Mi piace inviare qualche esperimento accaduto con alcune poetesse, il ribaltamento.
Sgombrando il campo da fraintendimenti, mi spiego appena:
un autore scriveva un brano ed un altro lo ribaltava. Confesso
che qualcosa m'è piaciuto, qualche altra meno. Per intanto posto:
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Otto aski e Solitude, proiettano
sul bianco i colori del sesto senso:
le ombre si allungano -
L'identificazione, realmente ama
riconoscerti bambino -
Così le onde luminose,
svegliano la sensibilità di queste notti -
Ascolto il minuto l u n g o -
affamata come un lupo,
e custode d'angelo,
ti chiedo:
- a che ora passa la prossima slitta,
quella che va diretta al punto,
senza fermate,
senza coincidenze -
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Quattro gatti e Confusione, introiettano
sul nero l'atonia del primo senso:
le luci si contraggono.
La dissimiglianza, inverosimile disprezza
non conoscerti gia' vecchia -
Come l'immobile oscuro,
nenia l'insensibilita' di quei giorni.
Non odo le brevi ere,
sazia come un angelo
e dissipatrice di lupi,
mi domando:
- quando passo' l'ultima barca,
quella che venne glissando dal perimetro,
con mille soste,
con mille coincidenze.