Autore Topic: Come scrivere poesia  (Letto 10821 volte)

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Offline Jokerman

Re: Come scrivere poesia
« Risposta #60 il: Venerdì 30 Luglio 2010, 12:51:56 »
Mi piace molto leggere gli interventi di Francesco Pozzato.
Credo che sia un eccellente critico, ma trovo le sue poesie illeggibili, almeno per i miei canoni.
Secondo me le poesie, come una qualsiasi altra forma artistica, non devono essere vivisezionate, per discutere di metrica, terzine, quartine e... tombola.
Io voglio che una composizione mi trasmetta "il sentire" dell'autore, voglio sentirla nella pelle e nel cuore (brindo alla retorica!).
Le opere di Francesco, ad esempio, le trovo molto ben scritte, ma asettiche.
Mi fa venire in mente Arrigo Sacchi, un grandissimo allenatore, ma un pessimo giocatore.
Attenzione, il mio non è un attacco a Francesco che stimo sinceramente.
Vorrei solo esprimere il mio pensiero secondo il quale l'arte non va analizzata, discussa, interpretata, ma va "sentita".
La mia è, ovviamente, solo un'opinione, ma credo abbia pieno diritto di cittadinanza. Almeno è quel che spero...

Offline Saldan

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Re: Come scrivere poesia
« Risposta #61 il: Venerdì 30 Luglio 2010, 13:38:00 »
Piacerebbe anche a me entrare in questa discussione. Però come posso osare ciò? Di fronte alla forbita ed ostentata eleganza di un signor Pozzato, di fronte al suo presuntuoso ma dovuto distacco dagli altri per la sua superiorità, come potrebbe un paria come me avere tanto coraggio? Non so se al signor Pozzato è sufficiente che io mi rivolga a lui con il "lei". O è troppo confidenziale? Lui comprende certamente il mio dire. Gli altri invece si meraviglieranno un po', anche se sanno che dico sempre quel che penso. Pozzato è un signore che sta in cima alla cordata. E gli alltri li guarda tutti con distacco, conscio della sua innegabile e accettata superiosità. Chiudo con questo riconoscimento.

Monilèo

Ma che senso ha quest'intervento? Ah Lorè....ma non ti smentisci mai.....  :o
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Monilèo

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Re: Come scrivere poesia
« Risposta #62 il: Venerdì 30 Luglio 2010, 15:00:32 »
Mi sembra di avere scritto che gli altri si meraviglieranno del mio intervento, ma Pozzzato no. Infatti la mia era una risposta ed una constatazione al suo modo privato di porsi, in evidente distacco dall'altro col quale non può tenere confidenza perchè lui è troppo superiore.
Non ho mai detto che non è "intelligente", quindi certe osservazioni del Ferranti sono fuori luogo. Come pure, se non conosce la questione (ma io l'avevo detto all'inizio!) piscia fuori del vaso anche il sempre incombente D'Angelo, che in questo caso non commenta con messaggi... scritti con piume d'Angelo! Ma scrive col pennino graffiato. E scarabocchia...

Offline Francesco Pozzato

Re: Come scrivere poesia
« Risposta #63 il: Venerdì 30 Luglio 2010, 15:15:07 »
Cosa dicevo in Epodi, XI: Critica? Qual tirannia è il giudizio altrui.. e sono proprio parole come quelle di Monileo a farmelo scrivere.. ti rispondo come mi rispose la mia professoressa di ed. fisica dopo avermi detto di essere un atleta polivalente: "Francesco, tu sei capace in moltissime cose, ma bravo in nessuna!" e io ho preso questa come la miglior descrizione della mia vita fin qui! So far moltissime cose è vero, ma in nessuna eccello, tantomeno in poesia.. poi se qualcuno legge i miei post e ne ricava strafottenza non so che farci: ha veramente preso un grossissimo granchio.. devono passare ancora 4 anni universitari prima che mi possa permettere di insegnare qualcosa a qualcuno.. non sono qui ad insegnare, sono qui a discutere, come tutti gli altri, dimostrando le mie conoscenze acquisite..
Quanto mai, mi incuriosisce il post di Jokerman, ma avrò tempo in separata sede per chiedere cosa non vada nelle mie poesie: infin dei conti le critiche servono a costruire, se fatte con discernimento e non per puro gusto offensivo..
Riguardo invece alla poca utilità di vivisezionare una poesia nei suoi componenti minimi, mi spiace ma non sono d'accordo.. ripeto che la metrica non deve essere il fine di un componimento (pena la pedanteria), ma uno dei mezzi che permette l'espressione poetica.. le mie poesie in metrica possono non ispirare assolutamente nulla (mai mi sono permesso di paragonarmi ad un grandissimo poeta), ma la colpa è soltanto mia, non della metrica! l'intento di questa discussione, che è un pò il mio cavallo di battaglia, è far capire che la metrica non distrugge gli orizzonti poetici, che i moderni non hanno inventato nulla dal punto di vista dell'espressione soggettiva.. erano aspetti già presenti nelle opere dei classici, ma molti per pregiudizio fanno orecchie da mercanti e non ne sono interessati..
Francesco, scudiero dei classici

