Quale migliore momento della più spopolata domenica d'Agosto per aprire il "beta test" della sezione "Racconti" di Scrivere?
"Racconti" in senso lato, perché c'è posto anche per prosa poetica, epistolare o brani di diario.
"Beta test" vuol dire che siamo ancora in fase di sperimentazione, che non ci sono tutte le funzionalità e che quelle che ci sono possono presentare errori. La pubblicazione dei racconti può iniziare, ma chi pubblica e legge è pregato di segnalare i malfunzionamenti o gli errori che possa verificare.
Un ciclo di test è stato già effettuato, quindi il meccanismo nel suo complesso dovrebbe funzionare bene, mentre qualche particolare potrebbe ancora non essere messo a punto.
Inoltre alcune funzioni possono essere verificate solo se sono presenti un certo numero di testi. Anche solo una seconda colonna di testi non può apparire finché non è riempita la prima!
Per il beta test ho dovuto scegliere un gruppo di autori, e la scelta è caduta sugli iscritti all'associazione. Mentre tutti potranno leggere, per il momento solamente gli iscritti all'associazione potranno pubblicare. Questo perché voglio evitare di trovarmi davanti ad un numero troppo alto di testi, le cose vanno fatte gradualmente.
Tutti potranno leggere, ma solo i partecipanti al beta test potranno pubblicare.
Per la sezione "Racconti" è previsto l'inserimento di un solo testo al giorno ed un limite di 50mila caratteri al mese. L'autore viene messo a conoscenza del numero dei caratteri che occupa ogni testo e di quelli che ha ancora a disposizione. Avendo a disposizione 50mila caratteri al mese, vuol dire che li può "consumare" anche tutti in un colpo solo con un racconto molto lungo, oppure che una serie di testi più piccoli (ma non più di uno al giorno).
All'inizio sono tutti in training, indipendentemente da cosa avviene per le poesie tutti cominciano dall'inizio con i racconti.
Ovviamente valgono le stesse regole: rispettare l'inserimento in Erotismo per i testi erotici, evitare testi che incitano all'odio, violenza, razzismo, insulti, ecc...insomma lo stesso regolamento del sito.
Quello che invece vorrei discutere è una regola "tecnica": devono essere ammessi o rifiutati i testi che presentano errori grammaticali?
Se fosse per me, al primo errore grammaticale cliccherei subito su "Respingi". Forse con la poesia si possono concedere delle attenuanti, delle licenze poetiche che sconfinano nell'ignoranza, ma se uno vuole scrivere un testo narrativo deve scriverlo secondo la grammatica italiana. Io al primo "ha" al posto di "a" o viceversa, sono per "giustiziare" il testo seduta stante, senza nemmeno continuare la lettura.
Però, per favore, siete pregati di rileggere bene quello che inserite, di verificare la sua correttezza e di evitare sia errori di digitazione che grammaticali, e di non prendervela come offesa mortale se vi viene respinto un testo perché presenta molti errori di digitazione o grammaticali.
Altro particolare tecnico è la correttezza di scrittura. Io sono puntiglioso su "perché" e non "perchè", su "né" e non "nè", su "se stesso" e non "sè stesso", e così via, e soprattutto mai usare l'apostrofo come "a'" invece di "à". E mai il tutto maiuscolo.
Questo deriva dalla mia esperienza nelle case editrici; non uscirà mai un articolo od un libro con questi errori di scrittura, quindi se volete pubblicare in un sito che abbia una certa "dignità", che dia dignità ( e non dignita') a quello che pubblicate, credo che dovrebbe essere osservata anche una correttezza formale oltre che grammaticale.
Per ogni riferimento grammaticale, stilistico, tecnico, io faccio riferimento a:
- La lingua italiana, Maurizio Dardano e Pietro Trifone, Zanichelli,
- Il manuale di stile, di Roberto Lesina, Zanichelli.
Come vocabolario va bene uno qualsiasi, ma io faccio riferimento e vale come riferimento ultimo il "Devoto-Oli", Le Monnier.