda " io la sento musicale". Rispondi se possibile, al mio intervento precedente.
Vorrei chairirmi le idee anche io. 

Vorrei chiarire che non siamo d'accordo su un testo pubblicato oggi, dove ho scritto che per me era musicale. Scriviamo per ora una cosa semplice semplice, alla portata di tutti.
Mai sentito dire 'E' orecchiabile', forse il termine non è bello, ma rende l'idea.
Non sto qui a contare le sillabe... Quando c'è un minimo di metrica e di rime può accadere.
Tutto qui.
Con calma approfondirò l'argomento, ma non ne farei una questione di principio o di voler capire a tutti i costi e immediatamente Gabriella. Capisco sempre il tuo modo di porti, ma non insistere oltre, almeno per oggi. Nessuno ci corre dietro... Buona serata a tutti.


Vorrei chairirmi le idee anche io.

Dimenticavo, mi sembra che tu abbia le idee chiarissime. Il tuo intervento precedente ha basi solide in quanto a conoscenza linguistica e musicale.
Ritorno ad un vecchio concetto, a volte si tratta anche di gusto personale.
« Ultima modifica: Venerdì 10 Settembre 2010, 19:36:44 da Patrizia Portoghese Pattyrose »

Offline India

Re: - 'Musicalità' in poesia -
« Risposta #17 il: Venerdì 10 Settembre 2010, 19:39:19 »
Pat, scusa non mi sono posta in maniera peggiore di come si sono posti tutti quelli che sono intervenuti solo per insultarsi e per non parlare dell'argomento del topic.
Mi dispiace comunque, non volevo metterti fretta. Se non hai tempo risponderai meglio quando puoi ( in fondo l'hai aperto tu questo topic) , puoi anche non rispondere, Non importa.

GUSTO PERSONALE? CERTO ANCHE LE GAMBE STORTE POSSONO PIACERE O IL LABBRO LEPORINO.
ALLORA SI AFFERMA " MI PIACCIONO LE TUE GAMBE" E NON " LE TUE GAMBE SONO DRITTE"
« Ultima modifica: Venerdì 10 Settembre 2010, 19:57:43 da Gabriella Caruso »

pattyrose

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Re: - 'Musicalità' in poesia -
« Risposta #18 il: Venerdì 10 Settembre 2010, 19:40:00 »
comme è bello comme è bello almeno pe' na vota   dinto l'uggioso settembre 2010  a '  essere d'accordo cu ' MONILEO
COMME è BELLA COMME è BELLA A LIVELLA E ' TOTò  di grande e non appreso insegnamento...A VERITà MARCHESE M'AGGIE SCUCCIATE E TE SENTI,
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Sei 'na forza Giovanna, e lo sai che ti ammiro per la tua spontaneità!

Offline Saldan

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Re: - 'Musicalità' in poesia -
« Risposta #19 il: Venerdì 10 Settembre 2010, 19:52:45 »
Ma che simpaticone il Monilèo che parla di prezzemolo...

In effetti è vero, lui non partecipa mai a nessuna discussione, è così pacato nelle risposte e non conosce affatto il gusto del prezzemolo...

Puta caso però lo si trova dappertutto come...come cosa? come il prezzemolo;D ;D

A no...il prezzemolo sono io.  :angel:

(per una volta prendiamola a ridere...TI PREGO!)
« Ultima modifica: Venerdì 10 Settembre 2010, 20:06:53 da Salvo D’Angelo »
...la mia culla è meraviglia esplosa, non ti dondola ma avvolge e ammanta.
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pigreco

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Re: - 'Musicalità' in poesia -
« Risposta #20 il: Venerdì 10 Settembre 2010, 22:50:02 »
La musicalità può stare nelle rime e nelle assonanze, può stare nella scelta dei termini che contengono alcune lettere piuttosto che altre. La struttura e la metrica della lirica possono poi aiutare.

(Correggetemi se sbaglio).

A 107 anni il nostro simpatico vecchietto Molineo, Mulineo, o Melileo deve avere dei problemi di vista o di alzheimer dato che esce sempre fuori tema. Non sbagliò quel detto: "erba cattiva, non muore mai", eh 107 anni!

Monilèo

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Re: - 'Musicalità' in poesia -
« Risposta #21 il: Venerdì 10 Settembre 2010, 23:25:49 »
Pi greco, sulla musicalità hai fatto un intervento veramente a bischero. Hai gazzabugliato un discorso sulla musicalità che equivale a questo, riguardante la bellezza del corpo, che scrivo a mo' di esempio: "La bellezza del corpo è data dall'armonia di tutte le membra, ma può stare anche nella bellezza fisica e, direi, può interpretarsi anche in un fisico armonioso, e poi...eccetera eccetera".

