Autore Topic: Passaggi d'anime  (Letto 15190 volte)

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Clodia

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Re: Passaggi d'anime
« Risposta #30 il: Lunedì 26 Aprile 2010, 22:08:14 »
Visto che la parola è parola posto questa mia poesia che al contrario di quella di Clodia ha una storia particolare. In un momento in cui volevo cambiare un pò lo stile stranamente un'autrice, tramite mail, mi ha consigliato la stessa cosa. Con il suo aiuto ho postato la poesia però non ho seguito tutti i consigli che mi ha gentilmente fornito. Non per una sana voglia di Sado-masochismo ma perché in qualche modo volevo lasciare una mia impronta. Ora non dico cosa l'autrice in questione mi ha consigliato...fate voi e io ne trarrò i giusti insegnamenti.
Criticate tranquillamente anche perché non è possibile avere il terrore di dire ciò che si pensa...

La culla di Giuda (per chi non lo sapesse è una macchina per la tortura)

e poi mi trovo a riparare una solitudine meccanica
a saziare sciarade tra i mattoni di un Tetris.

Le scelte hanno le catene dentro.

Maglie vincolate a schiavitù metalliche
che nascondono aguzze utopie
violate culle di Giuda in cui crepar è assoluzione.

L'utero mi protegge dal freddo del rancore
l'ala negata si piega nel respiro
è troppa la paura di divenir farfalla
è improvviso lo sgomento di saper volare.

Devo pensarci. Tutta quanta parla chiaramente del sentirsi intrappolati nel "sistema" e va bene.  Ma si ripete in alcuni punti: le scelte hanno le catene dentro è un'immagine forte che non richiede "maglie vincolate a schiavitù metalliche". Da togliere secondo me l'esplicativa "è troppa la paura di divenir farfalla/è improvviso lo sgomento di saper volare" che è prosa, a parte la metafora.
Questa una primissima impressione, ci torno. E' forte nel senso, mantieni immagini forti.
 :)

crepax73

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Re: Passaggi d'anime
« Risposta #31 il: Lunedì 26 Aprile 2010, 22:14:43 »
Grazie Clodiaf0904. Apprezzo veramente e credo sia vero.  :P

Clodia

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Re: Passaggi d'anime
« Risposta #32 il: Lunedì 26 Aprile 2010, 22:16:14 »
esattamente  ;D la forma si adatta al contenuto!
però, non coinvolge lo stesso! magari ci sarebbe un'altra forma che si adatta al contenuto e risulta anche più coinvolgente.. chissà!

comunque, questo è un piccolo difetto che a volte rilevo nelle tue poesie, quelle in cui diventi più "ermetica", ma anche quelle in cui pare prevalere la forma sul contenuto.
come dissi  tempo fa, a volte ci si chiude in se stessi per pudore di mostrare le parti più fragili di noi e allora ci inventiamo soluzioni compositive che nascondono i sentimenti e ci fanno apparire troppo freddi.

Concordo in pieno, hai ragione su tutta la linea. Ma non è solo il pudore; è anche non voler spiegare troppo, che secondo me non è funzione della poesia. Mi dirai che allora non scelgo sempre immagini efficaci e ci sto, ci sto. Sulla forma che prevale sul contenuto è che non mi doso sempre; esempio: le parti che hai grassettato sono "di raccordo" perché altrimenti davvero non si capisce niente. Ecco, in alcuni casi funzionano in altre in effetti il risultato è in prosa. Non so come uscire da questa impasse, a volte mi riesce a volte no.
Problema mio, ovvio. Però tu mi dici di non curare la forma a scapito del contenuto, altrove però in alcuni tuoi interventi terapeutici su di me  ;) sembri "rimproverarmi" il contrario.

Offline Zima

Re: Passaggi d'anime
« Risposta #33 il: Lunedì 26 Aprile 2010, 22:17:46 »
e dipende dai casi... è ovvioooo!!!  ;)
"proverò a spaccare
meridiane di silenzio,
come ghiaccio
sui mattoni della piazza
e sotto i nostri piedi"
r.d.

