Il raduno di Bagheria è stato un momento magico. La vulcanica Elisabetta ha mobilitato il proprio squisito consorte, i parenti e gli amici per farci trascorrere giorni indimenticabili. Giorni sì perché io mi sono trattenuto dal 20 al 23 insieme a mio figlio Emiliano. Elisabetta ci ha portati al mare dove i giovani più baldanzosi Dylan e Emiliano (con me unica eccezione) hanno fatto un bel bagno ristoratore, abbiamo mangiato divinamente e poi cantato con Emiliano che accompagnava alla chitarra (ho scoperto che Elisabetta ha una bellissima voce!). Ho conosciuto il simpaticissimo poeta Dylan, ho avuto modo di approfondire la conoscenza di Gaia Tiziana, dolcissima poetessa nonché donna dotata di grande acume, di conoscere Maria che ci ha fatto da competente ed empatica guida a Villa Cattolica dove abbiamo potuto ammirare capolavori di Guttuso ma anche di altri artisti, e poi di avere la sorpresa di scoprire una grandissima pittrice nella poetessa Jeannine. Elisabetta ci ha poi introdotti alla sua storia familiare facendoci conoscere la vita e le opere del nonno artista Antonio Landolina e le sue relazioni con artisti quali Ignazio Buttitta, Cicciu Busacca, Dario Fo e persino Francesco Guccini che Elisabetta ha conosciuto nella sua infanzia partecipando alle loro riunioni. Rimane il rimpianto che i bei momenti sono fugaci, che nulla si può fare per trattenerli, al più si possono fissare nei versi di una poesia.