Mi piacerebbe che qui mi venisse spiegato cosa s'intenda per “poesia sperimentale”. Innanzitutto mi pare che quelle qui presentate come “sperimentali” non si discostino gran che da altre che si leggono come “normali” in questo stesso sito. In poche parole, mi pare che la “poesia sperimentale” venga rappresentata come un'espressione dell'inconscio, anche se a volte ho l'impressione che essa sia invece l'espressione di un'accozzaglia di parole senza senso gabellate per “sperimentalismo”.
A mio modesto parere la poesia, nel suo concetto più vasto, dovrebbe rappresentare un fatto, un sentimento, una realtà filtrata attraverso il modo di sentire, di percepire dell'autore, che però riesce a darle una rappresentazione generale che può essere capita da tutti (o almeno da molti).
Se però la “sperimentazione” si intende come un superamento della generale comprensione e la si riduce per la gran parte ad una manifestazione unicamente dell'inconscio dell'autore, si entra in una fase freudiana di grande complessità comprensiva, perché l'inconscio di ogni individuo viene compreso solo attraverso un lungo processo psicanalitico e non può rappresentarsi in una poesia che non sarebbe capita da alcuno, nemmeno dai critici più evoluti che non saprebbero come spiegarla neppure loro.
Comprendo come lo “sperimentalismo” si possa attuare anche attraverso altre vie, mentre fin qui io ho soltanto parlato del “fenomeno” attraverso la manifestazione dell'inconscio.
Quindi, giunti alla fine: esiste veramente la possibilità dello sperimentalismo? Oppure la Poesia, attraverso i secoli, ha già trovato tutte le forme di manifestazione possibili, e la ricerca di nuove vie non farebbe altro che ripercorrere quelle già trascorse?
E' un problema complesso. Personalmente non credo affatto nello sperimentalismo, ma, come ho già fatto capire fra le righe (...e anche sopra), ad una forma di “esibizionismo” che non è vera ricerca. Perché già tutte le vie della ricerca sono state percorse e... nihil sub sole novi!
Ho espresso semplicemente un pensiero. Spero non mi si linci se esso non coincide con la maggioranza, che legge “sperimentalismo” in certe poesie presentate come tali, e dove invece non ci trovo niente di nuovo, se non di balbettamenti esibizionistici. Naturalmente senza offesa e con tutto il rispetto per gli autori.