Autore Topic: L'autore dovrebbe spiegare il significato delle proprie opere?  (Letto 16859 volte)

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Offline India

Re:L'autore dovrebbe spiegare il significato delle proprie opere?
« Risposta #30 il: Venerdì 1 Novembre 2013, 11:04:00 »
Aggiungo che se a un esame di Stato ti chiedono di commentare una poesia, non puoi assolutamente dare la tua interpretazione ( al massimo puoi limitarti a dire se la poesia ti piace o meno), ma devi dare l'interpretazione ufficiale, cioè quella riportata sui  libri di testo.

Kajemaru

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Re:L'autore dovrebbe spiegare il significato delle proprie opere?
« Risposta #31 il: Venerdì 1 Novembre 2013, 14:31:03 »
Se molto ermetiche,una spiegazione,anche minima,sarebbe necessaria,almeno secondo me...

Offline Valentino Mazzuca

Re:L'autore dovrebbe spiegare il significato delle proprie opere?
« Risposta #32 il: Venerdì 1 Novembre 2013, 22:00:43 »
Per rispondere ad India: no, non è necessario "conoscere la storia di chi l'ha scritto". Avete mai letto "La morte dell'autore" di Roland Barthes? Leggetelo e poi ne riparliamo. Comunque, tornando al quesito iniziale, vorrei citare un passo di Eco: "Un narratore non deve fornire interpretazioni della propria opera, altrimenti non avrebbe scritto un romanzo [o qualsiasi altro testo], che è una macchina per generare interpretazioni". Passo e chiudo.
« Ultima modifica: Venerdì 1 Novembre 2013, 22:03:28 da Valentino Mazzuca »
MA LASSATE PVR DIR CHI PVR DIR VOLE

Offline Saverio Chiti

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Re:L'autore dovrebbe spiegare il significato delle proprie opere?
« Risposta #33 il: Venerdì 1 Novembre 2013, 23:35:14 »
Per rispondere ad India: no, non è necessario "conoscere la storia di chi l'ha scritto". Avete mai letto "La morte dell'autore" di Roland Barthes? Leggetelo e poi ne riparliamo. Comunque, tornando al quesito iniziale, vorrei citare un passo di Eco: "Un narratore non deve fornire interpretazioni della propria opera, altrimenti non avrebbe scritto un romanzo [o qualsiasi altro testo], che è una macchina per generare interpretazioni". Passo e chiudo.

anche secondo me l'autore non dovrebbe a priori specificare proprio nulla!
è giusto chiedersi quel che egli volesse dire... e interpretare a modo proprio i versi!
se poi uno vuole un confronto con chi li ha scritti... basta chiedere! così si potrà capire se quel che "abbiamo sentito" equivale a ciò che voleva "trasmettere" l'autore...

visto e condiderato che non siamo premi nobel... almeno un attimino di phatos concedetelo!  ::) ::) ::)

Ch.S
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Offline Gerardo Novi

Re:L'autore dovrebbe spiegare il significato delle proprie opere?
« Risposta #34 il: Sabato 2 Novembre 2013, 07:21:26 »
Quando leggo una poesia,mi piace essere trasportato da Lei e non cerco di capire quale sentimento ha potuto far creare quell'opera...ma cerco di capire quali emozioni può procurami l'opera stessa,che poi non siano gli stessi dell'autore (pazienza),l'importante che mi abbia trascinato con essa...e poi un confronto di idee si può sempre fare (in un secondo tempo).Un salutone a tutti  :)
G.N.

Offline poeta per te zaza

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Re:L'autore dovrebbe spiegare il significato delle proprie opere?
« Risposta #35 il: Sabato 2 Novembre 2013, 11:13:09 »
Secondo me sì, per l'autore, che desidera essere letto e compreso.
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o scorre o si lega alle dita...

Offline Willy Zini

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Re:L'autore dovrebbe spiegare il significato delle proprie opere?
« Risposta #36 il: Sabato 2 Novembre 2013, 13:55:53 »
mi limito a citare le parole pronunciate da Jung:
«Essendo[l'artista]soprattutto lo strumento del proprio lavoro, è ad esso subordinato e non abbiamo motivo di aspettarci che ce lo interpreti. Egli ha contribuito il meglio di se stesso dandogli forma, l'interpretazione la deve lasciare ad altri e al futuro».

