Autore Topic: Ad un passante della neve  (Letto 2024 volte)

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corripio

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Ad un passante della neve
« il: Lunedì 26 Aprile 2010, 22:06:48 »
Questa è la mia prima poesia inserita nel sito.
Posto questa perchè voglio sentire, finalmente, come scrivevo prima di entrare.
Successivamente posterò qualcosa di più recente, per capire se i cambiamenti di stile e contenuto sono in meglio o in peggio.
Fa parte di una serie di cose scritte tra il 92 ed il 97, precisamente questa è del 95.
Non dico altro, attendo le critiche.




Credevo nel candore trasmesso
dall'occhio al nostro cuore,
eppure se un mostro adesso
colpisse il fiume dov'ella muore,
non sangue, ma ghiaccio diverrebbe
in un istante, un ritorno dove crebbe.

Nido cristallino che conserva
eterno
l'essenza, l'amore, l'odio,
l'inferno.

Mani squartate, bruciate
dal ghiaccio...
mani schermate, scaldate
da un braccio.

Enormi desideri si perdono nel
fiume,
divisi nei suoi pensieri, con ali e
piume.

Trovati, scherniti,
violentati, abbattuti
ad un tratto
diveniamo muti.

E' coscienza dell'etereo
eterno,
che non scherza con noi.
L'inverno.

Offline Zima

Re: Ad un passante della neve
« Risposta #1 il: Lunedì 26 Aprile 2010, 22:15:58 »
corripiuccio, è un'ottimo testo, questo. lo sai?
ma magari è stato solo un caso  ;D (eddai che schersooooo!!!)

insomma, sì è un bel testo.
prima di tutto è ben ritmato e musicale grazie alle rime e alla omogeneità dei versi. poi le immagini sono originali e tutta la trama lo è, anche la riflessione finale mi piace.

bene, bravo, bis!  :-*






ps. piccola riflessione generale OT.
ma perchè, invece di concentrarci sempre su noi stessi non riproviamo a fare critiche costruttive su altri testi?
anche quello serve, vi assicuro.  ;)
« Ultima modifica: Lunedì 26 Aprile 2010, 22:19:17 da Zima »
"proverò a spaccare
meridiane di silenzio,
come ghiaccio
sui mattoni della piazza
e sotto i nostri piedi"
r.d.

corripio

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Re: Ad un passante della neve
« Risposta #2 il: Lunedì 26 Aprile 2010, 22:23:05 »
Tipo?
Testi di autori del sito o di autori tipo...D'annunzio, Baudelaire, Montale, Ungaretti ecc...

Offline Zima

Re: Ad un passante della neve
« Risposta #3 il: Lunedì 26 Aprile 2010, 22:30:06 »
tipo: autori del sito. sì. la sezione era nata per questo.
a volte si legge una poesia, magari ci piace molto, ma non ci sforziamo mai di capirla fino in fondo e sviscerarne verbalmente i contenuti. magari si fa un commentino striminzito.
invece fare un commento qui significa mettere in luce significati, forma, contenuti e stile. significa evidenziare gli aspetti positivi, ma anche le cose che meno ci piacciono e creare un dibattito aperto a tutti, autore compreso.  ;)
è un esercizio che serve a guardare alle poesie con un occhio più analitico e critico, che non serve solo all'autore che riceve il commento e non è utile solo per commentare, ma aiuta anche ad essere autocritici e scrivere meglio.  :)
"proverò a spaccare
meridiane di silenzio,
come ghiaccio
sui mattoni della piazza
e sotto i nostri piedi"
r.d.

Offline Stefano Toschi

Re: Ad un passante della neve
« Risposta #4 il: Lunedì 26 Aprile 2010, 23:08:44 »
La poesia è piuttosto godibile, ha un ritmo che trascina ed immagini, direi, talvolta misteriose, ma potentemente evocative.
Io ho inteso l'inverno come metafora della fine di un amore, ma certo sono possibili altre interpretazioni, perché di per sé il significato del testo resta abbastanza oscuro.
La mia impressione è che a guidarne la scrittura sia stato il ritmo stesso, la musicalità delle rime, in gran parte baciate, e delle assonanze, probabilmente sulla suggestione di un'immagine naturale.
Ma quello che ne è venuto fuori non può limitarsi certo a quell'immagine naturale, essa è stata solo il catalizzatore che ha scatenato l'emergere di un mondo di pensieri e sentimenti avvolto in figurazioni quasi oniriche.
Secondo me è un bel testo.
Magari tornerò per cercare qualche difetto. ;D
"Ogni certezza è nel sogno" (E. Poe)

