Autore Topic: Ci vuole rispetto  (Letto 3755 volte)

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corripio

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Re: Ci vuole rispetto
« Risposta #15 il: Sabato 3 Luglio 2010, 22:59:16 »
La poesia è stata tolta.
« Ultima modifica: Sabato 3 Luglio 2010, 23:03:31 da Corripio »

Offline Saldan

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Re: Ci vuole rispetto
« Risposta #16 il: Sabato 3 Luglio 2010, 23:10:13 »
La poesia è stata tolta.



E' stata la decisione migliore....
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Offline Marina Como

Re: Ci vuole rispetto
« Risposta #17 il: Sabato 3 Luglio 2010, 23:17:02 »
Va bene, altrimenti sembra che sono io la cretina, ma io rispetto anche voi che sbandierate il femminismo e fate di tutte le donne dei soggetti da difendere, non degne di essere anche oggetto di discussione come tutte le persone, uomini e donne che siano, e non mi venite a dire la parità dei diritti a me.  A me che ho avuto un crollo psicologico quando rimasta senza lavoro ero ai domiciliari forzati di casalinga. E tutti a chiedermi se fossi contenta di godermi la casa! Cosa che non ho mai sentito dire a nessun uomo licenziato!
 E se permettete, non è con queste discussioni che polemizzano e basta che non si negano i diritti delle donne. Anche a me piace non passare proprio sopra ad una cultura delle piccole cose che sminuisce "l'altro" con la scusa che è piccola.
Quindi, visto che la discussione ormai verte su una singola poesia e sul mio intervento, dico quello che secondo me dice la poesia, una interpretazione che speravo venisse fuori dalla discussione con altri che la leggono così come è ora, pubblicata dalla redazione e con raccomandazione all'autore di cambiare la nota.
Comunque: alla prima stesura io leggo: in primo luogo rabbia, (sei una puttana che poi è spiegato che non si fa pagare, ma è espressione di pura rabbia, come se io dicessi frocio ad un uomo che non ne vuole sapere di fare l'amore con me, ma poi spiego che va con le altre) e mi fai soffrire perché viziosa, passi da un letto all'altro e non so se mi ami, e mi sento abbandonato e rabbioso.  Non vedo discriminante verso le donne, solo rabbia per amarla semmai.
Seconda versione (che è quella che abbiamo pubblicato) parlami di te, donna ( la rabbia è svanita) sei viziosa, ed io rimango come un deficente, come tutte quelle donne i cui uomini le tradivano perché "se capita l'occasione... mica sono gay..." e le classiche scuse di cent'anni fa. Solo che questa volta tocca all'uomo fare la parte della donna che rimane in casa ad aspettare che torni il marito... La chiusa è soltanto tristezza e solitudine, la rabbia svanisce, quasi un segno di rispetto per quel suo comunque essere donna fatta proprio così.
Bhe, allora dovrei essere arrabbiata perché dice che una donna può scopare con chi gli pare? 
Questa la poesia, per quanto riguarda la nota, non dice "ammazzatele tutte da piccole" e tu dovresti vergognarti di tirare in mezzo la Shoah. E tra l'altro sarebbe un inno alla violenza, e questo lo ho già specificato prima.
Comunque hai ragione su una cosa, tutto è discutibile, tutto interpretabile. E quindi smettiamola di fare il gioco dei buoni e dei cattivi. Lo sai? Se dico che conosco tante donne che reputo delle stronze e deficenti,  e sono sicurissima anche tu, non significa che dico che gli uomini non lo siano, né dico che lo siano tutte le donne o tutti gli uomini.
Se voglio fare la stronza ci riesco bene.  Talmente bene che quasi quasi ci sono. O forse ci sono.  Si, deciso.

Offline Saldan

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Re: Ci vuole rispetto
« Risposta #18 il: Sabato 3 Luglio 2010, 23:24:03 »
Va bene ora so che andrò un pò fuori dal discorso ma nemmeno più di tanto, che a volte la redazione sia un pò troppo permissiva in alcuni casi e meno in altri è cosa nota....ma non me la prendo con chi ne fa parte, ci vorrebbe solo più attenzione "globale" nel sito....a cosa alludo? al fatto che di recente ho scoperto una poesia veramente allucinante su questo argomento....andate a leggere "Tacchi a squillo" nel tema "donne in carriera" e poi ditemi se non è nettamente maschilista e piuttosto volgare in un certo senso....