Saluti  :)

Offline Saverio Chiti

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Re:L'autore dovrebbe spiegare il significato delle proprie opere?
« Risposta #37 il: Sabato 2 Novembre 2013, 15:04:11 »
mmm io penso che senza dover scomodare letterati o cattedranti... sono "abituato" a pensare e giudicare con la mia testa...
io penso, dicevo... che ai margini della poesia, ci siano già le note di chi ha postato i versi, quindi un autore può già dare una "traccia" su ciò che vuole dire con i suoi scritti... questo non inficia però il pensiero altrui, l’interpretazione che il lettore può, se vuole, dare ai versi appunto letti.
Credo che sia bello constatare quanto il testo primario possa essere “stravolto” dal lettore che lo interpreta a cuor suo… è un qualcosa che sicuramente, aumenta la condivisione.

Non mi piacciono le note scritte da altri, anzi più che altro non condivido che un testo possa avere una unica e sola interpretazione… meglio diversificare!
Forse è anche per questo che mal sopportavo certi insegnanti… io sono più per  ”o capitano, mio capitano…”  Se esistono regole ben precise in letteratura (perché poi, non so…) e quindi si devono commentare e interpretare le poesie o testi in genere, solo ed esclusivamente come sono trascritte sui libri di testo… io credo che qua, su Scrivere, possiamo prenderci delle libertà!

E poi… volete mettere la piacevolezza che si ha, quando si leggono commenti in cui il lettore “sente” cose che nemmeno chi ha pubblicato era riuscito a far venire fuori… tutte quelle sfumature che fanno del colore una tavolozza varia e illimitata!

Per Zaza… non tutti sai “vogliono” davvero far comprendere quello che uno ha dentro!
o il vero motivo per cui HA scritto e postato i versi, a molti piace che qualcosa rimanga nebuloso… a costo di non farsi capire!!! Ma può essere che semplicemente vuole vedere, cosa trasmette!

In troppi casi però, si crede di spiegare, giudicare, valutare o interpretare solo basandosi su… “quello disse, scrisse…oppure il filosofo,  lo scrittore, il letterato… il poeta, vate…”
Bisognerebbe iniziare a non guardarsi indietro, ma casomai prendere coscienza su ciò che accade ORA!
E valutare con la propria testa… certo, ognuno di noi ha le sue basi da cui iniziare… ma per dio!
Iniziamo a pensare con la nostra testolina senza farsi influenzare dalla passata letteratura… viviamo in questo mondo, dove ognuno di noi vive la poesia a modo suo!
Il mio caro insegnante di italiano… anzi in questo caso la mia professoressa… diceva che chi parte da quel che è già stato, al massimo arriva secondo! Dobbiamo invece imparare a costruire nuove linee di pensiero!

Grande la proff.ssa Tamburini… aveva “solo”  29 anni all’epoca… anche lei era agli inizi!
Davvero non ho mai più amato la letteratura come in quell’anno…

Scusatemi l’ardire… per un non letterato come me
È arduo cimentarsi in questi antri…
Ma che volete… a me piace la condivisione! :o :o :o

Ch.S
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Offline India

Re:L'autore dovrebbe spiegare il significato delle proprie opere?
« Risposta #38 il: Domenica 3 Novembre 2013, 00:28:30 »
Eh Saverio, tu dici che mi stimi. Non so su quali basi visto che  non ti succede mai, neanche per puro caso, di pensarla come me.
Detto questo, ci sono autori che usano parole astruse, a volte a vanvera. E' ovvio che in questi casi, ognuno dà l'interpretazione che vuole, e, come in un quadro astratto, ci vede quello che ci vuole vedere.  Se oggi si arriva a scrivere " come fossimo cacao nelle vene del tramonto", chiaramente ciascuno deve cimentarsi in una sua interpretazione con grande risata dell'autrice, che magari non voleva dire assolutamente niente.
Ma se parliamo di poeti veri e di poesie con la P maiuscola, queste non possono dare adito ad una diversa interpretazione rispetto al pensiero dell'autore, il quale ovviamente non ha bisgono di spiegare la poesia.
Nella poesia il 5 Maggio ci devi vedere uno e un solo personaggio. Non ci puoi vedere tuo nonno. E se non esistessero le antologie credo che molti, ma proprio molti penserebbero che il Manzoni ci raccontava di  Carlo Magno o Giulio Cesare o  Garibaldi. Fidati, so l'ignoranza che regna a scuola.
D'altronde non credo che nessuno di noi si sia ribellato intellettualmente all'interpretazione scolastica del sabato del villaggio o della quiete dopo la tempesta o dei Sepolcri. Ma quelle, come ribadisco, sono poesie con la P maiuscola. Si sa dove il poeta vuole andare a parare, il messaggio è ben chiaro.
Quando leggo una poesia delle nostre, spesso mi chedo dove l'autore " voglia andare a parare" con quello che ci esprime. E credimi, mi scoraggio quando mi accorgo che le parole sono accostate in bella mostra come fossero in una vetrina di giocattoli.
E' inutile nascondersi dietro un dito, il dito dell'emozione. Il poeta è un artista e deve creare emozione, ma dovrebbe anche essere un intellettuale e l'efficacia del messaggio dovrebbe venir fuori. La mia griglia di valutazione, strabocciata da tutti era una cosa seria. Una poesia ti piace o per l'originalità, o per il ritmo e musicalità o per l'efficacia del messaggio o per la coerenza.  Se non c'è nulla di tutto ciò su cosa basi il tuo giudizio? sull'emozione? beh! io mi sono posso emozionare se qualcuno scrive che la luna balla sotto la coda del cane. Ma non posso convalidare una poesia su questa mia stupida emozione.
Oh capitano , mio capitano? con me sfondi una porta aperta. Sento di avere la mente libera che mi consente un' apertura a 360 gradi, e soprattutto mi consente l'anticonformismo. Hai fatto caso che difficilmente qualcuno la pensa come me? te per primo?