Vedi che, talvolta, invece che scrivere bischerate "in tema", è molto meglo andare fuori tema. Almeno si può fare un'allegra risata...

Oggi (come ieri) sono intervenuto molto, ma ora smetto di far provocazioni e rispondere alle provocazioni. Vado a leggermi il trattato di Schopenhauer "Sulla libertà del volere umano" (così tradotto dal prussiano). 

Vecchi si diventa, ma bischeri lo si nasce.

Offline Saldan

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Re: - 'Musicalità' in poesia -
« Risposta #22 il: Venerdì 10 Settembre 2010, 23:39:49 »
Vecchi si diventa, ma bischeri lo si nasce.

E ma anche i bischeri invecchiano...  ;)
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Offline Marina Como

Re: - 'Musicalità' in poesia -
« Risposta #23 il: Sabato 11 Settembre 2010, 00:00:48 »
Ora faccio un esempio di cosa io intendo per musicale.

Oggi sono andata in chiesa
Ho pregato la madonna

Oggi sono andata in chiesa
Sperando nella preghiera

Pure essendo le due strofe di otto sillabe ciascuno,  la prima è musicale, la seconda no.
Il problema non è la metrica, ma il ritmo, dato dagli accenti.
(...)
Può darsi che non abbia ragione. mi dite se il mio modo di intendere il ritmo è giusto?
Come diceva Pi greco, la musicalità è fatta da diversi strumenti. Ad es, io trovo, a parte la cadenza degli accenti, molto piacevole la sonorità delle sillabe. Per questo nel tuo esempio, essendo questione che poi rasenta il gusto, trovo molto più musicale invece il secondo esempio! Quella ripetizione della chiESa SpErAndo ghiera ed ancora "pi-erre" di sPeRando PReghiera e ANdoNellA mi perdona tutto piuttosto che una Ma-DO-NNa, veramente un suono duro slegato dal resto: niente a che vedere con CHIEsA preGHIErA !
Inoltre però ti dirò: se tu volessi continuare le strofe mettendo l'accento sul fatto che vuoi recitare il rosario, allora la cantilena di otto sillabe con tutta la madonna, la lascerei, una vera nenia ritmica che si ripete senza alterazione di tono/accento. Ma forse otto sillabe troppo poche e veloci gli accenti per pregare, più una processione di paese con marcetta.
Insomma, spesso poi la scelta del ritmo è quella che facciamo anche inconsapevolmente dando "un'aria", un certo tipo di musicalità, a seconda del pathos che vogliamo trasmettere: la primavera di vivaldi è un vivace come tempo, il walzer Danubio blu, un lento malinconia.
Se voglio fare la stronza ci riesco bene.  Talmente bene che quasi quasi ci sono. O forse ci sono.  Si, deciso.

Offline India

Re: - 'Musicalità' in poesia -
« Risposta #24 il: Sabato 11 Settembre 2010, 00:13:11 »
grazie Marina
mi hai dato una risposta abbastanza convincente oltre che divertente
Dici che io ho proposto una cantilena? una filastrocca?
Comunque quello che dici tu vale per il semplice fatto che non ho proposto due strofe con rima.
In caso di Rima o assonanza sarebbe una vera stonatura il discorso accenti.
Domani cercherò di fare un esempio.
« Ultima modifica: Sabato 11 Settembre 2010, 00:19:37 da Gabriella Caruso »

Offline Marina Como

Re: - 'Musicalità' in poesia -
« Risposta #25 il: Sabato 11 Settembre 2010, 00:15:05 »
Rispondendo invece a quello che sia il tema centrale del topic,  ;D che non credo quello della filosofia di Nitzche o Schopenauer (e mi sa pure che li ho scritti sbagliati macchissenefregatantononmeloricordomai e neanche ritorno a vederlo sopra)  ;D
e nel quale mi sembra ben espresso il concetto:
Io credo che sia la musica la prima arte, per due motivi. Uno mio di ordine filosofico  ;D : poiché la musica è vincolata ad una capacità fisica sensoriale (udito) sì come le arti visive (vista), ovvero sono arti "animali", la poesia invece è legata ad una interpretazione (oltre che della rielaborazione del percepito dai sensi) servendosi della "parola" che è una tecnica acquisita col tempo (il feto non parla, non sono sicura che emetta suoni, ma se lo facesse non certo per comunicare).
Ed il secondo motivo è appunto quello dell'ordine temporale. Quindi le "prime arti, se vogliamo anche in ordine di importanza proprio perché prime cronologicamente, sono quelle immediate, legate ai sensi.
Se poi sia più nobile l'uomo o l'animale, questo non lo so. E' più "giusta" o "grande" una mucca che fa più latte ascoltando musica classica, od invece un bambino che impara a dire "papà"? Non lo so.
Se voglio fare la stronza ci riesco bene.  Talmente bene che quasi quasi ci sono. O forse ci sono.  Si, deciso.

