Vorrei rispondere, pur da incompetente quale tutto sommato mi reputo, ad un quesito posto dalla gentile Nutellina.
Secondo il mio modesto parere, chi legge, per gustare in pieno una poesia, dovrebbe essere dotato di un "orecchio poetico" (un po' come ci vuole l' "orecchio musicale " per gustare la musica) , in grado di capire se ci sono delle "stonature", attribuibili a "difetti tecnici", che comunque il semplice lettore non è tenuto a conoscere per forza.
Questo vale per tutti i tipi di poesia, come vale per tutti i tipi di musica.
Certo, se poi si confonde la musica col "rumore" (che per me è dato, per esempio , dall'attuale musica "rock" ) , il mio consiglio viene a cadere...
Simpaticamente, Antonio T.