Autore Topic: Le poesie devono essere grammaticalmente impeccabili?  (Letto 12870 volte)

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Alex Manunta

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Re: Le poesie devono essere grammaticalmente impeccabili?
« Risposta #60 il: Mercoledì 8 Settembre 2010, 00:36:38 »
Che ti devo dire? De gustibus non est disputandum. A proposito dell'autrice cui accenni se è colei che immagino ti dirò: scrive molto bene ma le sue tematiche non mi appassionano. Inoltre ho la sensazione che ricerchi molto l'effetto (ma in questo è in numerosa compagnia) a scapito di un più sincero significato. Io amo la poesia sanguigna, vera fino in fondo, senza infingimenti ed effetti speciali, dura, fatta di tormenti reali. Voglio l'anima nuda senza veli in tutta la sua violenza corporea. Però non vorrei andare troppo fuori tema.

Azz... ci ho messo un po' a rispondere e sono stato subissato!


Si, credo tu abbia capito, e visto che ormai si è di chiarata da essa lo dico, è Giorgia spurio. Vedi, la ricercatezza di cui parli è proprio dettata dalla sua grande sensibilità, e dalla quale Essa descrive le cose in modo molto intenso, cogliendone sfumature che alzano inaspettatamente il livello emotivo del lettore. Evidentemente io non ci vedo nessuna forzatura, proprio per quanto espresso sopra, e nessun effetto aggiunto appositamente per stupire, questo è assolutamente da riconoscerglielo. Scrive così, offrendo a un già tanto inflazionato panorama poetico il suo punto di vista, il suo particolare punto di vista. Con originalità, direi, più che altro. D’altra parte l’autrice è ancora molto giovane, che per fare strada ci vuole altra strada, ma il buongiorno si vede dal mattino, come dire. Poi mi sembra giusta la storia del "De gustibus non disputandum est",  i in ogni caso vanno rispettati i gusti personali altrui. Ed ovviamente i tuoi non è che siano tanto lontani dai miei, poiché a me piace anche qualche tua( dico qualche perché non le ho lette tutte, e forse per te è una fortuna, chissà? ) Va bene, effettivamente così si va divagando, semplicemente ritenevo fosse il caso di portare all’attenzione qualche testo, si rende necessario per poter mettere mano alla discussione. Ho citato la GS in quanto i suoi testi mi sembrano proprio il caso per vedere se c’è un eccezione alla regola. A mio parere eccome. Poi se qualcuno altro trova che mettersi in gioco sia in qualche modo produttivo per l’andamento del topic, faccia. Anzi, a mio parere deve.

Anzi ora vedo che qualcuno lo ha già fatto! Gagliardo Moniléo, come suo solito  :)


Offline Angelo Ricotta

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Re: Le poesie devono essere grammaticalmente impeccabili?
« Risposta #61 il: Mercoledì 8 Settembre 2010, 00:37:46 »
Su quest'altra frase sono d'accordo ma sulla precedente se dovessi sostituire l'espressione che tu definisci italiana si produrrebbe o una brutta ripetizione o un significato diverso. Infatti si dovrebbe scrivere o  'Ma fu un grande amore il più grande che mai nei secoli sotto le stelle si vide oppure 'Ma fu un grande amore che mai nei secoli...che ha un senso diverso. Non mi convince quel che affermi in merito.

Offline Angelo Ricotta

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Re: Le poesie devono essere grammaticalmente impeccabili?
« Risposta #62 il: Mercoledì 8 Settembre 2010, 00:50:10 »
Ed ovviamente i tuoi non è che siano tanto lontani dai miei, poiché a me piace anche qualche tua( dico qualche perché non le ho lette tutte, e forse per te è una fortuna, chissà? )

Sulla vanità faccio un'eccezione: non ha sesso né limiti. Magari le avessi lette tutte! Accetterei anche critiche spietate purché mi si legga. Bando alle battute e aspettiamo che qualcuno apporti qualche nuova idea alla discussione. Mi spiace solo che GS se la sia presa per quel che ho scritto (lei però dà del lei quando si arrabbia). Che ci posso fare se mamma buonanima mi ha sempre detto "Figlio mio dì sempre la verità perché le bugie hanno le gambe corte". E a me il pensiero che le gambe mi si accorciassero mi terrorizzava!

