Autore Topic: Passaggi d'anime  (Letto 14995 volte)

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Clodia

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Re: Passaggi d'anime
« Risposta #90 il: Mercoledì 28 Aprile 2010, 00:11:33 »
sìsìsì!! grazie Clodia del tuo intervento che io trovo molto pertinente. il "tu" è presente proprio in quanto si parla di un rapporto ed il nick viene personificato.

se qualcuno volesse aggiungere anche annotazioni e critiche sulla costruzione, sull'uso più o meno pertinente delle metafore e sui significati che se ne ricavano, gliene sarei grato.  ;)

Essendo tu un'autrice "esperta" (asettico aggettivo, per mantenere un po' di ufficialità  ;) ) si tratterebbe - penso - solo di dirti cose del tipo "io avrei fatto così e cosà" ma non di mettere in discussione l'uso delle metafore e la costruzione; tale contributo io personalmente lo troverei sterile, in quanto ognuno ha il suo stile, fintantoché come nel tuo caso si sia impossessato della "tecnica". Mi limito quindi solo a ribadire che prevale l'atmosfera "amorosa" mentre non si coglie - se non avvertiti da te - il tema dell'identità reale/virtuale.
Detto questo, mi faccio da parte e lascio a chi voglia aggiungere, confutare ecc.ecc.ecc.
 :)

Offline Angelo Ricotta

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Re: Passaggi d'anime
« Risposta #91 il: Mercoledì 28 Aprile 2010, 00:27:17 »
visto che a questa poesia ho ricevuto uno di quei commenti non volti alla critica costruttiva ma all'infastidimento, e visto che la persona in questione non ha capito un accidenti del testo, lo propongo qui, tra voi. così almeno capirò se il testo è incomprensibile oppure se si tratta di mera cecità.
si parla di nick name e in particolare del rapporto tra la persona reale e il proprio nick.

siate sinceri!!  ;)


nick



mi parli di utopie, di margini
voluti come matrimoni. Renzo
e Lucia, però, "non s'ha da fare"

sei, allora, un abbinamento sconveniente
il calzino cercato al buio
quando il caffè ancora non ci sveglia
e tremi tra il pulviscolo di latte
nel ribalzare freddo di giunture
e artriti

tremi come pelle vera, carica
di potenziale quando alzo la falange
per ricaderti sopra

Devo dire che ho già letto un'altra interpretazione oltre che l'introduzione dell'autrice e ho fatto male perché ora non riesco ad avere un giudizio indipendente. Ciononostante il senso preciso della prima strofa mi è oscuro. Se l'autrice volesse gentilmente spiegarmelo io non mi offendo.

Offline Angelo Ricotta

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Re: Passaggi d'anime
« Risposta #92 il: Mercoledì 28 Aprile 2010, 00:38:11 »
Devo dire che ho già letto un'altra interpretazione oltre che l'introduzione dell'autrice e ho fatto male perché ora non riesco ad avere un giudizio indipendente. Ciononostante il senso preciso della prima strofa mi è oscuro. Se l'autrice volesse gentilmente spiegarmelo io non mi offendo.

Aggiungo però che se non le avessi lette, incluso il titolo, probabilmente non avrei capito di cosa si trattava. Secondo me questo è un problema serio con le poesie, sul quale dovremmo discutere diffusamente. Non si può liquidare chi non capisce per scemo e quello che non capisce liquidare la poesia come incomprensibile e accantonarla, sono soluzioni semplicistiche che non colgono il punto. Voi che proponete? Io direi che la poesia deve contenere  qualche indizio che guidi il lettore nella giusta lettura della stessa. Ad esempio in questa il titolo "nick" fornisce un indizio anche se non è ancora sufficiente per una soddisfacente decodifica.

Offline Zima

Re: Passaggi d'anime
« Risposta #93 il: Mercoledì 28 Aprile 2010, 00:45:49 »
non amo spiegare le mie poesie ma, visto che mi chiedi, proverò ;):

quando ci creiamo un nick, ci vestiamo, in buona sostanza, di una seconda identità. una sfaccettatura di noi, o peggio, quello che vorremmo essere ma non siamo. o quello che vogliamo che gli altri vedano di noi.
in questo senso il nick ci parla di utopie (desideri, speranze irraggiungibili racchiuse in un nome), di margini (confini tra l'io reale e quello virtuale) che vorremmo fortemente far combaciare (come fortemente può desiderarsi un matrimonio) ma, è difficile e non realizzabile questo combaciare (il riferimento ai promessi sposi)

il resto mi pare abbastanza semplice, no?! :)
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Clodia

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Re: Passaggi d'anime
« Risposta #94 il: Mercoledì 28 Aprile 2010, 00:53:31 »
Secondo me questo è un problema serio con le poesie, sul quale dovremmo discutere diffusamente. Non si può liquidare chi non capisce per scemo e quello che non capisce liquidare la poesia come incomprensibile e accantonarla, sono soluzioni semplicistiche che non colgono il punto.