Clodia

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Re: Passaggi d'anime
« Risposta #34 il: Lunedì 26 Aprile 2010, 22:26:47 »
Posto qui la mia ultima breve....commentate gente, commentate...  ;D ;D


Lacrime

Mentre

L'occhio rubino
lucida il passato

Io

Estrapolo dal mare
il tuo sale.

Dunque. Si avverte il desiderio di stilizzare il dolore in un'immagine elegante. L'idea è buonissima secondo me ma "estrapolare" è un verbo così, così...duro! Non so, non mi suona. Spiegami poi perché hai dato quella disposizione particolare ai versi, prima voglio la tua spiegazione poi mi pronuncio.
 :)

corripio

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Re: Passaggi d'anime
« Risposta #35 il: Lunedì 26 Aprile 2010, 22:28:22 »
Effettivamente se una parte del testo è funzionale all'insieme, anche se è un passaggio in prosa, ci può stare. L'importante è che sia comunque evocativo e non descrittivo puro e scontato.

Offline Stefano Toschi

Re: Passaggi d'anime
« Risposta #36 il: Lunedì 26 Aprile 2010, 22:29:15 »

Un altare è la vita



Un altare è la vita presente a se stessa,
non dilegua, e la finzione della morte
si inginocchia a lei come in preghiera.
Ma anche così, scorrono presto i giorni:
il tempo cambia e inaspettato il freddo
alla finestra avvolge i gomiti consumati.

Spiare è l'arte dei dimenticati.


Mi sembra che la poesia si svolga in due momenti distinti e contrapposti, scanditi dai due periodi di tre versi ciascuno (nella versione originaria).
Nel primo la vita, vissuta come attimo presente, sembra sconfinare in una dimensione di eternità, è oltre il tempo, e la morte dilegua in una figura evanescente, illusoria.
Nel secondo appare il trascorrere inarrestabile del tempo e il freddo-morte si materializza in tutta la sua concretezza, lasciando trasparire il senso di amarezza per una vita vissuta “alla finestra” ( in qualche modo, quindi senza che si sia riusciti a vivere il presente).
Sensazione che viene esplicitata e confermata nel lapidario endecasillabo finale.

Secondo me la poesia è discreta, ma qui ti dico quello che secondo me sarebbe da migliorare.
I due periodi hanno una costruzione troppo complessa e ridondante, significati già intuibili vengono precisati appesantendo il discorso. L'andamento è molto prosastico.
Quindi io lavorerei di forbice e, nel tagliare ricercherei una maggiore ritmicità.
La scriverei più o meno così:

E' un altare la vita presente a sé stessa
e la morte è finzione in preghiera ai suoi piedi.
Ma scorrono i giorni e inaspettato il freddo
avvolge alla finestra gomiti consumati.

Spiare è l'arte dei dimenticati
"Ogni certezza è nel sogno" (E. Poe)

Clodia

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Re: Passaggi d'anime
« Risposta #37 il: Lunedì 26 Aprile 2010, 22:29:59 »
Grazie Clodiaf0904. Apprezzo veramente e credo sia vero.  :P

Ehi  :) è solo il MIO parere e va preso con le molle e in amicizia poetica. Qui siamo tutti sulla stessa barca  ;). Se ti va di farlo modificala e ripostala, quando vuoi.

Offline Marina Como

Re: Passaggi d'anime
« Risposta #38 il: Lunedì 26 Aprile 2010, 22:35:29 »
concordo perfettamente con Corripio: esiste apposta la sezione commenti creata per discutere delle poesie proprie o, ancora meglio sarebbe, degli altri. ora, che vada nella home è solo un modo per pubblicizzarla agli altri utenti che si accorgeranno del topic aperto e che, volendo, potrebbero parteciparvi.

secondo me, la sezione giusta è l'altra e come tale quella dovrebbe essere sfruttata, anche perchè così facciamo solo tanta confusione. eh eh.
e comunque, invece di cancellare tutto, basta che qualcuno della redazione la sposti di sede.


comunque, la poesia, come tema affrontato mi piace molto. a te, Clodia, l'avevo già detto. nella forma ci sono delle cose che non mi convincono (questo non te l'avevo detto). ci sono delle parti che restano troppo descrittive, come in prosa, altre che suonano male.

prendo la versione modificata direttamente



Un altare è la vita presente a se stessa, non dilegua
e la finzione della morte si inginocchia a lei
come in preghiera.

