Autore Topic: L'autore dovrebbe spiegare il significato delle proprie opere?  (Letto 16875 volte)

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Offline Saverio Chiti

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Re:L'autore dovrebbe spiegare il significato delle proprie opere?
« Risposta #60 il: Lunedì 6 Gennaio 2014, 22:11:18 »
perchè disturbare sempre gli "illustri"...
molte volte quando qualcuno tenta di dire qualcosina sulle "poesie" del sito...
ecco che spuntano i nomi di grandi autori, di Poeti!
sarebbe come andare dalla sarta , quella giù, all'angolo della strada e poi pretendere che l'abito ordinato sia di Gucci o YSL...
parliamo di cose che facciamo noi... del nostro piccolo mondo, sarebbe più facile capirsi!

comunque... di versi ermetici ne ha scritti di bellissimi pure Rasimaco o anche la "piccola" Frammento...

io rimango sempre dell'idea che chi legge è libero d'interpretare quel che sente dentro se
e chi scrive, di farlo senza spiegare nulla! ...se non vuole!
Chi commenta, è anch'esso libero di farlo basandosi su quello che percepisce... e se teme di far brutta figura, si astenga nel farlo... semplice no?

ok... mi "rintano" nel mio antro!

Ch.S
...lì dove ti avevo lasciato
neanche il sole fa più capolino...

Offline India

Re:L'autore dovrebbe spiegare il significato delle proprie opere?
« Risposta #61 il: Lunedì 6 Gennaio 2014, 22:22:47 »
Saverio, qualcuno prima di me, ma tu cogli sempre me in fallo, ha parlato di persone molto più di illustri di Montale. Ha parlato per esempio di Dante Aligheri dicendo che  Dante non spiegava i suoi versi. Perchè non ti sei " scomodato " a chiarire di non " scomodare" gli illustri, e che se Dante poteva permettersi di non spiegare ( proprio perchè era un illustre),  noi piccoli autori del sito, potremmo anche farlo?

Concordo che nessuno è tenuto a spiegare nulla, ma spero di non essere mai io la persona che se qualcuno le chiede perchè ha scritto un certo verso, non sa rispondere, oppure risponde: " Non sono tentuta a spiegare".
« Ultima modifica: Lunedì 6 Gennaio 2014, 22:27:03 da India »

Offline Giovanni Monopoli

Re:L'autore dovrebbe spiegare il significato delle proprie opere?
« Risposta #62 il: Lunedì 6 Gennaio 2014, 22:33:24 »
Diciamo sempre che le poesie sono la espressione del poeta infatti in essa troviamo le sue emozioni, i suoi sentimenti, insomma tutto ciò che egli vuol donare. Noi che ci poniamo alla lettura possiamo dare ogni interpretazione cercando di avvicinarci al suo pensiero. Quindi secondo me non è necessario che l'autore debba spiegare il significato delle sue opere perché dovrebbe essere esaustiva la nostra lettura dei versi per capirne il pensiero.

un cordiale saluto a tutti
Giovanni

Offline Saverio Chiti

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Re:L'autore dovrebbe spiegare il significato delle proprie opere?
« Risposta #63 il: Lunedì 6 Gennaio 2014, 22:45:14 »
Saverio, qualcuno prima di me, ma tu cogli sempre me in fallo, ha parlato di persone molto più di illustri di Montale. Ha parlato per esempio di Dante Aligheri dicendo che  Dante non spiegava i suoi versi. Perchè non ti sei " scomodato " a chiarire di non " scomodare" gli illustri, e che se Dante poteva permettersi di non spiegare ( proprio perchè era un illustre),  noi piccoli autori del sito, potremmo anche farlo?

Concordo che nessuno è tenuto a spiegare nulla, ma spero di non essere mai io la persona che se qualcuno le chiede perchè ha scritto un certo verso, non sa rispondere, oppure risponde: " Non sono tentuta a spiegare".

