..Caligola.. credo che alla base di un vero miglioramento.. dovrebbe esserci una vera volontà sia da parte di chi frequenta il sito che da parte di chi lo gestisce..
ridurre le pubblicazioni (anche se credo che meno di 1 a settimana sarebbe eccessivo) potrebbe essere positivo.. ma non sufficiente.. non se non cambia la mentalità con cui si affronta la proposta di un testo..la lettura ed il commento..
Il problema è che chi frequenta il sito, od almeno gli autori che leggono e commentano, in realtà non è rappresentata in questo forum. Qui siamo sempre in pochi a discutere, la gran parte degli autori, che invece sono la stragrande maggioranza di chi pubblica e commenta, sembra impermeabile a questi problemi, sembra non sentirli. Apre il sito, pubblica la sua poesia se ne ha disponibilità, ne legge qualcuna, per lo più di altri autori che già conosce, verifica le letture ed i commenti delle proprie poesie, e poi passa ad altro sito, ad altro impegno, ad altro interesse.
Badate che non è un comportamento illecito. Hanno tutto il diritto di farlo, solo che nei loro commenti e nelle poesie che pubblicano, non echeggia quello che viene detto sul forum, loro vanno semplicemente per la loro strada, badando alle loro poesie ed ai loro commenti, rapporti con altri autori e qualche amico. Quasi mai si tratta neppure di un "clan", semplicemente si riproduce la dinamica che può esserci in un bar, in una libreria, in una biblioteca, in un circolo, dovunque passino o si incontrino persone.
C'è chi si incontra con altri, si interessa di conoscere persone nuove, gli vengono in testa idee per migliorare il luogo d'incontro, e ci sono persone che entrano, fanno quello che vogliono fare, prendono un caffè o leggiucchiano un libro, esercitano il legittimo diritto di impegnare il proprio tempo libero, magari se trovano un amico o qualcuno che conoscono scambiano due chiacchiere, e poi via.
Mica è detto che per questo si tratti di brutte persone o qualunquisti. Magari in un altro luogo, o sito, sono attivi e partecipano alla collettività, ma qui no, e mica possono farlo dappertutto. Magari riciclano, sono vegetariani, donano il sangue e sono volontari del soccorso, ma di venire sul forum e discutere del problema dei commenti sdolcinati proprio non gli interessa. A loro il sito va bene per quello che ne possono usare e questo gli basta.
Ciò non vuol dire che non si debba pensare a miglioramenti e che chi vuole ne possa discutere, ovvio, ma vuol dire che poi è molto difficile se non impossibile vedere applicati certi desideri. Ad esempio avere commenti più competenti e precisi, senza sdolcinature amichevoli, ad esempio. Ci piacerebbe a tutti, noi e voi, ma come facciamo a convincere tutti quelli che invece usano il sito e basta? Andiamo a casa loro a spiegarglielo? Gli vietiamo di commentare? Ci mettiamo 24 ore su 24 a cancellargli i commenti non appena li scrivono?
E così anche per le poesie stucchevoli. Che facciamo, quando ne pubblicano una gli mandiamo una scarica elettrica sulla loro tastiera per imporre un riflesso condizionato alla Pavlov?
Un ultimo appunto sul limite alla pubblicazione.
Prima di tutto non risolve il problema della qualità. Se ora abbiamo 150 poesie, di cui il 10% è buono ed il 90% è brutto, anche se mettessimo un limite per averne 50, comunque il 10% sarebbe bello ed il 90% sarebbe brutto. Limitare la quantità non cambia il rapporto fra belle e brutte, semplicemente lo riproduce su scala diversa.
Non pensiate che dovendo scegliere una sola poesia da pubblicare, l'autore che di solito pubblica poesie brutte come un miracolo ne scriverebbe una bella.
Per il fatto che gli autori con oltre 100 poesie possono pubblicare di più, deriva dal fatto che prima della limitazione a 3 poesie per i nuovi autori ed a 5 per i meno nuovi, ho studiato bene la distribuzione delle pubblicazioni e chi pubblicava di più erano comunque i nuovi. I vecchi in media non pubblicavano quasi mai nemmeno 3 poesie a settimana, quindi era del tutto inutile imporgli un limite che già da soli non superavano.
Ora, con il limite per nuovi, i vecchi sono semplicemente più visibili di prima.