Ma anche così, scorrono presto i giorni.
Il tempo cambia e alla finestra
il freddo avvolge i gomiti consumati.

Spiare è l'arte dei dimenticati.


le frasi che ho grassettato sono troppo in prosa, ma tutta la poesia è descrittiva e a parte la vita che non dilegua, il freddo che avvolge i gomiti alla finestra e l'ultimo verso, io credo manchi effettivamente di phatos. pur essendo sentita, da parte tua, non riesce a coinvolgere il lettore proprio per la sua forma troppo descrittiva che assomiglia più ad un'istantanea che ad un moto interiore. il che potrebbe tranquillamente spiegarsi.
infatti, parlando della solitudine, delle persone che non vivono una vita intensa bensì scialba e svogliata, perchè non vogliono o non possono, la poesia rispecchia il sentimento generale che vuole interpretare. è una poesia che sta a guardare in maniera passiva, proprio allo stesso modo di chi passivamente guarda dalla finestra l'esaurirsi della propria vita.
A me piace molto il linguggio che usi di tipo riflessivo che, invece, aiuta a non appesantire il ragionamento. Quello che mi colpisce in negativo, e non capivo il perché ,ma ho individuato forse due spiegazioni, è l'uso della parola gomito.  In primo luogo perché è il suono gutturale che spezza  la dolcezza delle i, le f, di freddo, finestra, la sonorità della esse, ma offre una interruzione cacofonica legato giustamente con il co di consumati (in genere banalmente mi sarei aspettata i giorni consumati). come ad offrire un altro spunto di riflessione, e qui vengo alla seconda spiegazione: quel consumarsi di gomiti sa troppo di lavoro,  e credo che è un altro discorso che appesantisce e non c'entra (o no?  ???) col messaggio della poesia, e soprattutto fa pensare alla fatica, quasi una morte corporale, mentre invece per me questa tua è come un inno alla vita, misteriosa e da idolatrare. E la vita consuma anche gli oziosi, soltanto che chi non lavora, non viene ricordato, questo si, visto la chiusa sarebbe una interpretazione possibile. Ma io preferisco pensare che a spiare sia la morte, così lontana e dimenticata nel mentre si vive: perciò non mi piaceeee! Sono oziosaaaaaa, hehehhe! Ma talmente pigra che non mi si scorderà nessuno, per quanto sono oziosa!  :D
Se voglio fare la stronza ci riesco bene.  Talmente bene che quasi quasi ci sono. O forse ci sono.  Si, deciso.

Offline Angelo Ricotta

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Re: Passaggi d'anime
« Risposta #39 il: Lunedì 26 Aprile 2010, 22:39:40 »
Io la tua poesia l'avrei scritta così:

Un altare è la vita
a se stessa presente
non dilegua
la finzione della morte
A lei s'inginocchia
come in preghiera
Ma anche così
presto scorrono
i giorni
Cambia il tempo
alla finestra
avvolge il freddo
gomiti consumati
Dei dimenticati
è l'arte
di spiare

Devo però dire che non ne ho capito del tutto sia il senso complessivo che alcuni versi. Soprattutto i primi sei versi (nella versione di sopra). Potresti spiegarmeli? Ad esempio, per "finzione della morte" che intendi? Forse "l'anticipazione della morte"?Gli altri versi io li interpreto: i giorni passano rapidamente e la morte ci sorprende alla finestra a spiare le vite degli altri. E' giusto? Comunque è buona. Ovvio tutto è migliorabile, ci si dovrebbe pensare di più però, all'impronta non saprei dire.