Se dovesse crearsi un polverone sappiate che sono in buona fede, onde evitare fraintendimenti...
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Offline Marina Como

Re: Ci vuole rispetto
« Risposta #19 il: Sabato 3 Luglio 2010, 23:35:41 »
 :D :D :D :D  Stavo giustappunto mettendo in discussione in redazione la fattibilità di tutte quelle poesie in quel tema!! Ed anche tutte quelle che mi capiteranno su quanto sia bella la donna del focolare e quanto siano trascurati i figli delle madri lavoratrici (si, dai padri che non se li cagano, secondo me). Attenzione, cari artisti! Non dimenticate non di soppesare le parole, ma proprio di metterle sulla bilancia apposita, ha un piatto rosa ed uno celeste! Ultimo avviso a tutti gli autrici (non è un refuso, è per via della staderA e del piattO che non ha o non ho, al maschile)
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Offline Benedetta Cavazza Miciamalvina

Re: Ci vuole rispetto
« Risposta #20 il: Sabato 3 Luglio 2010, 23:36:37 »
ora vado a leggere la nota Amara, se possibile perchè credo sia isolata..il fatto è che istintivamente ho pensato ai miei di peccati..e ho pensato al male che io ho fatto e non mi è venuto da puntare il dito..se non verso me stessa..non in quanto 'indegna..no..nessuno è indegno ma appunto pieno di dignità per la sua stessa umanità..Amara io sono stata tanti anni a Rebibbia, lo sentivo un mio dovere perchè un destino amorevole mi aveva graziato dall'esperienza del carcere..ma mi aveva reso consapevole che lo avrei meritat, ho ferito consapevolmente persone..perchè ero così arrabbiata dentro che volevo distruggere ogni felicità..così come altri lo avevano fatto con me..è questo 'odio' che ho visto nel testo..un sentimento poco nobile da entrambe le parti..che non compone l'anima di nessuno..ma spesso ne pervade le opere..non stavo discettando di correttezza stavo trasformando la discussione sul testo in una discussione sull'essenza stessa del rispetto..della stima..prendevo spunto..per capire..per curare anche me stessa e in me stessa trovare la forza di amare sempre..comunque..

Offline Benedetta Cavazza Miciamalvina

Re: Ci vuole rispetto
« Risposta #21 il: Sabato 3 Luglio 2010, 23:39:56 »
marì ti ammmmooooooooooooooooooo...era quello che avevo detto nel mio primo post..siamo due metà di uno stesso cavolo di cuoricino..ed è strano eh?? io così disperatamente bigotta e tu così dolcemente illuminata ;) ;D

Offline Marina Como

Re: Ci vuole rispetto
« Risposta #22 il: Sabato 3 Luglio 2010, 23:59:55 »
marì ti ammmmooooooooooooooooooo...era quello che avevo detto nel mio primo post..siamo due metà di uno stesso cavolo di cuoricino..ed è strano eh?? io così disperatamente bigotta e tu così dolcemente illuminata ;) ;D
Diamine! Sono dolce! Si sa, l'amore è cieco! Perdonatela:
 ;D Sicura che non era un altro edificio di contenimento coatto?  ;D Davero solo per dirmi questo andresti rinchiusa! E io che ti porto? I mandarini! Le arance solo a Rebibbia! Ti piacciono i mandarini? A me solo col codino. ??? o o credo che andremo a fare la spesa insieme nello spaccio interno.
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Offline Benedetta Cavazza Miciamalvina

Re: Ci vuole rispetto
« Risposta #23 il: Domenica 4 Luglio 2010, 00:06:20 »
mari ad una che mi dà così carinamente della matta come posso non chiamarla dolce??

preferisco i meloni..le bucce passano dalle sbrarre..i semi se li sputo non ci prendo tra e tra ::)

Offline Ferny Max Curzio

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Re: Ci vuole rispetto
« Risposta #24 il: Domenica 4 Luglio 2010, 00:54:07 »

Cari poeti,

avvertito da una mail di Marina circa il topic

e sensibilizzato ovviamente dal vedermi l'ultima poesia

cancellata dal Sito per ragioni che non condivido,

m'è d'uopo ora almeno citare in modo forse improprio

il famoso "io speriamo che me la cavo", da un lato,

ed esternare, dall'altro, il mio sgomento perché temo che abbiate

visto tutto in un'ottica pazzesca ed esagerata, del tutto avulsa

dalle mie intenzioni "creative"... Quella poesia è un film,

come ho già scritto a Marina ed ora a voi partecipo,

mercè il msg che a Lei avevo spedito, sottovalutando

decisamente la questione che qui si stava dibattendo.


Re: (Nessun oggetto)
«  Invia a: Marina Como  il: Oggi alle 22:44:16 »

Cara Marina,

grazie infinite x l'annuncio.