Alex Manunta

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Re: Le poesie devono essere grammaticalmente impeccabili?
« Risposta #63 il: Mercoledì 8 Settembre 2010, 01:06:33 »
Leggo solo ora il messaggio di Giorgia Spurio. Di lei non ho certo invidiato la forma grammaticale-sintattica delle sue poesie, sicuramente perfette, ma ho sempre invidiato (e ci siamo anche sentiti in proposito tramite la posta) la sua capacità di immettere una poesia e, un minuto dopo, ritrovarsi una quarantina di lettori, tutti nello stesso momento.
E' capitato una volta o due anche a me, ultimamente. Siccome non partecipo a facebook o ad altri similari, ho scritto alla redazione di controllare il server (si dice così?) per vedere se qualcosa non andava. Non sono abituato ad avere dieci letture di "anonimo" tutte di fila e tutte alle dieci e venti! Senza commenti.

A proposito di commenti, e tanto per restare in tema. L'ho già detto in precedenza, ma non è male ripeterlo. Scriveteli un po' meglio, rileggeteli almeno una volta. Ci sono spesso sfondoni tali che consumerebbero in pochi minuti la matita blu della maestra!


eh eh Lorenzo, Tu sei sempre molto schietto e questo ti fa onore e te lo ho detto, ma, alle volte la buona fede è cosa indispensabile, se si vuol procedere ad una cordiale convivenza. (con questo non dico che uno si deve tappare gli occhi ma...) Io per esempio, sono in buona fede verso tutti, principalmente verso il Sito. Queste ultime notti me le sono fatte tutte in bianco, trovandomi a girovagare nei meandri dei suoi diversi contenitori, e, Ti posso assicurare, che il numero degli anonimi presenti nel sito raramente è sceso sotto i cento, e di appena qualche unità, altrimenti sempre ai limiti della velocità massima prescritta sulle autostrade. Ora, secondo te, debbo pensare che il sito abbia un qualche marchingegno particolare con il quale riesce a mantenere sempre una buona media per impiegare le canoniche 5 ore per poter arrivare a Bari, o piuttosto che su migliaglia (che dico migliaia) di frequentatori del web alcuni di loro conoscono il sito ,che tra l'altro è frequentatissimo (3.540 visite in un pomeriggio!!), e che tra essi ci sono un centinaio di sfigati come me che non prendendo sonno e sono in giro a leggere purché gli torni? (e in qualche isolato caso il sito scrivere può aiutare, diciamocelo) La Spurio è un'autrice attiva, e credo, conoscerà pure qualcuno che la legge, o no? Sarà seguita, o no? Io credo di si. Poi, Tu fai Tu, eh!   :)

Dai.
« Ultima modifica: Mercoledì 8 Settembre 2010, 01:38:24 da Alex Manunta »

Alex Manunta

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Re: Le poesie devono essere grammaticalmente impeccabili?
« Risposta #64 il: Mercoledì 8 Settembre 2010, 01:18:35 »
alex mi ha mandato un messaggio e ho così notato il topic.
lo ringrazio tantissimo per le sue parole speciali...
sono onorata di tutti i suoi complimenti...
e rispondendo a lui, gli avevo detto che forse così "mi dà troppa importanza"  :D e che la versatilità in un poeta penso sia spontanea, penso che uno scrittore o un poeta debba saper essere un pittore delle varie realtà che si presentano a noi e così il colore delle poesie prende vita secondo le emozioni e i mondi che vengono descritti.

riguardo al topic in sè..ma non si parlava di grammatica?
riguardo alla grammatica, scusatemi, ma penso che se uno scrive deve scrivere bene, quindi la grammatica è scontata.

riguardo alle poesie d'amore...
o comuque le poesie in generale..
ognuno ha un proprio modo di comunicare, che ci sia l'effetto o non...
ognuno è sincero a suo modo...(non penso che si possa giudicare la sincerità di un autore in ciò che esprime... penso che però un vero poeta sia sempre sincero -o debba esserlo- perchè altrimenti non sarebbe coerente con ciò che esprime...)
siamo un po' come dei registi...e ognuno ha una sua personalità quindi ognuno ha il suo stile, quindi è ovvio e penso anche meglio che le poesie non siano uguali tra di loro.
il mondo è bello perchè vario, nello stesso modo le poesie che sono figlie di noi umani e vanno a specchiare l'anima di noi...e siamo anime diverse che sentono e comunicano in modo diverso.
proprio perchè il mondo è vario così i gusti..non tutti abbiamo gusti uguali ed è giusto che sia così, le menti hanno opinioni diverse in politica come in musica come in letteratura.
e penso che non ci sia però bisogno di distinguerci in uomini e in donne per parlare di poesie che hanno in sè termini riciclati o che parlino di sentimenti di cui già si è detto tutto...ciò può succedere a qualsiasi poeta che sia uomo o donna...può succedere a causa del proprio vocabolario o semplicemente perchè è venuta meno l'ispirazione...l'importante è che l'anima cerchi comunque di comunicare anche se magari con delle interferenze o dei termini abusati.