Senza collegarmi specificamente all'occasione in cui nasce questa considerazione, voglio quotarla al cento per cento. Credo anch'io che questo sia un problema serio. Chi legge ha il dovere di "entrare" quanto più possibile nella poetica di un autore ma chi scrive gliene deve dare almeno una possibilità, se vuole comunicare (non fosse invece questo il suo obiettivo, allora nessun problema) e senza metter trincee quando qualcuno gentilmente gli dice che l'ha trovato ostico; e il lettore (poeta o meno) non va svilito, anzi le sue sensazioni sono preziosissime.
Che ne pensano gli altri?

In attesa di risposte, notte a tutti e alla prox  :)

Offline Zima

Re: Passaggi d'anime
« Risposta #95 il: Mercoledì 28 Aprile 2010, 00:54:17 »
Aggiungo però che se non le avessi lette, incluso il titolo, probabilmente non avrei capito di cosa si trattava. Secondo me questo è un problema serio con le poesie, sul quale dovremmo discutere diffusamente. Non si può liquidare chi non capisce per scemo e quello che non capisce liquidare la poesia come incomprensibile e accantonarla, sono soluzioni semplicistiche che non colgono il punto. Voi che proponete? Io direi che la poesia deve contenere  qualche indizio che guidi il lettore nella giusta lettura della stessa. Ad esempio in questa il titolo "nick" fornisce un indizio anche se non è ancora sufficiente per una soddisfacente decodifica.


sono d'accordo solo in parte con quello che dici.
certo, dire ce l'autore non è stato in grado di trasmettere un messaggio, quando il lettore stesso non ha posto la giusta attenzione nella lettura, così come dire che il lettore è un imbecille perchè non capisce, vuol dire essere superficiali. una poesia deve dare degli indizi, ma certo non spiegare. altrimenti potremmo scrivere in prosa, argomentando, e verrebbe molto meglio.

io sono per la libera interpretazione delle poesie e, per questo, prediligo quei testi che ci conducono per più strade, che ci aprono a più interpretazioni, sempre che queste trasmettano, alla fine, la stessa sensazione.
solo per fare un esempio, questa mia voleva trasmettere la sensazione di un rapporto travagliato (che sia tra il nick e il suo proprietario, tra l'ego e l'alterego o tra due amanti, questo importa relativamente poco, a patto che la sensazione arrivi). in questo caso avevo un intento abbastanza preciso e, per questo, ho utilizzato un titolo che fosse esplicativo.
certo, se la maggior parte dei lettori non è riscita a individuare l'argomento e a sentire la sensazione che volevo trasmettere, allora c'è da porsi il problema: dove ho sbagliato?
e vi assicuro che, se sono qui a farvela leggere, è proprio perchè me lo sto chiedendo. :)
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Offline Angelo Ricotta

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Re: Passaggi d'anime
« Risposta #96 il: Mercoledì 28 Aprile 2010, 01:04:43 »
non amo spiegare le mie poesie ma, visto che mi chiedi, proverò ;):

quando ci creiamo un nick, ci vestiamo, in buona sostanza, di una seconda identità. una sfaccettatura di noi, o peggio, quello che vorremmo essere ma non siamo. o quello che vogliamo che gli altri vedano di noi.
in questo senso il nick ci parla di utopie (desideri, speranze irraggiungibili racchiuse in un nome), di margini (confini tra l'io reale e quello virtuale) che vorremmo fortemente far combaciare (come fortemente può desiderarsi un matrimonio) ma, è difficile e non realizzabile questo combaciare (il riferimento ai promessi sposi)

il resto mi pare abbastanza semplice, no?! :)


Devo dire con franchezza che l'interpretazione che hai dato alla specifica forma usata nella prima strofa non mi sarebbe mai venuta in mente in quanto io do al nick un significato prioritario di difesa della privacy piuttosto che di seconda identità ideale anche se conosco quest'ultimo significato. Anche margini non mi fa pensare come a te al confine tra reale e virtuale ma piuttosto alla marginalità oppure, in senso matematico, al bordo di qualche superficie tridimensionale. Ancora il matrimonio non mi si fa desiderare fortemente anche se io sono felicemente sposato beninteso e infine Renzo e Lucia più che farmi pensare all'irrealizzabilità mi fa pensare a quel romanzo e alle sue raffinate descrizioni. Questa diversità del sentire costituisce un reale impedimento alla comunicazione e quindi alla riuscita di una poesia. Secondo me o la poesia usa un linguaggio più chiaro o metafore più universali o dissemina al suo interno indizi che aiutino a decodificarla, altrimenti fallisce lo scopo.