Offline Saldan

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Re: Come scrivere poesia
« Risposta #64 il: Venerdì 30 Luglio 2010, 15:28:56 »
Mi sembra di avere scritto che gli altri si meraviglieranno del mio intervento, ma Pozzzato no. Infatti la mia era una risposta ed una constatazione al suo modo privato di porsi, in evidente distacco dall'altro col quale non può tenere confidenza perchè lui è troppo superiore.
Non ho mai detto che non è "intelligente", quindi certe osservazioni del Ferranti sono fuori luogo. Come pure, se non conosce la questione (ma io l'avevo detto all'inizio!) piscia fuori del vaso anche il sempre incombente D'Angelo, che in questo caso non commenta con messaggi... scritti con piume d'Angelo! Ma scrive col pennino graffiato. E scarabocchia...

Sarò pure incombente ma non ho scritto per offenderti...è che se tu ogni tanto scrivessi senza quella viva intenzione di alimentare polemiche ci faresti più figura, tutto qui...
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Offline Saldan

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Re: Come scrivere poesia
« Risposta #65 il: Venerdì 30 Luglio 2010, 16:30:58 »
Mi piace molto leggere gli interventi di Francesco Pozzato.
Credo che sia un eccellente critico, ma trovo le sue poesie illeggibili, almeno per i miei canoni.

Io invece trovo affascinanti le sue poesie, ne ho letta qualcuna e devo dire che mi hanno impressionato in positivo per forma e contenuti, pur avendo uno stile abbastanza diverso dal mio...insomma...complimenti!
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Offline Francesco Pozzato

Re: Come scrivere poesia
« Risposta #66 il: Venerdì 30 Luglio 2010, 16:46:05 »
Ti ringrazio moltissimo Salvo, ma non è questo il luogo adatto per discutere delle mie poesie (sai qualcuno potrebbe pensare che sia superiore :) )
Non perdiamo il filo conduttore e torniamo a discutere di poesia classica e moderna..
Francesco, scudiero dei classici

Monilèo

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Re: Come scrivere poesia
« Risposta #67 il: Venerdì 30 Luglio 2010, 16:58:22 »
Tanto per chiudere e per finire con un gesto di amicizia fra amici (di “nemici” in questo sito io ce ne ho abbastanza, da quelli “in alto” fino a gran parte degli iscritti), mi spiegherò meglio: io avevo commentato un epodo (molto bello, fra l'altro, come del resto anche gli altri) del Pozzato e avevo constatato una difformità fra la “regola” della metrica che conoscevo e come lo scriveva lui. Il Pozzato mi ha cortesemente risposto (il “cortesemente è per avere voluto spiegarmi) ma con un distacco “signorile” come avrebbe potuto avere un austero professore di scuola superiore d'un tempo con il suo allievo somaro. Fra l'alto dandomi del “lei”, quasi  a volere far capire...
La sua maniera di porsi, in particolare il “lei” (dimentichiamo al più presto, per carità, questa “diatriba”) mi ha fatto ricordare un episodio di quando giocava al calcio un famoso calciatore.
Durane una partita un terzino della squadra avversaria lo fece cadere piuttosto duramente. Egli lo guardò con lo sguardo di rimprovero che la sua classe poteva permettergli e gli disse: “Lei guardi di entrare su di me con meno irruenza. Questa è la regola. Se lo ricordi.” L'altro, almeno a quel che lessi sul giornale, rimase esterrefatto. Non gli era mai capitato di sentire il “lei” durante una partita di calcio, e neppure al rientro negli spogliatoi!
Tanto per spiegare. E che tutto finisca qui, in una bolla di sapone! Pax et bonum! E se volete ci aggiungo anche, sempre francescanamente , un “atque divina Providentia!” A tutti.