Clodia

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Re: Passaggi d'anime
« Risposta #40 il: Lunedì 26 Aprile 2010, 22:43:36 »
Mi sembra che la poesia si svolga in due momenti distinti e contrapposti, scanditi dai due periodi di tre versi ciascuno (nella versione originaria).
Nel primo la vita, vissuta come attimo presente, sembra sconfinare in una dimensione di eternità, è oltre il tempo, e la morte dilegua in una figura evanescente, illusoria.
Nel secondo appare il trascorrere inarrestabile del tempo e il freddo-morte si materializza in tutta la sua concretezza, lasciando trasparire il senso di amarezza per una vita vissuta “alla finestra” ( in qualche modo, quindi senza che si sia riusciti a vivere il presente).
Sensazione che viene esplicitata e confermata nel lapidario endecasillabo finale.

Secondo me la poesia è discreta, ma qui ti dico quello che secondo me sarebbe da migliorare.
I due periodi hanno una costruzione troppo complessa e ridondante, significati già intuibili vengono precisati appesantendo il discorso. L'andamento è molto prosastico.
Quindi io lavorerei di forbice e, nel tagliare ricercherei una maggiore ritmicità.
La scriverei più o meno così:

E' un altare la vita presente a sé stessa
e la morte è finzione in preghiera ai suoi piedi.
Ma scorrono i giorni e inaspettato il freddo
avvolge alla finestra gomiti consumati.

Spiare è l'arte dei dimenticati

Stefano, ci sei anche tu!  :) Che bella la tua lettura e com'è fluida la tua proposta  :-[. Solo che "ai piedi" non mi suona, non va, ripete il concetto di preghiera. E poi l'hai fatta diventare piccolissima  :o. Inoltre non mi levare "si inginocchia" che a me piace da morire, insomma...lasciamola com'è  ;).
No, scherzo. Ho capito che non funziona così com'è, del resto l'ho postata proprio perché non piace a me, figurati.

E' un altare la vita presente a sé stessa
e la morte è finzione in ginocchio ai suoi piedi.
Ma scorrono i giorni e inaspettato il freddo
avvolge alla finestra gomiti consumati.

Spiare è l'arte dei dimenticati


...? Boh, che dici? Mah. Senti, il punto alla fine l'hai tolto apposta o è un caso? Mi interessa sta cosa.
Grazie, mi hai aiutata molto  :)

Clodia

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Re: Passaggi d'anime
« Risposta #41 il: Lunedì 26 Aprile 2010, 22:50:01 »
A me piace molto il linguggio che usi di tipo riflessivo che, invece, aiuta a non appesantire il ragionamento. Quello che mi colpisce in negativo, e non capivo il perché ,ma ho individuato forse due spiegazioni, è l'uso della parola gomito.  In primo luogo perché è il suono gutturale che spezza  la dolcezza delle i, le f, di freddo, finestra, la sonorità della esse, ma offre una interruzione cacofonica legato giustamente con il co di consumati (in genere banalmente mi sarei aspettata i giorni consumati). come ad offrire un altro spunto di riflessione, e qui vengo alla seconda spiegazione: quel consumarsi di gomiti sa troppo di lavoro,  e credo che è un altro discorso che appesantisce e non c'entra (o no?  ???) col messaggio della poesia, e soprattutto fa pensare alla fatica, quasi una morte corporale, mentre invece per me questa tua è come un inno alla vita, misteriosa e da idolatrare. E la vita consuma anche gli oziosi, soltanto che chi non lavora, non viene ricordato, questo si, visto la chiusa sarebbe una interpretazione possibile. Ma io preferisco pensare che a spiare sia la morte, così lontana e dimenticata nel mentre si vive: perciò non mi piaceeee! Sono oziosaaaaaa, hehehhe! Ma talmente pigra che non mi si scorderà nessuno, per quanto sono oziosa!  :D

Ma Marinaaaa  :) Io volevo dire proprio il contrario, non è un inno alla vita ma una lamentazione su chi non riesce a viversela e se ne sta alla finestra e i gomiti gli si consumano a furia di stare lì appunto come un peso morto  :-[.
Sia chiaro che quando dico "volevo dire" non significa che stavo lì a pensare cosa volevo dire, non so se mi sono capita  ;)  ;D,
Comunque, ho capito la storia delle gutturali e dei gomiti che stonano. Faccio tesoro anche di questo e ti ringrazio immensamente del tuo contributo  :D.