Offline Angelo Ricotta

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Re: Passaggi d'anime
« Risposta #97 il: Mercoledì 28 Aprile 2010, 01:17:16 »
io sono per la libera interpretazione delle poesie e, per questo, prediligo quei testi che ci conducono per più strade, che ci aprono a più interpretazioni, sempre che queste trasmettano, alla fine, la stessa sensazione.

Ma guarda che non bisogna mica sforzarsi troppo per trovare più interpretazioni. Ciascuno di noi ha esperienze così differenziate che il caso più comune è quello che ognuno vede e sente cose diverse dall'altro. Il problema è proprio gettare un ponte fra queste monadi. Le grandi poesie, secondo me, ci riescono perfettamente.

Offline Zima

Re: Passaggi d'anime
« Risposta #98 il: Mercoledì 28 Aprile 2010, 01:21:23 »
è per questo che differenze di sentire producono differenze di interpretazione.
quando però io leggo una poesia, se quello che mi viene in mente non trova un riscontro in una interpretazione lineare del testo, vado sempre a chiedermi cosa altro un'immagine potrebbe suggerire e non resto ferma su quello che suggerisce a me.
d'altra parte, una metafora universale diventa anche banale, le poesie allora direbbero tutte le stesse cose nello stesso modo... che noia! ;D


in ogni caso, ti ringrazio veramente tanto per la tua franchezza e ti assicuro che ci penserò su. :)

buonanotte a te e a tutti.
"proverò a spaccare
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Offline Angelo Ricotta

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Re: Passaggi d'anime
« Risposta #99 il: Mercoledì 28 Aprile 2010, 01:34:01 »
Buona notte Zima.
Devo però ancora rispondere a Clodia che mi aveva detto qualcosa in un post precedente che devo ritrovare.

Offline Angelo Ricotta

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Re: Passaggi d'anime
« Risposta #100 il: Mercoledì 28 Aprile 2010, 01:52:11 »
Angelo, non voglio assolutamente difendere la stesura originale - anche perché come volevo ne è rimasto poco, a questo punto  :) - e quindi faccio finta che tu abbia postato questa senza l'input della mia. Ti direi che ci sono delle ridondanze (in grassetto) e delle inversioni (in corsivo) che ho velocemente notato e non mi piacciono, almeno a mio gusto. L'immagine sottolineata la trovo poi un po' svenevole, se mi passi il termine, di una estenuazione che cozza con il tema. Infine, in questo periodo "sto in fissa" col verso lungo, quindi spezzettato non mi va (e pensare che fino a qualche mese fa facevo degli "spezzatini" in versi che non ti dico   :-[).
Detto ciò, la tua last version vedi di metterla qui un po' prima del punto di morte  ;) ;D

Ho l'impressione che tu sia diventata un po' gelosa del fatto che io mi sia appropriato della tua poesia stravolgendola, secondo te! Aspetta...sto scherzando! Come avevo già detto mi piace immedesimarmi, mi esercito anche così.
Ahimé non ce 'ho l'ultima versione e non so se vedrà mai la luce. Già mi sta sanguinando il cervello! E con questa dolcissima immagine vado a ninna. Buona notte a tutti i suonatori, come diceva sempre il mio povero zio.

Clodia

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Re: Passaggi d'anime
« Risposta #101 il: Mercoledì 28 Aprile 2010, 07:12:40 »
Ho l'impressione che tu sia diventata un po' gelosa del fatto che io mi sia appropriato della tua poesia stravolgendola, secondo te!

Non è proprio questo il caso  :)

Su tutto ciò che è stato detto negli ultimi post mi riservo di tornare, anche solo copiando/incollando quello che ho già scritto nei topic "Il veleno del linguaggio" dove vengono affrontati temi analoghi.

Offline Angelo Ricotta

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Re: Passaggi d'anime
« Risposta #102 il: Mercoledì 28 Aprile 2010, 08:59:33 »
Non è proprio questo il caso  :)

Dai non prendere troppo sul serio quella frase, d'altronde ho aggiunto che scherzavo. Anche adesso sto celiando...ovviamente, penso che faccia bene sdrammatizzare! Quello che mi è successo con la tua poesia è che avevo intuito un'affinità tematica, così pur non avendo capito appieno la prima volta, l'ho riorganizzata nella forma che attualmente prediligo.Dopo le tue spiegazioni ho capito meglio e sono pervenuto alla seconda versione. Ma tutto questo, come a me sembrava chiaro, non era per suggerirti di cambiare forma, era solo un mio esercizio per vedere come suonava così, piuttosto un omaggio al tema da te espresso nella tua e utilizzando al massimo il tuo stesso lessico. Ogni tanto lo faccio con certe poesie. Per il resto io non avevo da suggerirti qualcosa di utile per migliorare la tua forma, ma l'hanno fatto benissimo altri. Tutto qui.

