Allora il Signore Dio fece cadere un sonno profondo sulluomo, che si addormentò, poi gli tolse una delle costole e richiuse la carne al suo posto. Il Signore Dio costruì la costola, che aveva tolta alluomo, formandone una donna. Poi la condusse alluomo.
Allora luomo disse: Questa volta è ossa delle mie ossa e carne della mia carne! Costei si chiamerà donna perché dalluomo fu tratta. (Genesi, 2, vv, 21-23)
Quello appena riportato credo sia uno dei passaggi più noti e meno discussi del più grande, geniale e insuperabile romanzo fantasy che ha come titolo La Bibbia.
Ho letto, con infinita pazienza, tutti i post relativi al tema donna/femminismo, ben pochi dei quali per non dire nessuno hanno tentato di indagare le ragioni storiche e psicologiche della sottomissione della donna nel corso dei millenni. Non mi propongo certo qui di ripercorrere levoluzione del ruolo femminile nelle epoche precedenti la nostra, né di analizzare come le culture moderne stiano o non stiano tentando di dare ad esso (e quindi alla donna stessa) il valore e limportanza che ha e deve avere, per diritto naturale. Al pari delluomo.
Uso non a caso il concetto di diritto naturale perché se affrontassimo tale soggetto da una prospettiva naturale, vale a dire dal punto di vista della Natura, non ci sarebbe affatto alcun tipo di discussione: uomo e donna sono esseri umani, e questo è tutto ciò che ci sarebbe da dire.
Che a livello giuridico, nellodierna società civile, la donna abbia pari diritti, è una verità inconfutabile. Non esiste legge che non vieti discriminazioni di sesso; ma già il fatto che queste discriminazioni vengano espressamente vietate presuppone che, di fatto, esistano ancora.