Zima.
Si può iniziare a conoscerla con "Dopo le nubi, sopra il Golgota"; un testo che nella accuratezza della forma è quasi un manifesto del sentire poetico dell'autrice: profondo, viscerale, mai lontano dalla comunicazione con l'altro da sé, sempre consapevole della vita e delle sue pesantezze eppure aperto alla speranza, all'attesa di un'epifania, al rischiaramento della visuale e all'approdo in una zona luminosa.