concordo perfettamente con Corripio: esiste apposta la sezione commenti creata per discutere delle poesie proprie o, ancora meglio sarebbe, degli altri. ora, che vada nella home è solo un modo per pubblicizzarla agli altri utenti che si accorgeranno del topic aperto e che, volendo, potrebbero parteciparvi.
secondo me, la sezione giusta è l'altra e come tale quella dovrebbe essere sfruttata, anche perchè così facciamo solo tanta confusione. eh eh.
e comunque, invece di cancellare tutto, basta che qualcuno della redazione la sposti di sede.
comunque, la poesia, come tema affrontato mi piace molto. a te, Clodia, l'avevo già detto. nella forma ci sono delle cose che non mi convincono (questo non te l'avevo detto). ci sono delle parti che restano troppo descrittive, come in prosa, altre che suonano male.
prendo la versione modificata direttamente
Un altare è la vita presente a se stessa, non dilegua
e la finzione della morte si inginocchia a lei
come in preghiera.
Ma anche così, scorrono presto i giorni.
Il tempo cambia e alla finestra
il freddo avvolge i gomiti consumati.
Spiare è l'arte dei dimenticati.
le frasi che ho grassettato sono troppo in prosa, ma tutta la poesia è descrittiva e a parte la vita che non dilegua, il freddo che avvolge i gomiti alla finestra e l'ultimo verso, io credo manchi effettivamente di phatos. pur essendo sentita, da parte tua, non riesce a coinvolgere il lettore proprio per la sua forma troppo descrittiva che assomiglia più ad un'istantanea che ad un moto interiore. il che potrebbe tranquillamente spiegarsi.
infatti, parlando della solitudine, delle persone che non vivono una vita intensa bensì scialba e svogliata, perchè non vogliono o non possono, la poesia rispecchia il sentimento generale che vuole interpretare. è una poesia che sta a guardare in maniera passiva, proprio allo stesso modo di chi passivamente guarda dalla finestra l'esaurirsi della propria vita.