IL POETA D'AMORE
Non sono un poeta d’amore
né amo i capricci delle donne…
-sa solo Dio quanto invece io l’ami-
Non le voglio fragili e vulnerali
alle rime con cuore
né amo le loro lacrime…
-sa solo il mio silenzio quanto le vorrei baciare-
Dura è la vita
che a scatti e fotogrammi
procede
e non concede
né tregue né rose
-sa solo il fiore quanto desiderio porta tra i petali-
I fiori sono come gli applausi
pretesi per poeti
con l’alloro sulla testa,
presunzioni d’estro
d’anime in pena
e svenimenti di dolcezze
-sa solo Dio quanto l’inchiostro ricami il dolore dalla mia penna-
Non sono un poeta d’amore
né scrivo poesie…
-so solo io quanto silenzio diventa poi vergine canto-
(ascoltando secondo me the verve-love is noise)
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SE LE NUVOLE AVESSERO UN CUORE
Strani disegni
all’orizzonte si accumulano
corrono…nuvole che non minacciano
e bianche non doneranno
nè pioggia nè buio
innocue saranno idee
solitarie saranno coreografia
e loro…chissà cos’hanno in mente?
Se la nuvola avesse cuore di poeta
se ne starebbe per bene nascosta,
ma quale sarà il nascondiglio?
perdere vapore in acqua…
cadere nel mare
dopo aver inventato un capogiro
pian piano
diventando mimesi del silenzio marino.
(forse ci sta bene ascoltare placebo-i feel you)
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L'ETERNO SBADATO
L’85 è passato
con la polvere e la pioggia
oltre l’era e il tempo
e tu, pianta, sei lì,
ancora che ti sforzi a toccare il cielo
a sfidarlo
a superare ogni tetto
E le mie braccia
cercano il tuo corpo
toccando la tua ombra
e le parole del tuo prato
Dal bimbo al saggio
il seme che sarà frutto,
di certe cose ci si accorge all’improvviso,
un eterno sbadato
che arriva però in tempo.
(qui ascoltando the verve-weeping)
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MANO NELLA MANO
Mano nella mano
mi porto questo sacco che è la vita
strada facendo…
questo incantesimo che svuota il tempo
questo legame a spirale
che se si spezza
non saprei dove cercarla…la vita
non saprei dove cercarmi…io
se la lascerò lì in bilico
tra i sorrisi e i rimpianti
quando fuggirò un giorno
nell’altro o in questo mondo
tra mani che non hanno alcun contatto.
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DISTURBI
Martello che distrugge chiodi nei muri
e il rumore si fa lento
come nel cervello
al di là del silenzio
al di là delle urla
al di là dei cinguettii
in quell’amore che a volte è senza malizia
in quell’ardore animale
che non si potrà né vedere né amare
né chiudere…
oltre i loro becchi acuti
nemmeno desiderare
né piangere.
(Ascoltando placebo-crawl)
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