mmm io penso che senza dover scomodare letterati o cattedranti... sono "abituato" a pensare e giudicare con la mia testa...
io penso, dicevo... che ai margini della poesia, ci siano già le note di chi ha postato i versi, quindi un autore può già dare una "traccia" su ciò che vuole dire con i suoi scritti... questo non inficia però il pensiero altrui, l’interpretazione che il lettore può, se vuole, dare ai versi appunto letti.
Credo che sia bello constatare quanto il testo primario possa essere “stravolto” dal lettore che lo interpreta a cuor suo… è un qualcosa che sicuramente, aumenta la condivisione.
Non mi piacciono le note scritte da altri, anzi più che altro non condivido che un testo possa avere una unica e sola interpretazione… meglio diversificare!
Forse è anche per questo che mal sopportavo certi insegnanti… io sono più per ”o capitano, mio capitano…” Se esistono regole ben precise in letteratura (perché poi, non so…) e quindi si devono commentare e interpretare le poesie o testi in genere, solo ed esclusivamente come sono trascritte sui libri di testo… io credo che qua, su Scrivere, possiamo prenderci delle libertà!
E poi… volete mettere la piacevolezza che si ha, quando si leggono commenti in cui il lettore “sente” cose che nemmeno chi ha pubblicato era riuscito a far venire fuori… tutte quelle sfumature che fanno del colore una tavolozza varia e illimitata!
Per Zaza… non tutti sai “vogliono” davvero far comprendere quello che uno ha dentro!
o il vero motivo per cui HA scritto e postato i versi, a molti piace che qualcosa rimanga nebuloso… a costo di non farsi capire!!! Ma può essere che semplicemente vuole vedere, cosa trasmette!
In troppi casi però, si crede di spiegare, giudicare, valutare o interpretare solo basandosi su… “quello disse, scrisse…oppure il filosofo, lo scrittore, il letterato… il poeta, vate…”
Bisognerebbe iniziare a non guardarsi indietro, ma casomai prendere coscienza su ciò che accade ORA!
E valutare con la propria testa… certo, ognuno di noi ha le sue basi da cui iniziare… ma per dio!
Iniziamo a pensare con la nostra testolina senza farsi influenzare dalla passata letteratura… viviamo in questo mondo, dove ognuno di noi vive la poesia a modo suo!
Il mio caro insegnante di italiano… anzi in questo caso la mia professoressa… diceva che chi parte da quel che è già stato, al massimo arriva secondo! Dobbiamo invece imparare a costruire nuove linee di pensiero!
Grande la proff.ssa Tamburini… aveva “solo” 29 anni all’epoca… anche lei era agli inizi!
Davvero non ho mai più amato la letteratura come in quell’anno…
Scusatemi l’ardire… per un non letterato come me
È arduo cimentarsi in questi antri…
Ma che volete… a me piace la condivisione!
Ch.S