Monilèo

Offline Francesco Pozzato

Re: Come scrivere poesia
« Risposta #68 il: Venerdì 30 Luglio 2010, 17:10:09 »
Caro Monileo, se lei ha problemi con la maggior parte degli iscritti e la redazione evidentemente un motivo c'è e non sono certamente io.. il mio lei vuole soltanto essere un'espressione di rispetto, non di superiorità come vuole leggerla.. ma se preferisce che le dia del tu, nessun problema..
per quanto la "spiegazione" mi duole moltissimo la tua interpretazione.. è noto a tutti coloro che hanno studiato la letteratura latina che Orazio scrisse 17 epodi con la classica forma del distico giambico (trimetro e dimetro) e che la sua trasposizione in metrica isosillabica è il distico di endecasillabo e settenario sdruccioli.. basta leggere Ruit hora di Carducci per farsene un'idea.. se ogni appunto che ti si fa, lo leggi come un rimprovero, mi dispiace, non so che farci.. mi hai mosso una critica errata, visto che la mia forma epodica è quella classica e non quella moderna, e io ti ho corretto senza alcuna pretesa.. se reagisci così ad una correzione, la cosa mi preoccupa molto.. è sbagliando che si impara, ricordi? quando una persona mi corregge, cerco di capire la sua posizione.. se la mia è palesemente errata, mi adeguo.. altrimenti si discute civilmente, non prendendosela..
Francesco, scudiero dei classici

Offline Jokerman

Re: Come scrivere poesia
« Risposta #69 il: Venerdì 30 Luglio 2010, 17:40:19 »
Ci tengo a ribadire che non avevo alcuna intenzione di attaccare Francesco.
Ho fatto il suo esempio per esprimere una mia concezione molto personale ed opinabile della poesia.
Sul sito ci sono molti autori che scrivono davvero bene, ma tra questi ce ne sono alcuni che proprio non riesco a leggere, perchè usano espressioni lessicali tipiche dei poeti classici.
E' certamente una mia colpa, ma quando leggo "amor, cuor, desio, meriggi, ambrosia (giusto per semplificare)" mi viene l'orticaria e non riesco ad andare avanti.
Preciso che ho provato anch'io a scrivere sul sito, ma mi è venuta fuori una mezza porcheria che ho prontamente rimosso.  :)
Forse se avessi il bagaglio culturale di Francesco riuscirei ad apprezzare anche i classici e gli autori contemporanei che ad essi si ispirano (mi è venuto da scrivere scimmiottano, come direbbe un mio amico, ma mi son trattenuto...).
Buona continuazione ;)
 
« Ultima modifica: Venerdì 30 Luglio 2010, 17:44:59 da Jokerman »

Offline Angelo Ricotta

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Re: Come scrivere poesia
« Risposta #70 il: Venerdì 30 Luglio 2010, 22:26:03 »
La domanda da 1 milione di dollari: noi, i manzoniani posteri, consideriamo vincitori della sfida poetica i classici o i moderni? Scatenate l'inferno!

Questa tua ultima proposta, Francesco, non mi sembra molto sensata. Non ha alcun senso chiedersi chi tra i classici e i moderni è superiore. Per stabilire questo occorrerebbe fissare delle regole precise di ciò che s'intende per poesia, o per arte se allarghiamo il discorso. Queste regole semplicemente non esistono, ed è proprio questo che, tra l'altro, hanno mostrato i moderni di nuovo rispetto agli antichi. Ovvio che ognuno può enunciare dei suoi postulati e giudicare ogni cosa rispetto ad essi, ma ciò porterebbe a valutazioni puramente soggettive senza alcuna rilevanza scientifica. I fenomeni complessi, come l'arte, non sono riducibili a delle regolette anche se in passato è stato fatto anche questo, ma proprio in ciò consiste l'evoluzione di ogni forma di conoscenza. Un giudizio sull'arte non si può ridurre, ad esempio, ad un salto in alto. In quest'ultimo caso è facile dire chi è superiore, ossia chi salta più in alto, ma sull'arte non c'è una regoletta così banale. :angel:

Offline luisella

Re: Come scrivere poesia
« Risposta #71 il: Venerdì 6 Agosto 2010, 07:10:07 »
Mamma mia.....
Molte vostre considerazioni. lo ammetto.. le ho capite poco.
Una però mi ha colpito in modo particolare.

Tu indaghi. e lo fai con molta intelligenza...