Quanto alla mia poesia credo

che il caso non esista. Si tratta di

una tempesta in un bicchier d'acqua.

Intanto ho mutato la categoria, per non

suscitare l'ira delle lettrici benpensanti,

ma l'arte è amorale, ho immaginato

una situazione e mi è venuta così,

come la reazione d'un uomo

fin troppo lacerato nei

propri sentimenti...

Cosa c'è di strano?

Artisticamente, perché

non avrei mai dovuto farlo?

Dubbi atroci? Macché, scusami,

La questione è del tutto incosistente

e non ho nulla da farmi perdonare.

Ho creduto di citare un tipo

e una situazione, come

ne capitano a josa,

sia a scapito di uomini

che di donne... Almeno sia

conservato al tradito di turno

il diritto di mandare qualche

piccola maledizione...

non ti pare?


Con affetto e rispetto, tuo


fe;*)fè


Ho cambiato la categoria, ho modificato giustamente anche il testo

e la nota d'autore per motivi sostanziali e non solo di pedissequa

osservanza, poiché riconosco d'aver potuto generare equivoci

e riprovazione assolutamente non da me auspicati.

Spero non me ne vogliate ulteriormente e riammettiate

la mia "creatura" ad una vetrina del Sito. Questo valga anche

a titolo di sentite scuse, ma se ciò non bastasse non

me ne dorrò più con voi, né tenterò inserimenti

sotto diversa effigie. Mi terrò la ramanzina,

il rifiuto e la condanna e così sia...

Buona notte & grazie a tutti

fe;*)fè


goccia

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Re: Ci vuole rispetto
« Risposta #25 il: Domenica 4 Luglio 2010, 01:26:59 »
..Marina..non volevo risponderti, ma poi, ho cambiato idea..non mi vergogno e fino a prova contraria non sono io ad aver scritto la frase che mi ha fatto fare quella considerazione..il fatto che tu ti scandalizzi davanti al male che ha provocato la Shoah ma non davanti al male che provoca il giudizio sul genere femminile mi fa pensare che forse non sai bene quello che dici..
Ti cito una cosa, giusto così, almeno poi forse capisci cosa intendo:

(...) Per verificarne almeno in Italia la morte (riferita al fenomeno femminismo) basta domandarci quante donne sono oggi disposte a dichiararsi femministe: le poche che lo fanno vengono considerate anacronistiche, o ridicolizzate senza indugio. Questo è perchè tutti, o quasi tutti gli obiettivi femministi sono stati conseguiti? A rispondere negativamente è una femminista immutata, Catharine MacKinnon, che si chiede nel suo ultimo libro se le donne sono esseri umani, per concludere seccamente che non lo sono. Il ragionamento non fa una piega. Se le donne fossero esseri umani, non sarebbero spedite in container dalla Thailandia ai bordelli di New York, o rapite in sperduti villaggi nigeriani e gettate poi sulle strade di Genova; non sarebbero trattate come schiave sessuali; non lavorerebbero tutta la vita senza salario costrette a svolgere mansioni pesanti, pericolose o avvilenti per troppe ore al giorno; non verrebbero infibulate, picchiate, stuprate; non si pretenderebbe che sposino il proprio stupratore, né sarebbero accusate di rapporti sessuali fuori dal matrimonio quando denunciano l'uomo in questione; non sarebbero indotte a suicidarsi per riparare l'onore della propria famiglia; non sarebbero costrette nelle loro case come in prigioni; non subirebbero molestie sessuali e mutilazioni genitali (stando a dati dell'Onlus sono oltre 130 milioni le donne che presentano mutilazioni di questo genere); non verrebbero messe a tacere, torturate, lapidate, decapitate o uccise appena nate (l'infanticidio delle figlie femmine è ancora praticato)." da Filosofia delle donne, Nicla Vassallo-Pieranna Garavaso

Ora se hai capito cosa volevo dire, puoi comprendere perchè quando vedo un uomo o una donna che si permettono di porre giudizio su un essere umano femminile mi girano le palle..perchè l'indifferenza che c'è sul tema donna, non è un male minore di quello che ha fatto perpetrare per quasi sei anni lo sterminio di un popolo o lo sfuttamento minorile e chi più ne ha più ne metta..l'indifferenza fa sempre schifo..ed è di questa che bisogna vergognarsi..non certamente del fatto che se ne vuole parlare..