Gabri... ma perché pensi sempre che io ce l'abbia con te!  ;D ;D ;D

io entro raramente nel forum... e quando entro se vedo qualcosa, partecipo alla discussione facendo un sunto!
quindi il mio post era in generale... non "solo" per te!  :o :o :o

per quanto riguarda lo spiegare o meno... ho già dato la mia versione!
ma quel che non capisco, è il perché ogni volta che c'è da chiarire qualcosa di noi... si tira in ballo gli illustri poeti! come se, siccome tizio o caio a detto così allora anche per noi... mah! anche non avere idee o pensieri propri, denota una certa insicurezza! io nel mio piccolo, e siccome conosco ben pochi pensieri altrui... mi baso sui miei! saranno certamente piccola cosa... ma sono miei!
e se c'è chi non riesce nemmeno a spiegare i propri... bè allora è meglio che scriva solamente.  :P :P :P

Gabri... non ho indetto una crociata contro di te! lo sai quanto ti stimo! ...non ci pensare nemmeno lontanamente... forse, capiti sempre al momento sbagliato.... eheheheh la prossima volta che intervengo... giuro che farò caso se prima c'è un tuo post... così aspetto!

un bacione... Saverio.
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Offline Rasimaco

Re:L'autore dovrebbe spiegare il significato delle proprie opere?
« Risposta #64 il: Lunedì 6 Gennaio 2014, 23:09:34 »

Non dimentichiamoci che è facile spacciarsi per ermetici e scrivere parole a vanvera. L'ermetismo di Montale è compresibilissimo e non ha bisogno di alcuna spiegazione.
Hanno bisogno di spiegazioni alcune poesie che non significano nulla neanche nella testa del poeta.


.... hai detto quanto basta.....
come l'abito non fa il monaco così lo strumento non crea musica

Offline caligola

Re:L'autore dovrebbe spiegare il significato delle proprie opere?
« Risposta #65 il: Lunedì 6 Gennaio 2014, 23:56:41 »
In poesia nulla è dovuto.
C'è a chi piace spiegare e a chi no.

Comunque sull'ermetismo non sono d'accordo.
Spesso il problema è nell'occhio di chi legge, non di chi scrive.
E troppo facile bollare una poesia che non si capisce come una poesia insulsa, invece spesso sarebbe meglio interrogarsi sulle proprie conoscenze poetiche.

La poesia non è il flusso interrotto dei nostri pensieri scritto sul foglio. E nemmeno la lingua parlata trascritta. (così si fanno le liste della spesa)
Quindi è normale che nel corso dei tagli dei nessi, metafore, eccetera (leggasi anche strumenti poetici), i meno abituati a leggere poesia vera possano non capire.
Ebbene questo non è un problema perchè fortunatamente gli esseri umani imparano in fretta, se si applicano.
Il vero problema è quando questi esseri umani meno abituati alla poesia cerchino di escludere tutto ciò che non capiscono, bollandolo come poesia insulsa.
Così comincia la violenza nella storia.





NievDNessuno

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Re:L'autore dovrebbe spiegare il significato delle proprie opere?
« Risposta #66 il: Domenica 12 Gennaio 2014, 17:28:36 »
La poesia è solo un altro mezzo. Probabilmente il più profondo. A parte la musica ovviamente. Dico che la sua espressione non dovrebbe essere spiegata, sennò si spiegherebbero i sentimenti umani e ciò sarebbe eccessivamente scientifico, e non più artistico o poetico.
Lascerei al fato di ogni poesia, che viene o è letta, di spiegarsi o meno a se stessa con un commento, o nella stessa poesia.
Sarebbe bello vedere chi è capace di fare ciò.

Offline Giovanni Licata

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Re:L'autore dovrebbe spiegare il significato delle proprie opere?
« Risposta #67 il: Domenica 12 Gennaio 2014, 22:46:02 »
Ogni singola sillaba  trova posto sul sillabario, ognuno di noi esprimi sentimenti umani  che portano  a riflettere, a capire,  niente si può  considerare inutile  e incompreso, se altri non esplorano  i sentimenti e le angosce che porta  quella frase. I presupposti di una lettura  abitua al lettore  a meditare sviluppa la mente  e consolida i sentimenti.

Offline Pino Penny

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Re:L'autore dovrebbe spiegare il significato delle proprie opere?
« Risposta #68 il: Domenica 2 Febbraio 2014, 04:02:06 »
La poesia non si spiega ne si piega
non la scrivi. -La componi d'emozioni-
la condisci nel tuo dentro più profondo
l'alimenti col dolore con la gioia con la noia
la racconti più che agli altri -a te stesso
senza spiegazioni! Non le sai nemmeno tu..

guardi la vita a...colori?Io a volte si, a volte in nero a seconda dei giorni.se sono grigi anche grigio è un colore.Ma anche in blu non mi dispiace.in rosso per tirarmi su.in giallo se mi sento più pazzo del solito,in bianco se ci vado...

