Se foste in redazione ed aveste spiegato ad un autore certe regole del sito, se lo avesse invitato più e più volte a non pubblicare determinate forme di testo (sia Ferranti che Torri) e poi vedeste che, nonostante tutto loro continuano a farlo, allora pensereste "allora, se te l'ho spiegato, se ti ho avvertito, poi ti ho avvertito di nuovo, e tu continui a farlo, allora vuol dire che lo fai apposta. O non comprendi, o lo fai apposta, non ci sono terze possibilità".
Siccome il loro comportamento manifesta l'intenzione di voler infrangere le regole che gli è stato chiesto di rispettare, siccome continuano a pubblicare testi che gli è stato detto di non inserire, siccome nel fare ciò costringono la redazione ad un lavoro improbo ed iniquo, sono messi in training. Così facciamo con tutti, e nessuno ha alibi, raccomandazioni. Anche se Amara o Salvo mettono "una buona parola", o pubblicano espressioni costernate e meravigliate, non c'è niente da meravigliarsi.
Quando la redazione ti chiede una cosa sei pregato di farla. La prima volta è un avviso, la seconda un altro avviso, ma la terza vai in training. Punto. Stesso trattamento per tutti, tutti sono uguali, anche se hanno amici che vengono sul sito ad esprimere la loro indignazione. L'indignazione se la possono tenere, quello che vogliamo è che il sito e la redazione venga rispettata e non trattata come se fosse una manica di idioti.
Ferranti dice che altre poesie sono in prosa e che dovrebbero essere state cancellate? Prima di tutto la redazione non legge tutto sempre. Spesso legge però gli autori che sono soliti infrangere le regole, vedi Ferranti. Secondo, perché non l'hai segnalato? Terzo, come spiegato c'è il sistema degli avvisi. Se un autore ha pubblicato una poesia che non è proprio nelle regole, la possiamo lasciare ed avvisare l'autore.
Se l'autore ci rispondere che gli dispiace, non aveva capito e che ne terrà conto, e la redazione verifica che ne tiene effettivamente conto, allora che motivo c'è di metterlo in training?
Se invece l'autore dice "manco per idea", oppure dice "va bene", ma poi fa come gli pare, allora va in training.
Questa è la spiegazione, Ci sono nel sito altre poesie al limite della prosa. Se le vedi ancora nel sito e se gli autori sono ancora attivi vuol dire che gli autori si sono resi conto del problema ed hanno evitato di rifarlo. Se tu sei in training è perché ti è stato spiegato non tre, da almeno una decina di volte di non farlo e tu continui a farlo. Quindi basta prenderci in giro, te ne stai in training finché non impari a rispettare la redazione.
E più ti impunti a non volerlo fare, e più crei casi pubblici, e più inviti gli altri alla sollevazione popolare facendone un caso pubblico, e più dimostri di essere incapace di avere quel rispetto che ti si chiede e di saper essere un autore che pubblica autonomamente.