Offline Nemesis Marina Perozzi

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Re: Ci vuole rispetto
« Risposta #26 il: Domenica 4 Luglio 2010, 08:09:01 »
Va bene ora so che andrò un pò fuori dal discorso ma nemmeno più di tanto, che a volte la redazione sia un pò troppo permissiva in alcuni casi e meno in altri è cosa nota....ma non me la prendo con chi ne fa parte, ci vorrebbe solo più attenzione "globale" nel sito....a cosa alludo? al fatto che di recente ho scoperto una poesia veramente allucinante su questo argomento....andate a leggere "Tacchi a squillo" nel tema "donne in carriera" e poi ditemi se non è nettamente maschilista e piuttosto volgare in un certo senso....

Se dovesse crearsi un polverone sappiate che sono in buona fede, onde evitare fraintendimenti...

Salvo, con la medesima buona fede aggiungo che quella poesia ha creato qualche problema anche a me, perché in origine la chiusa era ben diversa e addirittura parlava di "vendetta" tra donne, in quanto la signorina con i "tacchi a squillo" era stata licenziata proprio da un'altra donna!
L'avevo anche commentata, con ironia. A distanza di qualche ora l'autore mi ha contattata chiedendomi di cambiare il commento perché non era più coerente con il testo.
Mi sono limitata a togliergli il commento e basta, in quanto non ho ritenuto rispettoso nei confronti degli altri che avevano letto e anche commentato la prima versione, il fatto che il testo fosse stato del tutto modificato nella seconda parte, facendolo
diventare un'altra cosa.
Il medesimo autore, successivamente ha pubblicato un'altra "perla", che più o meno recitava: "quando morirai verrò ad urinare sulla tua tomba... Sputerò sulla tua fotografia..." Ed altre cose simili. Per fortuna è sparita quasi subito, non so se per intervento della redazione o se perché il "poeta" si sia pentito.
Mi rendo conto, comunque, che tenere tutto sotto controllo sia oggettivamente molto difficile.

Offline Saldan

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Re: Ci vuole rispetto
« Risposta #27 il: Domenica 4 Luglio 2010, 10:20:03 »
Salvo, con la medesima buona fede aggiungo che quella poesia ha creato qualche problema anche a me, perché in origine la chiusa era ben diversa e addirittura parlava di "vendetta" tra donne, in quanto la signorina con i "tacchi a squillo" era stata licenziata proprio da un'altra donna!
L'avevo anche commentata, con ironia. A distanza di qualche ora l'autore mi ha contattata chiedendomi di cambiare il commento perché non era più coerente con il testo.
Mi sono limitata a togliergli il commento e basta, in quanto non ho ritenuto rispettoso nei confronti degli altri che avevano letto e anche commentato la prima versione, il fatto che il testo fosse stato del tutto modificato nella seconda parte, facendolo
diventare un'altra cosa.
Il medesimo autore, successivamente ha pubblicato un'altra "perla", che più o meno recitava: "quando morirai verrò ad urinare sulla tua tomba... Sputerò sulla tua fotografia..." Ed altre cose simili. Per fortuna è sparita quasi subito, non so se per intervento della redazione o se perché il "poeta" si sia pentito.
Mi rendo conto, comunque, che tenere tutto sotto controllo sia oggettivamente molto difficile.

Vedi quando leggo ste cose non hai idea di quanto mi infastidisca.....bisognerebbe tenere d'occhio queste "persone" onde evitare che continuino a pubblicare puttanate simili (scusando il termine)
« Ultima modifica: Domenica 4 Luglio 2010, 10:22:05 da Salvo D’Angelo »
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Offline Marina Como

Re: Ci vuole rispetto
« Risposta #28 il: Domenica 4 Luglio 2010, 11:04:31 »
..Marina..non volevo risponderti, ma poi, ho cambiato idea..non mi vergogno e fino a prova contraria non sono io ad aver scritto la frase che mi ha fatto fare quella considerazione..il fatto che tu ti scandalizzi davanti al male che ha provocato la Shoah ma non davanti al male che provoca il giudizio sul genere femminile mi fa pensare che forse non sai bene quello che dici..
Ti cito una cosa, giusto così, almeno poi forse capisci cosa intendo:

(...) Per verificarne almeno in Italia la morte (riferita al fenomeno femminismo) basta domandarci quante donne sono oggi disposte a dichiararsi femministe: le poche che lo fanno vengono considerate anacronistiche, o ridicolizzate senza indugio. Questo è perchè tutti, o quasi tutti gli obiettivi femministi sono stati conseguiti?