...ecco...
ehm ..e ora forse però il topic ha preso tutta un'altra rotta.

quindi penso che si debba rientrare in careggiata.
e buona discussione a tutti.
 :)



Vedi perché dico che sei brava, oltretutto  :) Non c'è di che Giorgia se uno se lo merita se lo becca, un complimento.
Capisco il tuo defilarti, anche se avrei preferito tu portassi un testo per la discussione in atto. Comunque vabbè, rimandiamo a tempi migliori i tempi migliori... se mai sia il caso ( We, mica siamo obbligati, neh!)  :)

buonanotte.

Alex Manunta

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Re: Le poesie devono essere grammaticalmente impeccabili?
« Risposta #65 il: Mercoledì 8 Settembre 2010, 07:57:47 »
D’accordo,  visto e considerato già esaustivo (come anche nell'ottimo intervento di Luigi) quanto detto a riguardo della necessità  dell’uso corretto della grammatica nello scrivere, (cosa che io ritengo essenziale, ovvio, altrimenti sembra voglia difendere i refusi che soprattutto nelle mie mi capita fare) qui chiarisco il mio intento, che, andava un po’ in là, ma non fuori dal limite. La lingua italiana è una delle lingue più complesse, ed è quella che richiede maggiormente il rispetto delle regole che essa comporta proprio per una completa comprensione della stessa. Adoperata in poesia, comunque, non sarebbe mai corretto l’uso che se ne fa, in quanto per scelte di suono, di incisione , di immagine e quanto altro può fare parte della personalità di un testo quindi anche della creatività di un autore, porterebbero comunque all’inosservanza di alcune regole (es . interpunzione , articolazione e sintattica, che per il rispetto della stessa si farebbero comunque indispensabili) facendo sì che ogni singolo autore parli in un proprio dialetto (o anche detto: espressione della fantasia). Diciamo, per rendere l’idea ma non so se calza, che è come pretendere che uno scultore scolpisca una pietra senza però poterla ridurre più di tanto, che può anche andare bene a qualcuno non abbia in mente grandi cose facendone una sfera perfetta, ma che sarebbe alquanto limitativo per uno scultore abbia in mente una statua, chessò. Ovviamente per poterla portare a una forma tanto personalizzata bisogna comunque averne un'ottima conoscenza di base e cognizione di ciò che si fa per un risultato efficace. Insomma, la mia intenzione poi, era portare alla luce questo fatto, naturalmente con la compartecipazione dei diversi autori che avessero voluto scegliere un proprio lavoro da analizzare e far analizzare, proprio per convenire, in ultima analisi, che no: le poesie non devono essere grammaticalmente impeccabili. La lingua Italiana sì, invece, sia parlata che scritta. Certamente, scelte come quelle di Joyce o De Lillo o Sanguineti , come ha riportato Luigi nel suo intervento e che sopra cito, naturalmente, le lascerei a compiere a chi ne ha perfetta capacità, come gli stessi appunto. Già so ci sarà una attenta replica del buon Angelo Ricotta ma io mi sono esaurito qui. E chiudo.