Offline Duilio Martino

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Re:L'autore dovrebbe spiegare il significato delle proprie opere?
« Risposta #69 il: Sabato 14 Giugno 2014, 23:39:31 »
In poesia nulla è dovuto.
C'è a chi piace spiegare e a chi no.

Comunque sull'ermetismo non sono d'accordo.
Spesso il problema è nell'occhio di chi legge, non di chi scrive.
E troppo facile bollare una poesia che non si capisce come una poesia insulsa, invece spesso sarebbe meglio interrogarsi sulle proprie conoscenze poetiche.

La poesia non è il flusso interrotto dei nostri pensieri scritto sul foglio. E nemmeno la lingua parlata trascritta. (così si fanno le liste della spesa)
Quindi è normale che nel corso dei tagli dei nessi, metafore, eccetera (leggasi anche strumenti poetici), i meno abituati a leggere poesia vera possano non capire.
Ebbene questo non è un problema perché fortunatamente gli esseri umani imparano in fretta, se si applicano.
Il vero problema è quando questi esseri umani meno abituati alla poesia cerchino di escludere tutto ciò che non capiscono, bollandolo come poesia insulsa.
Così comincia la violenza nella storia.

L'ermetismo infatti non significa Poesia "incomprensibile"  intendendo per incomprensibile il contenuto. Detto questo non è detto che un testo "incomprensibile" non sia Poesia... lo è comunque se i versi sono godibili quale melodia...
Da una intervista ad Alberto Moravia):
"A me è capitato di scrivere componimenti di facile comprensione, limpidi, cristallini. Questo è successo particolarmente in un periodo in cui sostenevo (e non a torto, credo ancora) che la poesia per tornare ad essere fruita ed apprezzata dal lettore medio, avrebbe dovuto essere, appunto, chiara, di facile approccio, comprensibile. In un'altra fase, mi è capitato di sentire l'esigenza di abbandonarmi quasi ad un flusso onirico, di ascoltare dei messaggi che provenivano forse dal subconscio, dall'inconscio… (chissà?). E allora, questi ultimi testi, forse non si riescono a cogliere a pieno attraverso un'interpretazione logica; in ogni caso credo che siano ugualmente fruibili, grazie alla loro sonorità, al ritmo, alle evocazioni..."

Offline Marco Della Fiore

Re:L'autore dovrebbe spiegare il significato delle proprie opere?
« Risposta #70 il: Martedì 17 Giugno 2014, 13:14:53 »
Condivido le considerazioni di Duilio.
Detto questo vorrei estendere un po' i ldiscorso, la domanda che pone questo post è solo apparentemente semplice. Perché se è vero che la tendenza negli scrittori "ermetici" è la produzione di corpus piuttosto opachi quanto a comunicazione immediata, è altrettanto vero che questo non è che una semplice forma espressiva. E che significa 'sta cosa? Sicuro non significa che il senso da  captare nel testo ermetico sia portatore di significati più elevati, non condivisibili. E soprattutto che il senso sia qualcosa di assolutamente soggiacente ai versi... non è sempre così. Insomma, non stiamo davanti a testi massonici...;) Assolutamente no, l'ermetismo non è da leggere nel senso di carpire e acchiappare il pesce guizzante del senso superiore, illuminante (illuminato), d'iniziazzione. E`da leggere come espressione della chimica della parola, delle sue capacità generanti significati, a prescindere dalle sue tensioni interne al testo, sintattiche, fonotattiche ecc. ecc. Insomma è un linguaggio, è una chimica. se mi si prende 'sto paragone. Se ci fissassimo nella ricerca di un significato da condividere e da affermare, da com-prendere staremmo parlando di semplice enigmaticità. Rebus lessicale. Quindi, è evidente che un autore "ermetico" (ma veramente ermetico) non potrebbe mai mettersi a spiegare troppo perché nel momento che lo fa la poesia del suo testo scompare. Non bisogna insomma confondere "ermetismo" con altro da sé, più prossimo ad altre "scienze", enigmatica, o codificazioni di tipo esoterico (ripeto, presente i testi della massoneria?).... Invece quello che succede spesso e che mi molesta parecchio il gusto della lettura, è il continuo impulso esplicativo di molti dei testi non considerati ermetici, ma per niente, testi di comunicazione, di volontà di comunicazione meglio detto. E questo succede soprattutto nelle poesie (molte hanno questo impulso) che leggo in questo sito. È come una paura... Come un timore di non essere capiti, com-presi, di non comunicare... E in questo modo distruggono una bella intuizione poetica. Per eccessi di indizi, di definizioni, di spiegazioni... più o meno celate.
Insomma, la domanda nuova è: l'autore deve per forza credere di aver un significato tanto grande che se non prende per la manina il lettore questo non lo capirà e lo considererà una nullità? Si può considerare poesia qualcosa tanto consegnato alle paure dell'egolatria?
Scusate la pippa,
Ciao