A mio parere questo, è il più bel complimento/consiglio, che un giovane amante  della
poesia possa ricevere.
Secondo me, le parole vengono ideate, pensate poi con l'inchiostro trasformate
da spirito in forma.
Tutto però nasce da dove la mente vive, perchè potrei si.. scrivere in " Dolce stil novo"
ma questo momento della storia nel quale è nato questo modo  di rimare, se non lo si vive in prima persona
credo non lo si possa esprimere a pieno.Uguale la forma moderna e  ostica di certe poesie.
Quest'ultime sono come dei rebus a volte, ed appassionano più chi ama fare filologica, che non chi
vuole esprimere amore all'amato/a.
Ma vi sono pure gli amanti della filologica, che però (sempre a mio parere), pari ad un pittore astrattista,
fabbisognano  di prove, per poter far capire ad esempio, che anche se la tela, riporta un semplice punto
nero su sfondo grezzo, lui, saprebbe ricreare gli affreschi della "cappella Sistina".

Ecco che la poesia priva di logica e musicalità, al primo impatto, diventa un'innovazione letteraria,
alla quale non si cerca più o quasi di interpretarne l'essenza, bensì di titolarla come nuovo stile.
Io quando scrivo, sinceramente non mi pongo queste questioni.
Scrivo l'istante, e se rimata o incomprensibile, o ancora senza un evidente nesso,
è in ogni caso ciò che IO in quel momento penso e provo.

La cosa più bella però, è quando un giovane, al nostro tempo, ama quest'arte, perchè tra cell. sms. msn
và scomparendo quella che è POESIA.
Quindi Francesco....
GRAZIE.

ferdan21

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Re: Come scrivere poesia
« Risposta #72 il: Venerdì 6 Agosto 2010, 12:10:32 »
Mamma mia.....
Molte vostre considerazioni. lo ammetto.. le ho capite poco.
Una però mi ha colpito in modo particolare.

A mio parere questo, è il più bel complimento/consiglio, che un giovane amante  della
poesia possa ricevere.
Secondo me, le parole vengono ideate, pensate poi con l'inchiostro trasformate
da spirito in forma.
Tutto però nasce da dove la mente vive, perchè potrei si.. scrivere in " Dolce stil novo"
ma questo momento della storia nel quale è nato questo modo  di rimare, se non lo si vive in prima persona
credo non lo si possa esprimere a pieno.Uguale la forma moderna e  ostica di certe poesie.
Quest'ultime sono come dei rebus a volte, ed appassionano più chi ama fare filologica, che non chi
vuole esprimere amore all'amato/a.
Ma vi sono pure gli amanti della filologica, che però (sempre a mio parere), pari ad un pittore astrattista,
fabbisognano  di prove, per poter far capire ad esempio, che anche se la tela, riporta un semplice punto
nero su sfondo grezzo, lui, saprebbe ricreare gli affreschi della "cappella Sistina".

Ecco che la poesia priva di logica e musicalità, al primo impatto, diventa un'innovazione letteraria,
alla quale non si cerca più o quasi di interpretarne l'essenza, bensì di titolarla come nuovo stile.
Io quando scrivo, sinceramente non mi pongo queste questioni.
Scrivo l'istante, e se rimata o incomprensibile, o ancora senza un evidente nesso,
è in ogni caso ciò che IO in quel momento penso e provo.

La cosa più bella però, è quando un giovane, al nostro tempo, ama quest'arte, perchè tra cell. sms. msn
và scomparendo quella che è POESIA.
Quindi Francesco....
GRAZIE.

grazie per la citazione, Luisella.
é quel che penso della vita e della scrittura.
la cosa più importante è la curiosità, in desiderio di conoscere.
Lo si può attuare in tanti modi, ma l'importante è proprio questo: riuscire ad "indagare con intelligenza".

Offline paolo corinto tiberio

Re: Come scrivere poesia
« Risposta #73 il: Giovedì 26 Agosto 2010, 18:00:38 »
come scrivere poesia... io lo faccio disteso al divano appoggiato sul braccio sinistro e con il destro scrivo... chi è mancino fa il contrario   :)

quando scrivere poesia... quando tramite un sentimento, che coinvolge i cinque sensi, si è presi da una emozione tale che ci fa muovere (mettere in moto), insomma quando qualcosa ci dà un calcio o una carezza e ci dice "parla di me"...

quale codice linguistico?... quello appreso dalla mamma o dalla nonna o da tutti e due... secondo me non ve ne sono altri... si può imparare una lingua, l'inglese, alla perfezione, ma rispetto al poetico non va nemmeno considerata... i vocaboli sono quelli appresi dalle tutrici suddette più quelli di cui ci siamo impossessati e messi nel nostro bagagliaio tramite letture altre... non ne servono molti, serve piazzarli bene   ;)
« Ultima modifica: Giovedì 26 Agosto 2010, 18:08:12 da cori »
salvatico è quel che si salva