Salve a tutti!
Avrei una nuova curiosità da soddisfare...
Secondo voi, sarebbe meglio che l'autore spiegasse il significato delle proprie opere?
Ve lo chiedo perchè, non essendo un poeta, scrivo spesso raccontando la storia di personaggi reali o inventati, a volte in prima persona, vestendone i panni. Ho interpretato anche il ruolo di donne, in mie vecchie composizioni che pubblicherò prossimamente (sto seguendo un ordine cronologico).
In genere mi fanno sorridere le interpretazioni dei lettori. Su facebook ce ne sono state alcune davvero surreali.
Una volta, però, mi è dispiaciuto che "Il silenzio del cuore" sia stato scambiato per il dolore di un uomo che ha perduto l'amore della propria donna. In realtà scrissi quel testo dedicandolo a mio padre che morì d'infarto anni fa.
Mi è capitato anche in questo sito che una mia composizione fosse fraintesa, perciò mi è venuto in mente di chiedere il vostro parere.
Spesso noto che gli autori mettono nella categoria amore, tutte le opere magari per figli e parenti vari. Si, si tratta sempre di amore, ma non so, per me dovrebbe rimanere quello di coppia. Non so se rientri nel tuo caso, ma mettere una poesia in famiglia, morte, introspezione o riflessione, a me aiuta molto a capire, laddove non c'è una nota. Anche a me è capitato spesso, una poesia messa in amicizia col mondo in frantumi, ci hanno visto la decadenza della terra (mentre il mondo frantumato era quello della mia amica).
Pur tuttavia, io preferisco le interpretazioni differenti dalla mia: spesso coincidono col mio pensiero e mi chiedo se invece non abbia scritto il mio subconscio!
Inoltre mi danno l'opportunità di vedere se ho commesso errori nello scriverla (forse sicuramente, visto che il messaggio che volevo non è arrivato, o forse no, nessun errore: pensavo di dover dire una cosa ma in realtà il mio subconscio voleva altro) Credo sia il giusto disappunto che prova un artista mai soddisfatto dalle proprie opere (non che abbia mai fatto un'opera darte, credo
, ma le sento così, come frutto di un lavoro, magari un frutto bitorsoluto
).