Offline Zima

Re: Ad un passante della neve
« Risposta #5 il: Lunedì 26 Aprile 2010, 23:21:14 »
La poesia è piuttosto godibile, ha un ritmo che trascina ed immagini, direi, talvolta misteriose, ma potentemente evocative.
Io ho inteso l'inverno come metafora della fine di un amore, ma certo sono possibili altre interpretazioni, perché di per sé il significato del testo resta abbastanza oscuro.
La mia impressione è che a guidarne la scrittura sia stato il ritmo stesso, la musicalità delle rime, in gran parte baciate, e delle assonanze, probabilmente sulla suggestione di un'immagine naturale.
Ma quello che ne è venuto fuori non può limitarsi certo a quell'immagine naturale, essa è stata solo il catalizzatore che ha scatenato l'emergere di un mondo di pensieri e sentimenti avvolto in figurazioni quasi oniriche.
Secondo me è un bel testo.
Magari tornerò per cercare qualche difetto. ;D


e se te lo dice il tosco Toschi!!  :D
lui è uno dei pochi di cui mi strafido!!!!  :angel:
"proverò a spaccare
meridiane di silenzio,
come ghiaccio
sui mattoni della piazza
e sotto i nostri piedi"
r.d.

Clodia

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Re: Ad un passante della neve
« Risposta #6 il: Martedì 27 Aprile 2010, 00:25:30 »
tipo: autori del sito. sì. la sezione era nata per questo.
a volte si legge una poesia, magari ci piace molto, ma non ci sforziamo mai di capirla fino in fondo e sviscerarne verbalmente i contenuti. magari si fa un commentino striminzito.
invece fare un commento qui significa mettere in luce significati, forma, contenuti e stile. significa evidenziare gli aspetti positivi, ma anche le cose che meno ci piacciono e creare un dibattito aperto a tutti, autore compreso.  ;)
è un esercizio che serve a guardare alle poesie con un occhio più analitico e critico, che non serve solo all'autore che riceve il commento e non è utile solo per commentare, ma aiuta anche ad essere autocritici e scrivere meglio.  :)

Per me è una bella idea, io volevo fare altro ma se la redazione pensa che il mio esperimento sia poco riuscito però vuole salvarne qualcosa potrebbe spostare qui tutto il contenuto o parte di Passaggi d'anime. In fondo, poi, gli intenti sono gli stessi.

Clodia

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Re: Ad un passante della neve
« Risposta #7 il: Martedì 27 Aprile 2010, 00:40:39 »
Questa è la mia prima poesia inserita nel sito.
Posto questa perchè voglio sentire, finalmente, come scrivevo prima di entrare.
Successivamente posterò qualcosa di più recente, per capire se i cambiamenti di stile e contenuto sono in meglio o in peggio.
Fa parte di una serie di cose scritte tra il 92 ed il 97, precisamente questa è del 95.
Non dico altro, attendo le critiche.




Credevo nel candore trasmesso
dall'occhio al nostro cuore,
eppure se un mostro adesso
colpisse il fiume dov'ella muore,
non sangue, ma ghiaccio diverrebbe
in un istante, un ritorno dove crebbe.

Nido cristallino che conserva
eterno
l'essenza, l'amore, l'odio,
l'inferno.

Mani squartate, bruciate
dal ghiaccio...
mani schermate, scaldate
da un braccio.

Enormi desideri si perdono nel
fiume,
divisi nei suoi pensieri, con ali e
piume.

Trovati, scherniti,
violentati, abbattuti
ad un tratto
diveniamo muti.

E' coscienza dell'etereo
eterno,
che non scherza con noi.
L'inverno.

Belle le immagini, bello il discorso e il ritmo, come hanno già detto. In alcuni punti - ma ci tornerò in una seconda lettura - poco chiara; la prima strofa in particolare mi risulta nei passaggi di difficile comprensione. Sono anche in un periodo mio in cui non amo le rime troppo ripetute, quindi ne eliminerei un po' o le distanzierei fra loro. Allungherei anche i versi, secondo me troppo spezzettati. Attenzione: dico a te quello che dico a me stessa.
In generale, avendoti letto e conoscendo il tuo stile adesso, dico che si sente che è "acerba", la tua padronanza di oggi è più matura, certamente più piena.

Offline Saldan

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Re: Ad un passante della neve
« Risposta #8 il: Martedì 27 Aprile 2010, 09:04:00 »
Questa è la mia prima poesia inserita nel sito.
Posto questa perchè voglio sentire, finalmente, come scrivevo prima di entrare.
Successivamente posterò qualcosa di più recente, per capire se i cambiamenti di stile e contenuto sono in meglio o in peggio.
Fa parte di una serie di cose scritte tra il 92 ed il 97, precisamente questa è del 95.
Non dico altro, attendo le critiche.




Credevo nel candore trasmesso
dall'occhio al nostro cuore,
eppure se un mostro adesso
colpisse il fiume dov'ella muore,
non sangue, ma ghiaccio diverrebbe
in un istante, un ritorno dove crebbe.

Nido cristallino che conserva
eterno
l'essenza, l'amore, l'odio,
l'inferno.

Mani squartate, bruciate
dal ghiaccio...
mani schermate, scaldate
da un braccio.

Enormi desideri si perdono nel
fiume,
divisi nei suoi pensieri, con ali e
piume.