Buono scrivere a tutti, infine.
« Ultima modifica: Mercoledì 8 Settembre 2010, 08:28:56 da Alex Manunta »

Monilèo

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Re: Le poesie devono essere grammaticalmente impeccabili?
« Risposta #66 il: Mercoledì 8 Settembre 2010, 09:34:51 »
Mi permetto d'intervenire ancora una volta, e sarà forse l'ultima, tanto per fare di necessità virtù, perché la scure della censura, che pure io reputo giustizia quando interviene a proposito (e in questo caso potrebbe esserlo), avrebbe diritto di tagliarmi la testa per il fatto che sono in parte costretto ad uscire dal tema.
Mi fanno sobbalzare gli errori di grammatica etc, anche se purtroppo mi accorgo che qualche volta ne infarcisco, pure io che predico, qualcuno nei miei scritti., e l'ho espresso chiaramente in questi miei interventi che Angiolo ha voluto definire “esilaranti”nel commento a una mia poesia sul suo...omonimo, il mio Angelo custode col quale sono in un rapporto tutto particolare.
Mi sento però meno “feroce” con gli errori grammaticali, ed acquisto un maggiore disponibilità e pazienza verso quegli autori che hanno bisogno di esprimersi e lo fanno come possono, anche se fanno errori ortografici e di sintassi pe mancanza di scuola,, quando mi trovo ad imbattere in realtà diverse. Apprezzo gli autori che m scrivono: “Per favore, non ti riguardare a dirmi dove a te appare che sia da criticare, mi farai piacere, perché prenderò il giudizio ed approfitterò del la critica come motivo per crescere.
Mi riferisco a quelle persone che, pur avendo, si sente, fatto studi che permettono loro di addentrarsi un una ortografia senza errori, portano la loro infinita superbia a limiti estremi, accettando solo commenti che esaltino la bellezza della loro poesia, e se uno si prova ad uscire dal coro, sono pianti e lamenti contro di lui! Anzi, se costui può solo scrivere in bacheca (forse grazie proprio a loro) – e la redazione in questo riesce a chiudere un occhio, per non essere troppo oppressiva, perché quel costui risulta ufficialmente anche cassato dal fare commenti in bacheca, però riesce a passarci egualmente – taluni (che siano molti o uno solo non importa) tolgono anche la possibilità di scrivere nella oro bacheca, così il centodieci e passa dei commenti positivi (direi anzi superesaltativi) del gruppo dei grandi salivatori sarà tutto ed esclusivamente per quella poesia.
E quando si arriva a festeggiare un...anniversario (!) tali modesti poeti scrivono un canto che è tutto un epitalamio della grandezza della loro poesia. Senza mai riuscire a capire, nella loro credulità infinita, di essere grandi poeti solo per l'ampiezza ultraleccante di commenti assurdi e spesso senza capo né coda, che avranno danni irreversibili per la loro personalità. Il giorno in cui, per qualsiasi ragione, l'ipocrisia verrà a mancare, si ritroveranno soli, disperati, e rimpiangeranno forse l'incredibile fastidio che hanno provato per un commento che si distaccasse dalla comune prassi di leccamento a ritmo di cane randagio assetato davanti ad una pozza d'acqua piovana. E lo rimpiangeranno, e si pentiranno di non averlo meditato.
Per festeggiare quell'anniversario, non potendolo fare in altro modo, scrivo qui, in questo forum dove una maggior libertà d'espressione è possibile, il mio commento: “Non mi spiace, in fondo, che l'autore faccia l'elogio della sua produzione poetica, almeno ci dice chiaro e tondo che per lui (l'autore, ma potrebbe essere una lei, cioè un'autrice) non esiste alcun dubbio sulla bellezza della sua poesia. E il coro egli “ammiratori” scriverà che quella poesia è più grande di quella della Emily Dickinson. E l'autore ci crederà. E non gli potrà mai passare per la mente, come dimostrano i suoi atteggiamenti, che proprio la persona meno gradita e respinta, contestata fra le lacrime davanti alla redazione per avere osato tanto, potrebbe essere la sola, con la sua sincerità a rimettere la stima che essa ha di sé nei giusti binari, contro l'insincero coro che finirà per intossicarla definitivamente spandendole sempre intorno, in turiboli d'argento (o addirittura d'oro), volute ' incenso che potrebbero da un momento all'altro trasformarsi in veleno. E del veleno hanno già, in potenza, le caratteristiche precipue.”

Monilèo

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Re: Le poesie devono essere grammaticalmente impeccabili?
« Risposta #67 il: Mercoledì 8 Settembre 2010, 10:21:33 »
Trattandosi di un topic dove si parla del "bello scrivere", mi scuso per taluni refusi che non mi è dato di poter correggere. I due o tre lettori avranno pazienza...