Offline Valentino Mazzuca

Re:L'autore dovrebbe spiegare il significato delle proprie opere?
« Risposta #39 il: Domenica 3 Novembre 2013, 00:41:23 »
Eh Saverio, tu dici che mi stimi. Non so su quali basi visto che  non ti succede mai, neanche per puro caso, di pensarla come me.
Detto questo, ci sono autori che usano parole astruse, a volte a vanvera. E' ovvio che in questi casi, ognuno dà l'interpretazione che vuole, e, come in un quadro astratto, ci vede quello che ci vuole vedere.  Se oggi si arriva a scrivere " come fossimo cacao nelle vene del tramonto", chiaramente ciascuno deve cimentarsi in una sua interpretazione con grande risata dell'autrice, che magari non voleva dire assolutamente niente.
Ma se parliamo di poeti veri e di poesie con la P maiuscola, queste non possono dare adito ad una diversa interpretazione rispetto al pensiero dell'autore, il quale ovviamente non ha bisgono di spiegare la poesia.
Nella poesia il 5 Maggio ci devi vedere uno e un solo personaggio. Non ci puoi vedere tuo nonno. E se non esistessero le antologie credo che molti, ma proprio molti penserebbero che il Manzoni ci raccontava di  Carlo Magno o Giulio Cesare o  Garibaldi. Fidati, so l'ignoranza che regna a scuola.
D'altronde non credo che nessuno di noi si sia ribellato intellettualmente all'interpretazione scolastica del sabato del villaggio o della quiete dopo la tempesta o dei Sepolcri. Ma quelle, come ribadisco, sono poesie con la P maiuscola. Si sa dove il poeta vuole andare a parare, il messaggio è ben chiaro.
Quando leggo una poesia delle nostre, spesso mi chedo dove l'autore " voglia andare a parare" con quello che ci esprime. E credimi, mi scoraggio quando mi accorgo che le parole sono accostate in bella mostra come fossero in una vetrina di giocattoli.
E' inutile nascondersi dietro un dito, il dito dell'emozione. Il poeta è un artista e deve creare emozione, ma dovrebbe anche essere un intellettuale e l'efficacia del messaggio dovrebbe venir fuori. La mia griglia di valutazione, strabocciata da tutti era una cosa seria. Una poesia ti piace o per l'originalità, o per il ritmo e musicalità o per l'efficacia del messaggio o per la coerenza.  Se non c'è nulla di tutto ciò su cosa basi il tuo giudizio? sull'emozione? beh! io mi sono posso emozionare se qualcuno scrive che la luna balla sotto la coda del cane. Ma non posso convalidare una poesia su questa mia stupida emozione.
Oh capitano , mio capitano? con me sfondi una porta aperta. Sento di avere la mente libera che mi consente un' apertura a 360 gradi, e soprattutto mi consente l'anticonformismo. Hai fatto caso che difficilmente qualcuno la pensa come me? te per primo?

