Non volevo postare in questo filone perché Luigi gli aveva appioppato il forse ironico titolo Un'altra inutile polemica che ripete sempre gli stessi battibecchi. E non mi va di essere associato ad una inutile polemica. Però leggendo i vari messaggi e le proteste di Monilèo devo riconoscere che dei problemi esistono. In effetti è vero, come anche diversi altri hanno precedentemente e in altre discussioni fatto notare, che ci sono delle cordate nel sito che si autosupportano, a prescindere da ogni giudizio di merito, per ottenere più visibilità degli altri.
Ho messo il titolo con il termine "inutile", perché oltre a lamentele e battute cattive sull'intelligenza, non arrivano ad altro.
Nel sito abbiamo fatto molto per combattere i commenti di scambio, quelli banali, quelli di amicizia... negli anni passati ci sono state furiosi litigi, accuse di dispotismo, mi è stato dato dell'Hitler o del Mussolini più volte per la "politica" repressiva nei confronti dei clan e delle combriccole.
Anzi, una delle combriccole più solide del sito fece una specie di rivolta e si cancellò in blocco dal sito per fondare un altro sito di poesie, facendo contemporaneamente una fortissima campagna via mail nella quale si diceva di tutto e di più di male del sito e si incoraggiava a cancellarsi dal nostro sito per andare nel loro. Ed il malanimo dura tuttora, visto che alcuni loro "autori" che sono anche da noi fanno spesso simili campagne in privato per abbandonare qui ed andare di là.
Cancelliamo abbastanza spesso commenti che riteniamo "inutili", abbiamo fatto la bacheca per "separare il grano dal loglio", ma ovviamente il fenomeno non può essere eliminato del tutto, possiamo solo fare una politica di "limitazione del danno".
La tendenza a fare amicizia è innata nelle persone, e sotto molti punti di vista è preferibile alla tendenza a farsi nemici ed a competere, e non possiamo pensare di cambiare la natura umana dei nostri autori.
Del resto, più di quanto abbiamo fatto, anche chi fa queste lamentele sul forum poi in realtà non ci propone nulla, non ci suggerisce nessuna altra strategia se non quella di snaturare il nostro sito rendendolo un sito d'elite e per pochi eletti poeti.
Il nostro non è un sito di elite, non è un sito per una intellighenzia ristretta, è un sito che vuole rendere possibile esprimersi alle persone. Fra le persone ci sono tendenze positive e negative, come fare amicizia e tendere a favorire, in buona fede, chi si sente più vicino.
Non possiamo "militarizzare" il sito e rilasciare la licenza d'espressione solo a pochi e negarla a chi, ripeto, in buona fede, non rispetta il nostro puro ideale di poeta disinteressato ed ascetico.
L'unica soluzione sarebbe quella che tu dici. Soluzione molto semplice e di buon senso, ma aliena a molti che si lamentano.
Non vi piacciono i commenti smielati? Fatene voi di seri e competenti. Non vi piacciono le poesie banali? Fatene voi di interessanti. No, la soluzione che molti vedono è quella di smettere di commentare, smettere di pubblicare, e basta.
Insomma, la reazione più comune è "io non mi voglio mischiare con questi inutili sub-poeti e se commento o pubblico insieme a loro mi sento squalificato". Reazione nella quale vedo un briciolo di senso di superiorità.
Se invece si fosse veramente disinteressati (come si pretende che gli altri siano) il ragionamento dovrebbe essere "io vado per la mia strada, faccio i miei commenti studiati ed oggettivi e pubblico le mie poesie non banali, e spero che gli altri leggendo i miei commenti e le mie poesie si rendano conto e migliorino".