Massimiliano Ruggiu

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Re: Le poesie devono essere grammaticalmente impeccabili?
« Risposta #68 il: Mercoledì 8 Settembre 2010, 10:57:21 »
Ringrazio tutti gli autori intervenuti in questo topic, fornendo pareri che ho letto con grande interesse.
Purtroppo, si finisce sempre per parlare di commenti.
Io ho eliminato da un po' lo spazio dei commenti dal mio "layout", perchè non sono minimamente interessato al numeretto in rosso. Ora ho deciso di eliminare anche la bacheca. Io, quando leggo una poesia che mi piace, non ho l'assoluta necessità di commentarla o scrivere "meravigliosa" in bacheca (ci sono già troppe poesie meravigliose nel sito) e mi limito a segnalarla. Se devo esprimere un parere articolato, nell'ambito della mia incompetenza, lo faccio utilizzando i messaggi privati.
Se qualcuno volesse aggiungere il proprio pensiero inerente lo scopo del topic, sarei felice di leggerlo, altrimenti potrei anche ritenere conclusa la discussione.
Peace & Love!  ;)

Monilèo

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Re: Le poesie devono essere grammaticalmente impeccabili?
« Risposta #69 il: Mercoledì 8 Settembre 2010, 12:26:32 »
Anche per me si può chiudere, ma il mio invito conta ben poco. Decidano i maggiorenti.
Apprezzo comunque il post ultimo di Massimiliano, il quale ha detto una cosa che comprovo in pieno sui giudizi alle poesie. Lui non elimina un settore dei due possibili, ma tutti e due, senza quindi preoccuparsi di di avere tutto un eventuale clan a sua disposizione per volere solo commenti esaltativi.
Io sarei andato anche ben oltre, e si sarebbe visto, se fossi stato ascoltato, un totale rovesciamento della situazione.
I commenti non dovrebbero portare la firma di chi li ha scritti,e allora vediamo come farebbe il clan a riconoscersi.
Mi prendo subito di bischero dall'Angelo custode che in questo momento è accanto a me.
"Bischeraccio!" mi dice affettuosamente, "ma non ci arrivi a capire che il clan non morirebbe mai, perché troverebbero sicuramente all'istante una parola segreta da inserire per il riconoscimento? Sei un gran coglione, ma io in fondo amo i coglioni come te che almeno dicono ad alta voce le cose che tanti vorrebbero dire ma che hanno paura ad esprimere. Perché hanno un timore matto che la scure della redazione si abbatta su di loro, togliendogli il sommo gaudio del commento e facendoli passare sotto le forche caudine del controllo anticipato, e fare attendere la pubblicazione del loro capolavoro almeno ventiquattro ore (quando va bene!) Mentre gli altri navigano felici nell'infinito spazio loro concesso, "summa atque aextrema sodisfatio".
E poi ha concluso: “Tu non ti credi bravo, perché effettivamente, te lo dico io che sono il tuo Angelo custode, in poesia non vali una cicca. E poco anche nelle strimpellate. Ma anche tu sarai capace, te lo do per vero, se riuscirai ad arrivare, navigando abilmente fra gli scogli, alla centesima poesia, di festeggiare l'anniversario con un canto di autoesaltazione. Ma tutti capiranno - e lo fai sempre ben capire, tu che  spesso sai prenderti in giro - che quel canto è pieno di autoironia ridanciana e che tu ti prendi bellamente per il culo.
A differenza di altri, che festeggiando l'anniversario si autoesaltano on l'immancabile giornaliero scritto... Sono un Angelo, e non posso dire più di quello che ho detto, Ed ora ti ordino di chiudere e di non dire più niente."
« Ultima modifica: Mercoledì 8 Settembre 2010, 12:28:47 da Monilèo »

Offline Saldan

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Re: Le poesie devono essere grammaticalmente impeccabili?
« Risposta #70 il: Mercoledì 8 Settembre 2010, 12:49:05 »
I commenti non dovrebbero portare la firma di chi li ha scritti, e allora vediamo come farebbe il clan a riconoscersi.

Sono quasi d'accordo (strano ma vero)...secondo me dovrebbero restare anonimi entro il limite minimo di una settimana e solo dopo lasciare l'anonimato...questo servirebbe ad evitare commenti di scambio per così dire immediati, allo stesso tempo però l'autore potrebbe sapere da chi provengono dopo un certo lasso di tempo...
...la mia culla è meraviglia esplosa, non ti dondola ma avvolge e ammanta.
La mia culla è poesia ansiosa di svelarmi quello che ti incanta...      

