Perlanera dunque se ne va, a quanto apprendo. Io la conosco molto ma molto bene Perlanera, più di quanto possiate immaginare, anche se lo spazio che ci divide è di oltre trecento chilometri, ma quando ci parliamo siamo veramente a pochi centimetri di distanza l'una dall'altro. Se ne va perché è una delle poche persone che io ho incontrato che ama veramente la Poesia, solamente la Poesia in sé, non le interessano gli elogi, i commenti, le lodi. Essa, ve lo assicuro, scrive esclusivamente per se stessa, con una continuità incredibile, perché tutto in lei è Poesia, il suo animo gronda di Poesia, lei stessa è solo ed esclusivamente Poesia. La sua sensibilità dovrebbe essere maggiorarmene capita. Si trova ad essere tacciata di gelosa ed invidiosa solo perché qualche volta, sia pure con estrema delicatezza, osa criticare con levità poesie che di poesia non hanno neppure il minimo profumo, ma che puzzano d'imbroglio, d'inganno, insomma che sono completamente nascoste da quel "fumus amicitiae" che è un veleno asfissiante che, specie in un sito di poesia, può fare molto male a chi possiede vera sensibilità. E non solo ai puri, ma anche agli stessi poeti esaltati a comando, perché finiscono col sentirsi grandi, insuperabili, immensi, e anche quando potrebbero stare un giorno a riposo, no, scrivono la prima cazzata che gli viene in mente e la pubblicano. Tanto la redazione non s'accorgerà e il coro dei pecoroni sarà sempre pronto ad innalzare cori d'elogio. Magari scorrendo appena la poesia. Basta però il nome. Quello è sufficiente.
Per l'appunto ieri è capitata sotto tiro proprio una prolificissima iscritta, che, malgrado tutto, continua imperterrita, ma essa, si sappia, è stata presa a caso, la prima che è capitata, ed è il simbolo e la rappresentazione di tanti, di troppi, poeti e commentatori del sito. Quindi non è lei che unica viene mirata a dovere, ma rappresenta tutti quelli che hanno bisogno di prendere coscienza di cosa è veramente la poesia, al di là di chi dice loro che sono grandi poeti
1.Leggo che Perlanera dice che è stato fatto accenno ad uno che interviene nel sito (non lo chiamo poeta) a criticare essendo un bamboccio, in quanto ha scritto solo venti poesie e quindi non ne ha diritto. Sappia chi ha detto questo, che si riferisce evidentemente a me, che se in questo momento qui, come Molinèo, appaiono solo una ventina di poesie, io ho una tale esperienza nel campo della poesia che, quando l'avrà raggiunta qualche altro, potrà dire un poco di avere conoscenza di poesia. Diffuse nei siti di internet, lette per anni in radio regionali, si trovano, sotto nick diversi, centinaia e centinaia di mie poesia, che io non ripeto mai, come potrei, ma mi piace inventarne sempre di nuove, perché questo è lo scopo della poesia. Rinnovarsi.
2.Io non seguo certo Perlanera nell'abbandono. Resto. E finché resto io ci sarà sempre una voce veramente fuori dal coro, che non cede ad accomodamenti ed accordi, ma che sarà sempre libera ed indipendente (nonché educatissima nelle espressioni). A costo però di dire la verità a tal punto da voler essere ad ogni costo eliminata. Perché un sito, se ne ha la maggioranza e vuol sopravvivere, deve adeguarsi alla volontà e alla prepotenza ipocrita della massa. Che non vuole Poesia, ma solo amicizia falsa ed ignobile, che si esplica in commenti grandiosi a poesie che sono cacature di vacca , se confrontante con quello che è la vera Poesia (con tutto il rispetto però per i moti dell'anima, che però non assumono la caratteristica di poesia), perché fanno illude il compositore di assere un grande maestro di poesia, mentre resta sempre più invisibile e piccolo. Quindi non c'è crescita.