La seconda parte:
quanti tori fanno è?
io non ne ho la certezza,parlo per esperienze passate,di quando ancora frequentavo l'oratorio.
Ai tempi i tori che facevano è,li si poteva contare sulle dita di una mano,ed erano più propensi a bazzicare vicini alle sezioni del Pci,piuttosto che gli oratori,non per particolari simpatie politiche,ma semplicemente per il loro odio per il colore rosso della bandiera,che dopo ogni visita dei suddetti animali dovevamo sostituire.
Scrivevo poc'anzi della presenza minima di esemplari di tori facenti è,anche se devo dire che nel confronto con quelli facenti à,formavano una comunità piuttosto cospicua (e mi riferisco alla valle tutta,dove era ubicato anche il mio paesello);di tori ù,ì e ò nelle mie zone purtroppo,non ve n'erano segnalati esemplari.
Ma torniamo all'oratorio,io come già detto lo frequentavo ai tempi,andavo con gli amici a giocare a pallone,a leggere "Le ore" e a bere la spuma.
Una domenica d'inizio Giugno,durante un torneo di calcio a 7,quello che segnava la fine delle scuole e l'inizio dell'Estate,ricordo che un toro che fa è,entrò per la prima volta all'oratorio,io lo vidi dalla panchina,dove me ne stavo come secondo portiere pronto ad entrare in caso di emergenza.
All'inizio l'ingresso dell'animale destò un piccolo senso di sorpresa,ma il tutto pian piano scemò,e l'attenzione generale ritornò completamente sul match,un pareggio quasi concoradato,con quasi accordo di giocarsela ai rigori (credo fosse un quarto di finale),fino a che non si fece male il portiere della nostra squadra e i miei compagni,non più così sicuri di potersela giocare dal dischetto,decidettero di giocare sul serio.
Non fecero a tempo a giocare sul serio,non feci tempo a giocare io.La maglietta del secondo portiere della nostra squadra era gialla come quella del titolare,mentre i calzoncini,a differenza dei neri del primo,erano di un rosso sfavillante,ed il toro vedendoli,oltre ad aumentare le frequenze del proprio è,cominciò ad aumentare anche quelle delle zampe,della carcassa e di tutto il resto,rincorrendomi per tutto il campo,con la gente che scappava e nessuno a cercare di salvarmi.
Adesso come adesso non sono molto allenato,e neanche ai tempi lo ero (il fatto che ero il secondo portiere in una squadretta a 7 da oratorio,vale più di altre spiegazioni),e quindi la durata della mia fuga si limitò a mezzo giro di campo,con incornata finale sul sedere mio bello e immacolato.
Mai dolore fu più doloroso,e mai beffa fu più beffarda del dolore stesso medesimo,quando vidi la mia ragazza dei tempi andarsene,accarezzando il toro,completamente addolcito,
al suo fianco,con lei che mi urlò:Chi è il più cornuto dei due,adesso?
La storia finì con tre mesi di ospedale per il sottoscritto,con il toro facente il suo ultimo è,prima di essere ben equamente suddiviso tra la parrocchia e la sezione del partito (record di presenze
alla Festa dell'Unità,quell'anno,la sera dello stufato taurino) e con la mia ragazza ancora a domandarsi per anni,su quanto fosse stata utile,l'avventura con il toro (storie di punti di sutura,meglio non raccontare)
Morale dell'indovinello,io non so quanti tori fanno è,io ne ho conosciuto uno e c'ho quasi rimesso il culo,e per quel che vale,mi basta
devo proprio dire,che mi basta,Saluti