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Offline India

Re: Le poesie devono essere grammaticalmente impeccabili?
« Risposta #71 il: Mercoledì 8 Settembre 2010, 13:18:38 »
Per Massimiliano Ruggio

ho letto che hai tolto dal tuo layout la possibilità di commentarti, ma mi chiedo che fine hanno fatto tutti quei 18- 25 commenti che ricevevi sulle tue prime poesie?
Sai, mi avevano piuttosto incuriosito perchè la maggior parte erano fatti da persone che commentavano solo te e che non avevano mai scritto una poesia.
Piuttosto insolito che una persona commenti solo esclusivamente un autore ( soprattutto se non ha mai scritto una poesia), diventa ancora più insolito se non si tratta di una persona ma di una decina.
tutti quelli che non scrivono sul sito ma commentano, amano solo ed esclusivamente Massimiliano Ruggio? Oddio ! tutto è possibile, allora mi chiedo come mai  questi commenti sono spariti improvvisamente.
« Ultima modifica: Mercoledì 8 Settembre 2010, 13:30:42 da Gabriella Caruso »

Offline India

Re: Le poesie devono essere grammaticalmente impeccabili?
« Risposta #72 il: Mercoledì 8 Settembre 2010, 13:37:55 »
MA figurarsi! i commenti anonimi ! non realizzabili. Ciascuno si inventerebbe una parole d'ordine per farsi riconoscere. Molti già ce l'hanno. Tanto per citare un esempio di una spelndida persona c'è il " cià" di Aldo Bilato e poi state tranquilli che molti alla fine del commento metterebbero nome e cognome ( come oltremodo ho già visto su una poesia a tema , anzi in una poesia a tema di questa settimana c'è come immagine addirittrura la foto di chi l'ha scritta), oppure si sriverebbero in privati per dirsi che si è fatto il commento.
Come si dice: " fatta la legge trovato l'inganno".

Massimiliano Ruggiu

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Re: Le poesie devono essere grammaticalmente impeccabili?
« Risposta #73 il: Mercoledì 8 Settembre 2010, 14:05:39 »
Non so davvero che pensare dell'intervento di Gabriella Caruso...
Per natura, sarei portato ad ignorarlo, perchè non amo le polemiche e provo un sincero fastidio per quelle sterili, volte soltanto ad attirare l'attenzione.
I commenti non sono spariti ma, avendo eliminato lo spazio a loro dedicato dal layout, non possono essere letti dagli altri utenti del sito.
Se frequentassi il forum, sapresti che ho detto fin dal primo post che ero commentato quasi esclusivamente dai miei amici di facebook che mi hanno seguito in questo sito. Ma, siccome i miei amici non possono né votare né segnalare i miei testi, il fatto che io sia stato l'autore della settimana, significa che esiste qualcuno, (misteri della vita...) al di fuori dei miei amici, a cui le mie umili composizioni non fanno schifo.
E con questo chiudo definitivamente.
Non ti conosco, cara Gabriella, ma sappi che ti voglio bene e ti rispetto come mio prossimo.
Che la pace sia con te  :)

Offline India

Re: Le poesie devono essere grammaticalmente impeccabili?
« Risposta #74 il: Mercoledì 8 Settembre 2010, 14:15:24 »
Massimiliano ti ho fatto delle domande perchè la cosa mi aveva incuriosito. Non negherai che la cosa era piuttosto insolita. Ora ti sei spiegato e ok
Mi verrebbbe da risponderti " e con il tuo spirito"
cpmunque io parlavo di quelli precedenti all'eliminazione del layot dei commenti. Intendo dire sulle poesie dove prima i commenti erano visibili a tutti. Non mi risulta che i precedenti possano diventare improvvisamente non visibili, ma certamente mi sbaglio.
certo che su questo sito siete tutti permalosi, se non venite sempre e solo elogiati diventate veramente strani.
comunque le tue poesie mi piacciono e te lo dico sinceramente. Sai passo meno tempo sul forum e di più a leggere poesie, quindi non posso essere informata di tutto.
eivto di salutarti con una benedezione da prete come hai fatto tu.
ciao
« Ultima modifica: Mercoledì 8 Settembre 2010, 14:20:15 da Gabriella Caruso »