premesso che in poesia ciascuno possa scrivere quello che crede ( infatti nell'ipotesi assurda mi venisse proposto, non mi metterei mai in redazione a convalidare o meno una poesia , non solo perchè non mi sento all'altezza di giudicare non avendo gli opportuni strumenti, quanto perchè la poesia è estremamente soggettiva), per rispondere al Conte, io non mi sento una perbenista, sarei anche capace di comprarmi una rivista porno all'edicola, ma so cosa mi aspetto, da una rivista porno mi aspetto di vedere certe immagini , non mi volterei dall'altra parte scandalizzata, perchè la rivista porno svolge la sua funzione.
Se vado al casinò mi aspetto di perdere o di vincere, ma non mi aspetto di essere interrogata in matematica.
Da una poesia mi aspetto altro, trovare in una poesia cazzo e fica non lo trovo proprio il massimo, anche se scritto dal più grande poeta di tutti i tempi.
Rimane comunque sempre poesia, poesia che non mi piace ma poesia.
dico gente, se non c'è liberta di espressione in poesia dove ci dovrebbe essere?
Poi tutte queste disquisizioni su poesia e prosa! Per me una poesia non si differenzia dalla prosa per le rime, la metrica, ma solo per i contenuti. La poesia deve essere allusiva, evocativa, paradossale, illogica. Un'espressione come " fiamme di vetro " può essere scritto in poesia e non in prosa.
Quindi quello che distingue una poesia da una prosa è il linguaggio, non occorre neanche la musicalità in poesia, perchè se vuoi esprimere un qualcosa che stridulo, deve essere stonato e quindi non musicale.
La poesia si deve adeguare ai nostri tempi, che sono tempi di rottura, non può essere imbalsamata con la metrica.
Detto ciò non si può generalizzare, ci sono splendide poesie in rima.
La poesia deve esprimere il nostro vivere quotidiano, non può essere avulso dalla nostra epoca ( che non è più il romanricismo o l'ermetismo), le tremila frustazioni che abbiamo. Nel periodo del romanticismo la vita era meno stressante, i valori di famiglia patria amore erano più certi, non a caso nacque il romanticismo.
L'ermetismo invece è una provocazione, l'uomo chiuso in se stesso, non voleva farsi capire, era l'uomo traumatizzato dalla prima guerra mondiale.
Oggi che i valori sono a zero, la famiglia decapitata, la religione quasi, la poesia dovrebbe essere solo frettolosa, non c'è tempo per fare i grandi pensatori, tranne che di professione non si faccia proprio il poeta. La poesia dovrebbe esprimere il nostro disagio esistenziale. Chi crede oggi che si sta andando avanti bene tra crisi economiche guerre in 164 paesi, inquinamento, disoccupazione, droghe, catastrofi naturali all'ordine del giorno? gli amori? gli amori oggi non durano, perchè amare significa fare delle rinunce e nessuno oggi è disposto a rinunciare a nulla.
Le poeisie d'amore anche del sito, sono poesie di infatuazioni, non di vero amore, quello vero, quello profondo. Dove stanno tutti si Giulietta e Romeo? e allora inutile scrivere queste cazzate in poesia, che non ci crede più nessuno, neanche un bambino