Va bene, altrimenti sembra che sono io la cretina, ma io rispetto anche voi che sbandierate il femminismo e fate di tutte le donne dei soggetti da difendere, non degne di essere anche oggetto di discussione come tutte le persone, uomini e donne che siano, e non mi venite a dire la parità dei diritti a me. A me che ho avuto un crollo psicologico quando rimasta senza lavoro ero ai domiciliari forzati di casalinga. E tutti a chiedermi se fossi contenta di godermi la casa! Cosa che non ho mai sentito dire a nessun uomo licenziato!
E se permettete, non è con queste discussioni che polemizzano e basta che non si negano i diritti delle donne. Anche a me piace non passare proprio sopra ad una cultura delle piccole cose che sminuisce "l'altro" con la scusa che è piccola.
Quindi, visto che la discussione ormai verte su una singola poesia e sul mio intervento, dico quello che secondo me dice la poesia, una interpretazione che speravo venisse fuori dalla discussione con altri che la leggono così come è ora, pubblicata dalla redazione e con raccomandazione all'autore di cambiare la nota.
Comunque: alla prima stesura io leggo: in primo luogo rabbia, (sei una puttana che poi è spiegato che non si fa pagare, ma è espressione di pura rabbia, come se io dicessi frocio ad un uomo che non ne vuole sapere di fare l'amore con me, ma poi spiego che va con le altre) e mi fai soffrire perché viziosa, passi da un letto all'altro e non so se mi ami, e mi sento abbandonato e rabbioso. Non vedo discriminante verso le donne, solo rabbia per amarla semmai.
Seconda versione (che è quella che abbiamo pubblicato) parlami di te, donna ( la rabbia è svanita) sei viziosa, ed io rimango come un deficente, come tutte quelle donne i cui uomini le tradivano perché "se capita l'occasione... mica sono gay..." e le classiche scuse di cent'anni fa. Solo che questa volta tocca all'uomo fare la parte della donna che rimane in casa ad aspettare che torni il marito... La chiusa è soltanto tristezza e solitudine, la rabbia svanisce, quasi un segno di rispetto per quel suo comunque essere donna fatta proprio così.
Bhe, allora dovrei essere arrabbiata perché dice che una donna può scopare con chi gli pare?
Questa la poesia, per quanto riguarda la nota, non dice "ammazzatele tutte da piccole" e tu dovresti vergognarti di tirare in mezzo la Shoah. E tra l'altro sarebbe un inno alla violenza, e questo lo ho già specificato prima.
Comunque hai ragione su una cosa, tutto è discutibile, tutto interpretabile. E quindi smettiamola di fare il gioco dei buoni e dei cattivi. Lo sai? Se dico che conosco tante donne che reputo delle stronze e deficenti, e sono sicurissima anche tu, non significa che dico che gli uomini non lo siano, né dico che lo siano tutte le donne o tutti gli uomini.