Offline India

Re:L'autore dovrebbe spiegare il significato delle proprie opere?
« Risposta #71 il: Martedì 17 Giugno 2014, 14:03:23 »
Io non arrivo a comprendere la superiorità che gli autori ermetici hanno nei riguardi di tutti gli altri autori. Riporto Il pensiero i MArco Della Flore

" Invece quello che succede spesso e che mi molesta parecchio il gusto della lettura, è il continuo impulso esplicativo di molti dei testi non considerati ermetici, ma per niente, testi di comunicazione, di volontà di comunicazione meglio detto. E questo succede soprattutto nelle poesie (molte hanno questo impulso) che leggo in questo sito. È come una paura... Come un timore di non essere capiti, com-presi, di non comunicare... E in questo modo distruggono una bella intuizione poetica. Per eccessi di indizi, di definizioni, di spiegazioni... più o meno celate" Marco Della Flore.

http://www.lavocedifiore.org/SPIP/article.php3?id_article=640

Questa poesia stranota di Neruda non ha nulla di ermetico. Non so se questi eccessi di indizi ti disturbano, e non so esiste una presunzione tale da considerare alcuni autori del sito più bravi di Neruda che non ha mai abbracciato l'ermetismo. Ma potrei fare l'esempio di grandissimi poeti non ermetici, da Maiakosky a Garcia Lorca, da Sylvia Plat a Pessoa. L'ermetismo è uno stile nè migliore nè peggiore di altri, non solo ma una cosa è l'ermetiso di Montale ( le sue poesie sono comprensibilissime) o Saba, altra cosa è l'ermetismo di autori  di questo sito o di altri, le cui poesie sono un'accozzaglia di termini presi a vanvera con l'unico intento di stupire e di credersi superiore. Le poesie più belle sono semplici. Vedi Pavese, Prevert, per non parlare di Baudlaire, grande esponente del simbolismo e anticipatore del decadentismo. e tanti tanti altri. Non solo, ma se oggi il grande pubblico si è allontanato dalla poesie è proprio grazie a questi autori da 4 soldi che scrivono il niente, non fanno capire niente a nessuno ( allora scrivessero per loro stessi).
« Ultima modifica: Martedì 17 Giugno 2014, 14:05:17 da India »

Offline Marco Della Fiore

Re:L'autore dovrebbe spiegare il significato delle proprie opere?
« Risposta #72 il: Mercoledì 18 Giugno 2014, 14:07:51 »
Pues... India, mi pare chiaro che non hai centrato molto quello che ho cercato di dire.
Ma non c'è motivo di insistere. Non c'è nulla di ermetico ;).
Però una cosa mi ha fatto venire una curiosità, quando dici che le poesie di Montale son tutte comprensibilissime...
Secondo quale criterio lo dici?
Ciao