India, mi pare che le tue osservazioni siano estremamente oziose...
MA LASSATE PVR DIR CHI PVR DIR VOLE

Offline Saverio Chiti

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Re:L'autore dovrebbe spiegare il significato delle proprie opere?
« Risposta #40 il: Domenica 3 Novembre 2013, 01:22:00 »
Eh Saverio, tu dici che mi stimi. Non so su quali basi visto che  non ti succede mai, neanche per puro caso, di pensarla come me...
...Hai fatto caso che difficilmente qualcuno la pensa come me? te per primo?

carissima... India? la stima è qualcosa che va ben oltre la condivisione del pensiero!
io ti stimo, perché credo che ciò che ti smuove... abbia una valenza! non posso condividere il tutto, ma questo non fa di te, ai miei occhi una sprovveduta o non meriti il mio rispetto il tuo incedere...

nessuno la pensa come te? mmm non so poi se sia così... se fosse, allora mi preoccuperei se la strada intrapresa sia davvero quella giusta, se fossi in te... lo farei!
oppure... no! e andrei dritto per la mia via!
quando avrò tempo, spero domani... ti scriverò il resto! adesso visto l'ora e la consorte che brontola... vado a letto!
già la sento... "o capitano, mio capitano..." cosa vorrà dire, poi non so! vado a chiedere lumi!

Notte!
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Offline poeta per te zaza

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Re:L'autore dovrebbe spiegare il significato delle proprie opere?
« Risposta #41 il: Domenica 3 Novembre 2013, 10:19:49 »
Secondo me, la bella poesia trasmette qualcosa di universalmente compreso, una fitta di gioia,
una meditazione su di un aspetto della vita, un grido di dolore, un comune sentire che non può essere frainteso,
e lo dice con un "garbo", un ritmo, che rimangono nel cuore di chi legge.

L'interpretazione del lettore è comunque libera e diversa in relazione a come, quello spunto che gli
ha fornito l'autore, si è fatto strada nel suo passato, in quell'episodio, nella sua storia personale,
ha fatto affiorare un volto, un errore, uno spicchio di cielo, o  lo ha fatto trasalire con un
- "no", per me non è così -
Quando non è chiaro il messaggio, il lettore può ovviamente vederci altro, ma è stato messo sull'avviso di cosa si è voluto dire, in alcuni casi, con una nota, e per me è importante.

Sono d'accordo con India - il poeta è un artista e deve creare emozione, l'efficacia del messaggio deve venir fuori -
non dovrebbero sorgere punti interrogativi - cosa avrà voluto dire? -

Nessuno di noi è un grande poeta e quindi le nostre poesie non hanno le caratteristiche che ho descritto all'inizio se non in minima parte - una luce nella notte - ma è in quella direzione che cerchiamo tutti di andare.
« Ultima modifica: Domenica 3 Novembre 2013, 10:33:32 da poeta per te zaza »
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Offline Carmine Ianniello

Re:L'autore dovrebbe spiegare il significato delle proprie opere?
« Risposta #42 il: Domenica 3 Novembre 2013, 15:54:46 »
India ha espresso un pensiero che faccio mio
e siccome non sono un "Indiano"
volevo farlo sapere......

Offline India

Re:L'autore dovrebbe spiegare il significato delle proprie opere?
« Risposta #43 il: Martedì 5 Novembre 2013, 14:33:03 »
Per chi pensa che le poesie non vadano spiegate io voglio spiegare una mia poesia ( l’ultima) che la redazione gentilmente ha deciso di mettere in rime scelte. Il titolo è cinque uomini importanti.

Uno, lo conosco da sempre
la sua prima carezza
sono le sue mani su una pancia


Si tratta di mio padre

Uno, voleva legarmi a sé
con la forza del suo amore
...e del suo egoism
o

Si tratta di un amore importante per me, forse l’uomo che a modo suo, mi ha amato più di chiunque altro. Tutto finito perché troppo possessivo e geloso, almeno così lo vedevo io, forse ero troppo giovane per capire e volevo sentirmi più libera.

Uno, non mi ha mai chiesto niente
voleva solo conoscere il mondo
...e non l’ha mai conosciuto


Si tratta di un figlio mai nato

Uno, è arrivato come un fulmine,
di tenerezza e passione
ha colmato la mia vita


Si tratta dell’uomo che ho amato di più e che se ne è andato via tra le mie braccia.

Uno, l’ho accolto come una benedizione
fonte di certezze
e poi di dubbi
e poi di lacrime


Non pensavo più di riuscire ad innamorarmi, dopo una perdita così importante,  ecco perché l’ultimo è stato una benedizione divina. Mi ha aiutato a risalire dal baratro. Per una serie di motivi si è rivelato un amore difficile.

Offline Rasimaco

Re:L'autore dovrebbe spiegare il significato delle proprie opere?
« Risposta #44 il: Martedì 5 Novembre 2013, 15:29:35 »
Cara India
 non sai quanto sei nel vero quando dici  " mi accorgo che le parole sono accostate in bella mostra come fossero in una vetrina di giocattoli. "
come l'abito non fa il monaco così lo strumento non crea musica