Non volevo nella tua risposta una prosopea sulla condizione della donna nel mondo. Desideravo semplicemente che ci fosse uno scambio di significato offensivo o meno sul testo pubblicato, dal momento che hai detto che non vorresti andare contro la redazione ma...  è solo di quel ma che vorrei discutere.
Ma sul femminismo,  io mi accontento della parità degli esseri umani, ed anche se sono contenta di essere una donna in pieno, con il cervello che funziona in una quella maniera che preferisco, prettamente femminile, sul femminismo dicevo, ti ricordo che c'era anche chi asseriva che fosse la donna la superiore e che di lei e non di lui era il potere del  mondo. Questa lotta mi ha veramente stancato e la trovo anacronistica in Italia: sono altre le lotte, non quella se una vuole fare o no la puttana o giocare con il sesso. (sottolineo vuole!) Quindi in Italia la rivendicazione dei diritti per la parità è finalmente finita? Certo che no! Se vuoi possiamo parlare della percentuale delle donne che svolgono funzioni dirigenziali: paese da terzo mondo l'Italia, ma credo che esuli dal discorso, come la storia del femminismo, di quanto sia rimasto ancora da fare per la "Parità dei diritti".

Per Amara: no, non è a posto così, ho detto che avevamo invitato l'autore a variare la nota perché appunto anche per noi essa poteva essere considerata offensiva. Non possiamo fare una corte suprema e dare una etichetta buono o cattivo a tutti i liberi pensieri che scaturiscono quando si fa arte: l'offesa gratuita è una cosa, lo scriverre quello che si pensa, se non infrange la legge, è un'altra. Nè spetta ai noi dare giudizi.
E sai che penso davvero? Che se leggessi in una tua che ti piace fare l'amore sul sagrato delle chiese, non lo troverei offensiva per i cristiani: esprimi un tuo gusto personale ed un tuo libero pensiero (non che tu lo abbia mai detto, credo, è solo per dire un esempio!). E se i cristiani si possono scandalizzare del mio ad es voler possedere un uomo mettendo anche le corna a mio marito al di là delle convenzioni come un animale, non me ne fregherebbe proprio niente del loro pensarmi peccatrice e sconfessata. Come non me ne frega niente del loro giudizio se dico male del papa che non ammette alla comunione i divorziati o peggio ancora i gay: per me non sono cose giuste, ma un cristiano che mi sta leggendo sa che lo dico perché lo penso, non perché voglia offenderlo, sia ben chiaro. E meno male che finora almeno ancora posso dirlo senza finire in galera!
Spero... help! qualche altra leggina di cui non sono a conoscenza è passata?
Se voglio fare la stronza ci riesco bene.  Talmente bene che quasi quasi ci sono. O forse ci sono.  Si, deciso.

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Re: Ci vuole rispetto
« Risposta #29 il: Domenica 4 Luglio 2010, 11:39:40 »
Marina, io sono per la parità assoluta..mi piace l'equilibrio e mi piace che l'uomo e la donna si rispettino in quanto esseri umani..
No, non voglio andare contro la redazione, non a tutti i costi almeno, e infatti non lo sto facendo..se la poesia è stata cancellata o modificata o trasferita è perchè anche voi pensate che in quel testo ci sia qualcosa che non va..dovrei accertarmi che la vostra motivazione sia uguale alla mia? No, perchè qualcosa mi dice che non siamo mai d'accordo su nulla.
Per quanto riguarda il significato offensivo: mi sono agitata tanto per questo motivo "Parlami di te, della puttana che sei" -"Parlami di te, della donna che sei"; vedi ora io potrei vederci in questo tutto un fantastico senso allegorico, potrei pensare che si parla di una carota o di un albicocco, ma pur impegnandomi non ci riesco. E non ci riesco perchè si parla di una donna, o meglio, non di una donna in particolare poichè l'autore ha specificato che non si riferisce ad un accadimento personale, ma di una donna che in una determinata situazione si comporta in un certo modo e quindi è una puttana..ecco, a me non sembra un'uscita felice...poi per carità, siete liberissimi di continuare a chiamar puttana una donna che vive la sessualità liberamente, casalinga una donna che passa la sua vita in casa e così via..ma sarebbe bellissimo se le si chiamasse solo donne (ci tengo a specificare che il termine casalinga non è assolutamente offensivo, l'ho messo per spiegare)


Ferny, solo due cose..l'arte non è amorale, le tue parole lo sono perchè esulano dal contesto dell'arte..(penso che tu conosca il caso di Guillermo Habacuc Vargas, che io non posso chiamare artista, che ha legato un cane ponendogli del cibo a pochi centimetri dal muso nel tentativo sciocco di voler comunicare qualcosa a tutti i costi..quella non è arte, è amoralità).
E non sono una ben pensante..se lo fossi, sai, ti avrei dato ragione.

Saluti