Offline Marina Como

Re: - 'Musicalità' in poesia -
« Risposta #26 il: Sabato 11 Settembre 2010, 00:35:28 »
grazie Marina
mi hai dato una risposta abbastanza convincente oltre che divertente
Dici che io ho proposto una cantilena? una filastrocca?
Comunque quello che dici tu vale per il semplice fatto che non ho proposto due strofe con rima.
In caso di Rima o assonanza sarebbe una vera stonatura il discorso accenti.
Domani cercherò di fare un esempio.
ahahha! Una cantilena? Forse no. Però...
O ggiso noanda tainchie sa
a prega relamado nna
(diamine, appena entrata in chiesa sono fulminata, mi fermo, cambio accento)
ethovi stoCri stomi o
su llacro cesta viaste nto (cavoli quasi quasi mi genufletto, mi fermo) ecc... ecc...

oppure invece del cristo puoi anche rimanere fulminata da un lui, ed andare in chiesa con tutta la marcetta era una tua abitudine per incontrarlo, cambierai marcia più avanti magari dopo che
tu erilì dava ntialban co
mi guarda vicon incan to
(tutto normale come tutte le domeniche mattina, non cambio tempo)
anzi, il tempo non lo cambierò mai, è tutta una presa in giro e tornerò a casa e a guardarti domenica prossima!
Mi intriga molto questo discorso, e mi scuso per il fuori post.
Solo che Gabriella, hai messo un dito su una piaga: da tempo cerco un modo per far entrare le pause musicali nella poesia! Forse da questo nostro dibattito mi pare stia avendo una folgorazione anche io! Grazie per la Madonnina, allora!  :D
« Ultima modifica: Sabato 11 Settembre 2010, 00:37:22 da Marina Como »
Se voglio fare la stronza ci riesco bene.  Talmente bene che quasi quasi ci sono. O forse ci sono.  Si, deciso.

crepax73

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Re: - 'Musicalità' in poesia -
« Risposta #27 il: Sabato 11 Settembre 2010, 09:18:51 »
Topic molto ma molto interessante.
Intervengo con la compagnia del cuscino che ancora mi abbraccia.
Il linguaggio poetico ha tre aspetti che lo caratterizzano.
La forma che comprende il significato e il suono dei versi, il contenuto che invece è caratterizzato dall'impatto emotivo che l'opera riesce a regalare al lettore, e per ultimo l'aspetto teatrale della poesia. Cioè il momento in cui la poesia viene ascoltata, come la musica, con il linguaggio del corpo.
sono d'accordo con Marina che fa una sorta di classifica delle arti. E' vero che la musica fa parte del nostro Dna ed è parte integrante dell'Universo stesso arriverei a dire che è un istinto primordiale della Natura. Giustamente invece la poesia è qualcosa creato dall'uomo e solo l'essere umano riesce a coglierne il significato.
Scusate cosi esco fuori dal tema del Topic. Si parlava di musicalità della poesia.
Per motivi di tempo vi lascio uno stralcio preso da Internet che spero serva a continuare la discussione.
"....Musica e poesia, ad ogni modo, sono accomunate dalla specificità di forme distribuite nel tempo. Entrambe, insomma, hanno il tempo come carattere fondante. Così come entrambe costruiscono il proprio effetto ricettivo su fenomeni di tipo uditivo, di tipo acustico. L’acustica, la realizzazione, l’esecuzione di una certa frase nel canto e nella lettura del testo poetico può, d’altra parte, far passare un testo da un fondamento isosillabico scritto ad un anisosillabismo dell’esecuzione. E questo i poeti, soprattutto i grandi poeti, da Dante a Petrarca, da Leopardi a Montale, lo sapevano benissimo: anche nel momento in cui scrivono un metro chiuso, obbligato, per rime incatenate e così via, tutti giocano continuamente su questo anisosillabismo dell’esecuzione. Certo, l’eguaglianza di tempo metrico (attraverso la ripetizione regolata di unità equivalenti) e tempo musicale è di ordine funzionale: al livello esecutivo, infatti, la temporalità delle lingue naturali e artificiali che costituiscono il codice poetico risponde a criteri differenziati rispetto a quella oggettiva del metronomo su cui si basa la notazione musicale. In metrica, ad esempio, siamo soliti usare il concetto di sillaba come una sorta di assoluto: giochiamo sul fatto che le sillabe, convenzionalmente, hanno una durata uguale ed omogenea, mentre in realtà non è affatto vero. Nel gioco delle sillabe bisogna considerare che contano non soltanto le vocali, che sono ricettive dell’accento o della mancanza di accento, ma anche le consonanti e i nessi consonantici, che producono profondi effetti ritmici: l’effetto allitterativo, così, è anche un effetto ritmico e non solo una figura retorica. Dobbiamo abituarci insomma a ripensare questi fenomeni come fenomeni onnicomprensivi nel produrre il senso globale di una poesia e non come fatti separati da etichette di diverso tipo. Come ha benissimo inteso Nicolas Ruwet mettendo a fuoco alcune intuizioni di Roman Jakobson, musica e poesia esprimono un’affinità determinata da fenomeni di diversa natura, percepiti come equivalenti nell’insieme autonomo dell’opera. I testi poetici sono caratterizzati dall’istituzione, codificata o meno, di rapporti di equivalenza fra diversi punti della sequenza del discorso. E dalla condivisione di una funzione connotativa o di alcuni procedimenti culminativi (accenti metrici e musicali) e demarcativi (i silenzi, i modi dell’attacco, i timbri). Da qualunque angolazione si voglia definire la questione, riaffiora, tanto nel campo poetico quanto in quello musicale, il problema dell’esecuzione di uno spartito testuale. Giovanni Giudici ha scritto che, al pari di uno spartito, anche il testo poetico richiede un’esecuzione il cui strumento è la voce umana: sia pure una voce del silenzio, una voce interiore, educata a tener conto di tutte le sue note e a evidenziarne il valore e i valori.[1] Certo, l’esecuzione di uno spartito linguistico richiede semplicemente la disponibilità di una voce (non importa se solo interiore o dispiegata), degli strumenti umani della fonazione e di una competenza linguistica nativa o acquisita. Un’ulteriore mediazione, quella degli esecutori e dei loro strumenti impegnati in una performance pubblica o registrati e replicati da strumenti meccanico-elettronici di riproduzione del suono, è richiesta invece dallo spartito musicale...."
Un saluto.

