Quando si scrive un racconto, la prima dote necessaria ed assoluta è quella di restare quieti, calmi, impassibili, senza tremori od angosce. Procedendo in questa manera si riesce a scrivere un racconto. Se si entra in stato profondo di agitazione, se ci si straccia le vesti, si piange, s'invoca, si trema... quello è il momento in cui si scrive perché con l'accento grave e "a se stesso" con l'accento sul "se". Mi costringe a questa breve "lezione" Anna Elvira Cuomo, troppo presa, sconvolta e troppo agitata. Le consiglio di mettersi a sedere, prepararsi una camomilla doppia, e attendere l'effetto. Dopo inizi pure a scrivere.
Oso sperare che questo mio intervento sia inteso come confacente al tema, in quanto ho cercato di dare alcuni consigli dedotti dalla mia esperienza. Se questo mio commento resta, sono entrato nel guiness dei primati. E' il mio terzo intervento di seguito sul forum che non viene cancellato. Mai successo! Un vero record per me!|
Se la camomilla non dovesse avere l'effetto sperato, invito Anna Elvira Cuomo a venire con me giovedì prossimo a Vienna. Ho un appuntamento dal prof. Sigmund, illustre strizzacervelli. Può darsi che, dopo avere visitato me, dia una guardatina anche a lei...