Mi hanno detto che è molto prosastica, anche se non condivido l'analisi, la accetto. Ma vorrei, se fosse possibile, avere altri pareri. Grazie
Sono rimasta lì
sul selciato
immobile.
Non sono più,
c'è un vuoto nel pensiero
ed il mio tempo è gelato.
Le ferite di chi ha cessato di essere umano
hanno strappato l'anima
io cammino da morta dentro un mondo arcano.
Ricordo l'incubo
ogni schiaffo
che dopo il primo non riuscivo a sentire
il buco in cui mi hai fatto entrare
Ho nei miei occhi il movimento del tuo buio
nelle orecchie il vento che frusta il mio io.
Nella mia carne il dolore senza rimorso
che da fuori ha smorzato la fiamma
nel nucleo del mio essere profondo.
Il mio io sepolto nel fango
il mio romanzo diventato dramma.
Silenzio e rumore
dentro fuori
luce buio
prima e dopo
Il suono fetido
che urlava di odio
che ha fratturato le mie convinzioni.
L'oblio delle mie emozioni.
Il suono di un vetro che si rompe
che nessuna colla riesce a ricomporre.
il battito incessante del mio cuore
che nella mia mente si è
un attimo
bloccato.
L'armonia del tempo passato.
La carne brucia
ed io la voglio buttare
come si fa con un abito sdrucito.
Il veleno che corrode scorrendo
dentro le mie vene
La pietra è stata scagliata
nessuna mano la può più fermare.
Il cuore continua a battere
anche se non ha alcun senso
anche se voglio che si fermi.
Gli istanti sono eterni
fissati su una roccia di ghiaccio
Ho atteso un dio che scagli la saetta
un eroe che mi salvasse all'istante
mio padre, mia madre anche solo un amante
un bambino che avesse gridato "Che il tempo si fermi".
Ma il tempo non ha smesso di urlare
ed io sono dentro
come ogni giorno
come il nastro della mia mente
che ogni istante riincontro.
Rallenta il bastardo
ascolto ogni suono
la violenza che si trasforma in melassa
percepisco il battito del suo cuore
mortale.
Il respiro che ammorba
il suo veleno
la fretta di arrivare solo per finire.
In ogni senso cessare.
Il tempo che si arresta
ed alla fine ogni cosa è assurda
tutto intorno fermo
tranne una foglia che cade in terra
ed il suolo si crepa.
Torna il movimento
come un risucchio mi prende
E' qui il bastardo
il figlio di un cane.
Adesso gioca
come si fà con una bambola di pezza.
Mi chiede quanto è stato bravo
la lama sotto il mento
il suo sorriso senza luce
"E' finita"
mi dice
adesso non mi servi
adesso sei nulla
per te il mio volto non esiste
oppure muori"
adesso non piangere
non essere triste
nella vita capita di morire
basta fingere
anche solo un attimo
di dormire.
Adesso non mi frega niente
Sono stata uccisa
le mie stelle sul fango.
Racconto e urlo il dolore.
c'è chi piange
qualcuno ride alla mia destra
"Te la tiravi troppo ora capisci"
No non comprendo.
Qualcuno continua ad uccidere il mio spirito
con i suoi sguardi.
"Lei lo voleva"
si dice
Lei era consenziente,
guardala di certo è una puttana
lei non vale niente."
Si veste strana
porta corta la gonna"
Si lei ha colpa
lei, sì
questa perché è donna"
Voci una sull'altra
lame di sguardi
frecce veleno
cuori in cancrena
anime soffocate dalla propria catena.
Allora muoio
mille volte finisco me
ed ogni volta capisco arrivo più vicino alla madre eterna.
Il tempo scorre
di nuovo torna a camminare
come se nulla fosse
ed il bastardo gioisce.
Gode a ritornare indietro
come un disco scassato
che si diverte a ripetere il suono.
Ogni notte, il giorno, ogni secondo
riascolto rivedo e
di nuovo
muoio.
Alla fine lui è uscito dalla pensione dello stato.
E' ritornato lo vedo che cammina
vedo lui che muove le sue gambe
le braccia al loro posto
nessuna malattia nel corpo.
Mi guarda e ...Sorride
[/i]