Offline India

Re:L'autore dovrebbe spiegare il significato delle proprie opere?
« Risposta #73 il: Mercoledì 18 Giugno 2014, 21:34:53 »
Marco, io le poesie di Montale le capisco, Secondo quale criterio? lo stesso criterio che mi fa capire tutte le cose riesco a capire: la mente e il cuore. Capisco le analogie. Quando leggo un testo mi chiedo sempre " dove l'autore vuole andare a parare" cosa vuole esprimere, cosa ci vuole comunicare, un malessere... una gioia... un senso di vuoto, di agonia, di disperazione o di speranza, Magari do un'intepretazione diversa da quella dell'autore, ma in genere capisco il  senso della poesia, anche se mi sfugge un verso. E mi succede con Saba, con Quasimodo, con tutti gli ermetici.
La stessa cosa non mi succede con le poesie di ermetici di questo sito. Non capisco dove vogliono andare a parare e le parole allora sono vuote, prive di significato, inutili, fredde, sterili. Se poi tu ci riesci a trovare qualcosa di bello, sono felice per te. In genere io detesto chi sfrutta l'arte per ingannare i fruitori. Sì, certo, anche cogliere l'inganno è un senso da dare alla poesia. L'ermetismo per me è una forma di poesia di chi per paura in tempi di dittatura non è riuscito ad essere un dissidente, un sovversivo e allora si è chiuso per non rischiare.
Allora preferisco leggere le lettere dal carcere di Gramsci che le poesie di un codardo.
« Ultima modifica: Mercoledì 18 Giugno 2014, 21:37:03 da India »

Offline Marco Della Fiore

Re:L'autore dovrebbe spiegare il significato delle proprie opere?
« Risposta #74 il: Giovedì 19 Giugno 2014, 09:14:43 »
India: " L'ermetismo per me è una forma di poesia di chi per paura in tempi di dittatura non è riuscito ad essere un dissidente, un sovversivo e allora si è chiuso per non rischiare.
Allora preferisco leggere le lettere dal carcere di Gramsci che le poesie di un codardo".

Dico, ma ti rendi conto di cosa hai scritto? Spero solo sia stato uno slancio nell'impeto dell'esposizione che ti abbia portato a formulare tale "assioma" storico-letterario... ;)
 
Secondo te dunque non hanno nessun valore le manipolazioni dei linguaggi della prima metà del '900... PEr manipolazione dei linguaggi intendo tutte le espressioni "incapaci" di seguire con le forme tradizionali, per profondo rifiuto di una struttura di segni ormai privi di significato, in un'epoca di persuasione propagandistica, di crollo dei fondamenti della conoscenza tradizionale, di smaltimento dell'etica universale, di tremenda consapevolezza del vuoto della condizione umana... Usare un linguaggio nuovo era una delle poche risorse di dissidenza, di separazione, di attacco. Un tentativo di destabilizzazione dei linguaggi vuoti dei poteri costituiti. Questo in poesia, in musica e nell'arte in generale... Queste persone "ermetiche" (hihihi) non scrivevano manifesti o volantini da distribuire sotto le porte, in tal caso sarebbe giusto quello che scrivi...
Secondo te insomma la manipolazione, la reinvenzione, la riformulazione dei linguaggi non ha nulla a che vedere con il vuoto epistemico di un'epoca che abbatteva tutti i pilastri (millenari), tutti i valori, i fondamenti stessi della cultura, della religione, del mito progressista dell'uomo. La scoperta dell'infame condizione umana ecc. ecc. ecc. ecc. ecc. ecc. ecc. ecc. ecc. ecc... No, secondo te erano dei codardi...
Ci saran anche stati alcuni casi di scrittori timorosi come dici tu, ma da questo farne una perentoria condanna dell'ermetismo... Tra l'altro non è una scatoletta l'eremtismo, incastrata in una epoca storica. E' una forma espressiva, rpiva di codificazioni precise... Ma è chiaro che è facile fare la storia della letteratura con il manuela di storia della letteratura... Bisognerebbe estendere le analisi un pochino e non limitarsi alle valutazioni di un desueto manuale di letteratura.
E' un discorso lungo e non ho tempo (magari), ma leggendo gli ultimi periodi del tuo intervento mi hai fatto sobbalzare da cavallo... ;)
Avremo modo di ampliare il discorso.
p.s. Gramsci, per favore... Perché scomodare Gramsci? La frase è ad effetto, lo ammetto, ma non reca nulla di sostanziale alla discussione.
Ciao, non te la prendere con me se ti sembro un cafone... Sei tu che mi hai fatto perdere i modi, diciamo... Poi si sa, scrivere non è come parlare faccia a faccia e tutto sembra apocalittico... Ma questo è il mezzo.