Però se il sito fosse in un certo modo, un po' più serio intendo (non travisatemi per favore) non esisterebbe chi pubblica la predica della domenica e chi fa commenti da sviolinata notturna. Ci sarebbe, anzi, un buon livello, cosa che a voi dovrebbe interessare dato che questo è un sito visitato da molte persone..è il primo su Google..suvvia, io me lo immagino un poeta che passa per queste pagine..credo che non abbia fretta di iscriversi, quando invece è questa gente che dovrebbe essere invogliata
E come fare per rendere il sito più serio? Ogni mese mettiamo in evidenza alcuni autori che commentano in modo più serio e se li mettiamo in home page è perché speriamo che servano da esempio e da stimolo.
Ma non abbiamo la possibilità di controllare ogni singolo commento che viene fatto e soprattutto non abbiamo il tempo di affrontare le discussioni che ne sorgerebbero con i rispettivi autori.
Stesso discorso con le poesie. La redazione probabilmente ogni giorno ne rifiuta più di quante ne accetta, ma non può leggere anche tutte le poesie pubblicate (nemmeno se fossero un quarto di quelle che sono) e poi affrontare tutte le discussioni con i rispettivi autori.
Poi, se un autore scrive poesie sdolcinate, anche se tutte le volte gli facessimo questioni e discussioni, comunque questo è il tipo di poesie che scrive. L'unica soluzione sarebbe "eliminarlo fisicamente", nel senso di buttarlo fuori dal sito e basta.
E mettere un esame all'iscrizione al sito, un po' come nei test per iscriversi all'università. Chi si vuole iscrivere dovrebbe inviare dieci poesie e verrebbero ammessi solo quelli che ci mandano poesie serie e non sdolcinate.
Altrimenti, come faremmo a realizzare il sito serio di poesia che tu vorresti? Solo con una selezione severa ed irremovibile sulle iscrizioni e sulle pubblicazioni. Si accetta solo chi diciamo noi e si pubblica solo quello che diciamo noi.
Quella ragazza o quel pensionato vogliono esprimere le proprie sensazioni, beh lo vadano a fare in un altro posto perché noi siamo seri, non accettiamo chi prende la poesia con leggerezza ma solo chi la fa sul serio.
Questo sarebbe lo sviluppo del discorso fatto da Gabriella Caruso e da altri di un sito a pagamento e "chiuso". Ma poi tu sei anche una che vuole la massima libertà di espressione, nessuna censura, nessun limite e nessun vincolo, e suppongo anche nessuna quota di partecipazione, e questo e quello sono due cose inconciliabili. Non puoi "imporre" la serietà sulla poesia se lasci la massima libertà, od anche una relativa libertà, e lasci il sito aperto.