Trovati, scherniti,
violentati, abbattuti
ad un tratto
diveniamo muti.

E' coscienza dell'etereo
eterno,
che non scherza con noi.
L'inverno.


Però....già 3 lustri or sono padroneggiavi le rime alla grande...io in quel periodo andavo ancora alle elementari...  ;D ;D

Detto questo: la poesia mi è molto piaciuta anche (e soprattutto) perchè è molto musicale, c'è un bel gioco di rime e la chiusa sublima alla perfezione l'ottimo componimento...l'unica strofa che non mi convince del tutto è la terza, quella delle mani, la trovo un pò forzata specie nella rima e non mi suona benissimo....per il resto beh...ottimo lavoro!  :D :D
« Ultima modifica: Martedì 27 Aprile 2010, 09:06:11 da Salvo D’Angelo »
...la mia culla è meraviglia esplosa, non ti dondola ma avvolge e ammanta.
La mia culla è poesia ansiosa di svelarmi quello che ti incanta...      

http://lamalavoglia.forumfree.it

Offline Zima

Re: Ad un passante della neve
« Risposta #9 il: Martedì 27 Aprile 2010, 09:43:32 »
Per me è una bella idea, io volevo fare altro ma se la redazione pensa che il mio esperimento sia poco riuscito però vuole salvarne qualcosa potrebbe spostare qui tutto il contenuto o parte di Passaggi d'anime. In fondo, poi, gli intenti sono gli stessi.

non era in riferimento alla tua iniziativa che è una cosa completamente diversa.
si tratta solo di una riflessione generale.  ;)
"proverò a spaccare
meridiane di silenzio,
come ghiaccio
sui mattoni della piazza
e sotto i nostri piedi"
r.d.

Clodia

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Re: Ad un passante della neve
« Risposta #10 il: Martedì 27 Aprile 2010, 15:00:30 »
non era in riferimento alla tua iniziativa che è una cosa completamente diversa.
si tratta solo di una riflessione generale.  ;)

no problem!  ;)

Offline Angelo Ricotta

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Re: Ad un passante della neve
« Risposta #11 il: Martedì 27 Aprile 2010, 15:43:10 »
Anche questa è buona poesia. Io la interpreto come un paesaggio invernale che ispira pensieri e associazioni d'altra natura. Farei un appunto. Il desiderio di celare quei pensieri frena l'espressione poetica, la rende opaca, di difficile comprensione. Se l'autore si fosse lasciato andare di più, avesse aperto maggiormente la sua anima, sarebbe riuscito a coinvolgere di più il lettore. Mi piacerebbe, come al solito nel caso di poesie ermetiche come questa, che l'autore mi spiegasse meglio il significato che si cela nei versi.

Offline Sanzi

Re: Ad un passante della neve
« Risposta #12 il: Martedì 27 Aprile 2010, 15:49:07 »

Credevo nel candore trasmesso
dall'occhio al nostro cuore,
eppure se un mostro adesso
colpisse il fiume dov'ella muore,
...
Ciao Corripio, molto bella come poesia.. trovo che ci sia un buon equilibrio tra pensieri (messaggi, presenti nel testo) e immaginario, le parole sono allegoriche e evocative anche di altro oltre a ciò a cui erano destinate, ha più significati come poesia, mi sembra.. ognuno può leggerci qualcosa di sé, perché è suffficientemente complessa per permetterlo. Questo inizio e la fine, sono straordinari, soprattutto la fine la apprezzo proprio.
 :)

corripio

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Re: Ad un passante della neve
« Risposta #13 il: Martedì 27 Aprile 2010, 20:13:25 »
Anche questa è buona poesia. Io la interpreto come un paesaggio invernale che ispira pensieri e associazioni d'altra natura. Farei un appunto. Il desiderio di celare quei pensieri frena l'espressione poetica, la rende opaca, di difficile comprensione. Se l'autore si fosse lasciato andare di più, avesse aperto maggiormente la sua anima, sarebbe riuscito a coinvolgere di più il lettore. Mi piacerebbe, come al solito nel caso di poesie ermetiche come questa, che l'autore mi spiegasse meglio il significato che si cela nei versi.Grazie della tua attenzione, grazie anche agli altri....

Ho citato male...
E' in risposta ad Angelo:

Non me la sento di spiegarla, forse non ne sarei nemmeno capace fino in fondo.
Ricordo solo una cosa: la scrissi di getto, ho la copia originale su di un'agenda, con minime, davvero minime correzioni, giusto punteggiature e cambi da plurali a singolari e viceversa.
In fondo, per come la penso io, e questo non vuol dire che sia la regola o il giusto, le poesie spiegate dagli autori perdono la poesia.
« Ultima modifica: Martedì 27 Aprile 2010, 20:20:46 da Corripio »

dave_du_demon

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Re: Ad un passante della neve
« Risposta #14 il: Giovedì 29 Aprile 2010, 23:13:38 »
Forse non ti sarò molto d'aiuto, ma direi che scrivevi già benone!  ;D

Dave