A proposito nessuno si degna di commentare la mia CPD vs CPE?

Offline Angelo Ricotta

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Re: Passaggi d'anime
« Risposta #103 il: Mercoledì 28 Aprile 2010, 09:18:49 »
è per questo che differenze di sentire producono differenze di interpretazione.
quando però io leggo una poesia, se quello che mi viene in mente non trova un riscontro in una interpretazione lineare del testo, vado sempre a chiedermi cosa altro un'immagine potrebbe suggerire e non resto ferma su quello che suggerisce a me.
d'altra parte, una metafora universale diventa anche banale, le poesie allora direbbero tutte le stesse cose nello stesso modo... che noia! ;D


in ogni caso, ti ringrazio veramente tanto per la tua franchezza e ti assicuro che ci penserò su. :)

buonanotte a te e a tutti.

Non ho ricette definitive, per questo si dibatte. Non saprei dire se "una metafora universale" sia necessariamente sempre banale, l'idea che avevo in mente erano gli archetipi junghiani, qualcosa che pur non essendo banale possa essere intuito se non proprio condiviso da tutti, ma è solo un'idea. Personalmente scrivo ciò che autodefinisco poesie per il desiderio di far rivivere o vivere fuori di me, nella maniera più suggestiva possibile, mie riflessioni e anche persone, luoghi e situazioni con cui ho avuto od ho a che fare. Estrarli dalla mia fluida ed evanescente memoria e imprimerli sulla carta o nella memoria esatta di un computer mi aiuta a elaborarli, per me stesso innanzitutto, per non dimenticare, per capire e per migliorarmi. Voglio ricreare le atmosfere, portare alla luce le sensazioni più profonde, più impercettibili, analizzare gli effetti che queste circostanze hanno avuto sulla mia vita. Quindi mi piace rendere gli altri partecipi di queste esperienze che considero interessanti, istruttive, in modo che non vadano perse con me. Poi ognuno è autorizzato a sentirvi o vedervi ciò che vuole che quasi mai è identico per tutti, anzi spesso è molto diverso e anche opposto. Pertanto ritengo che i giudizi dei critici di professione, concordi o discordi che siano, sono solo alcune delle tante possibili interpretazioni le quali possono anche mutare drasticamente nel tempo e da luogo a luogo. Persino ciò che l'autore ha voluto veramente esprimere non può considerarsi l'interpretazione autentica della propria opera in quanto ognuno possiede una sua particolare sensibilità ed è portatore di esperienze diverse, perciò un sentire vale quanto quello di qualsiasi altro.
Ma se non riuscissi a comunicare qualcosa agli altri, qualsiasi cosa sia, riterrei di aver fallito l'obiettivo.

Clodia

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Re: Passaggi d'anime
« Risposta #104 il: Mercoledì 28 Aprile 2010, 15:01:20 »
Dai non prendere troppo sul serio quella frase, d'altronde ho aggiunto che scherzavo. Anche adesso sto celiando...ovviamente, penso che faccia bene sdrammatizzare! Quello che mi è successo con la tua poesia è che avevo intuito un'affinità tematica, così pur non avendo capito appieno la prima volta, l'ho riorganizzata nella forma che attualmente prediligo.Dopo le tue spiegazioni ho capito meglio e sono pervenuto alla seconda versione. Ma tutto questo, come a me sembrava chiaro, non era per suggerirti di cambiare forma, era solo un mio esercizio per vedere come suonava così, piuttosto un omaggio al tema da te espresso nella tua e utilizzando al massimo il tuo stesso lessico. Ogni tanto lo faccio con certe poesie. Per il resto io non avevo da suggerirti qualcosa di utile per migliorare la tua forma, ma l'hanno fatto benissimo altri. Tutto qui.

A proposito nessuno si degna di commentare la mia CPD vs CPE?


Angelo va tutto benissimo e non me la sono presa per niente, anzi hai fatto quello che io volevo, hai discusso il mio testo  :). E quando dici che hai sentito un'"affinità tematica" a me fa molto piacere perché vuol dire che ho parlato di qualcosa che può essere condiviso, quindi - secondo me-  il massimo. Sulla tua, dammi tempo che procedo  ;)