P. S.  :angel:

Offline Saldan

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Re: Passaggi d'anime
« Risposta #42 il: Lunedì 26 Aprile 2010, 22:58:25 »
Dunque. Si avverte il desiderio di stilizzare il dolore in un'immagine elegante. L'idea è buonissima secondo me ma "estrapolare" è un verbo così, così...duro! Non so, non mi suona. Spiegami poi perché hai dato quella disposizione particolare ai versi, prima voglio la tua spiegazione poi mi pronuncio.
 :)



ti spiego subito  ;D il verbo "estrapolare" è duro, hai pienamente ragione, ma l'ho utilizzato per rendere ancora più chiara l'immagine della motivazione di quelle lacrime (il sale) nell'atto stesso del piangere (il mare), volevo rappresentare il perchè un atto come il pianto potesse avere delle motivazioni ben più complesse dell'atto in se...per quanto riguarda la disposizione dei versi ti dico che ho voluto spezzarla apposta in 2 momenti distinti, il "mentre" e l'"Io" per far capire che in base ai ricordi (l'occhio rubino che lucida il passato) cerco di trovare la causa di quel pianto estrapolandone appunto le cause rappresentate dall'immagine evocativa del sale marino...
...la mia culla è meraviglia esplosa, non ti dondola ma avvolge e ammanta.
La mia culla è poesia ansiosa di svelarmi quello che ti incanta...      

http://lamalavoglia.forumfree.it

Clodia

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Re: Passaggi d'anime
« Risposta #43 il: Lunedì 26 Aprile 2010, 22:59:40 »
Io la tua poesia l'avrei scritta così:

Un altare è la vita
a se stessa presente
non dilegua
la finzione della morte
A lei s'inginocchia
come in preghiera
Ma anche così
presto scorrono
i giorni
Cambia il tempo
alla finestra
avvolge il freddo
gomiti consumati
Dei dimenticati
è l'arte
di spiare

Devo però dire che non ne ho capito del tutto sia il senso complessivo che alcuni versi. Soprattutto i primi sei versi (nella versione di sopra). Potresti spiegarmeli? Ad esempio, per "finzione della morte" che intendi? Forse "l'anticipazione della morte"?Gli altri versi io li interpreto: i giorni passano rapidamente e la morte ci sorprende alla finestra a spiare le vite degli altri. E' giusto? Comunque è buona. Ovvio tutto è migliorabile, ci si dovrebbe pensare di più però, all'impronta non saprei dire.


Angelo grazie ma tutte quelle "anastrofi" e lo spezzettamento dei versi, almeno in questo caso non li accetto  :). Sai com'è, qui si fatica per liberarsi dai canoni ottocenteschi  :P o anche solo primonovecento e questo non me lo puoi fa'  ;).
A parte l'amichevole ironia, ti spiego per quello che mi riesce il significato che mi chiedi.
Finzione della morte: una vita che non è vita, non vissuta, apatica, bum-fatta secca. Eppure è vita, con i suoi ricordi (presente a se stessa e trasformata in un altarino con i santini di ciò che è stato) quindi sta lì in ginocchio a ri-guardarsi.
E sta lì, sempre lì, alla finestra, e i giorni passano e arriva il freddo e i gomiti si consumano e alla fine spiare chi vive, al di là, diventa un'arte in cui ci si specializza.
La potrei definire "poesia per i guardoni"  ;)

Clodia

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Re: Passaggi d'anime
« Risposta #44 il: Lunedì 26 Aprile 2010, 23:03:20 »
A me piace molto il linguggio che usi di tipo riflessivo che, invece, aiuta a non appesantire il ragionamento.

Ecco, questa è un'annotazione molto preziosa. Me la segno e te ne ringrazio e cercherò di affinare questa capacità  :)