pattyrose

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Re: - 'Musicalità' in poesia -
« Risposta #28 il: Sabato 11 Settembre 2010, 09:29:36 »
La musicalità può stare nelle rime e nelle assonanze, può stare nella scelta dei termini che contengono alcune lettere piuttosto che altre. La struttura e la metrica della lirica possono poi aiutare. Concordo con quello che ha scritto Pi Greco.

Ho trovato sempre sul web, la spiegazione per esempio della bellissima poesia di D'Annunzio.

La pioggia nel pineto - G.D'Annunzio

La poesia è composta da 128 versi divisi in quattro strofe di 32 versi ciascuna. I versi sono liberi, ossia non rispettano un preordinato numero di sillabe, tuttavia è stato notato che ricorrono spesso i ritmi ternario (tre sillabe), il senario (sei sillabe) e il novenario (nove sillabe). I versi sono anche sciolti, perché non seguono uno schema fisso di rime anche se esse sono presenti, nelle loro diverse tipologie.Il poeta dà un'immagine raffinatissima e suggestiva di un'atmosfera naturale espressa con una struttura frammentaria dei versi e con la ripetizione di parole e di frasi e dal susseguirsi di sensazioni uditive, visive, olfattive, tattili, ritmate dal ripetersi di due verbi chiave, piove e ascolta in cui, però, le sensazioni uditive prevalgono sulle altre. La poesia, infatti, è una sinfonia musicale perché il poeta sceglie le parole non tanto per il loro significato, quanto per il loro suono, per creare la suggestione di una musica. Le strategie tecniche che utilizza per creare musicalità e suggestione sono varie e diversificate e il linguaggio risulta molto ricercato e raffinato.

L'autore spezza i legami sintattici e creando una sequenza di effetti sonori con le rime, variamente disposte, le assonanze, le onomatopee e le similitudini. Si notano, infatti, già nella prima strofa diversi tipi di rime:

Tipi di rime presenti nella prima strofa
Rime sparse soglie / foglie dici / tamerici pini / divini
Rime alternate odo / odo sparse / arse volti / folti
Rime baciate irti / mirti accolti / folti silvani / mani
Rima incrociata fulgenti / accolti - folti / aulenti
Rima interna allo stesso verso e varia nell'aria più rade men rade al pianto il canto.

Ottimo l'intervento di Crepax!!!

Offline India

Re: - 'Musicalità' in poesia -
« Risposta #29 il: Sabato 11 Settembre 2010, 10:16:39 »
Molto molto interessante questo topic. Gli interventi mi sembrano tutti mirati alle definizone di musicalità in poesia.
... e apprendo cose nuove. Mi complimento ancora con Pat che aprendo questo topic ci ha dato la possiblità di saperne un pò di più