Autore Topic: Struttura della poesia  (Letto 1286 volte)

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Offline Enrico Baiocchi

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Struttura della poesia
« il: Lunedì 12 Aprile 2010, 11:52:41 »
Data la mia scarsa esperienza volevo sottoporre una mia composizione in due diverse forme strutturali. A parer mio non cambia molto la musicalità ma probabilmente l'enfasi e l'impatto sì. Chiedo cortesemente se qualcuno può esprimere un giudizio. La poesia "A immagine e somiglianza da me pubblicata l'11/04/2010.
Questa è la struttura di quella pubblicata:

Hai vissuto credendo in quei valori
che ti hanno costruito una corazza
quando nel mezzo di una guerra pazza
hai voluto dare un seguito ai tuoi amori
con la mamma hai creato una famiglia
donando amore a tre figli ed una figlia
hai rifiutato onori e gran comodità
per non barattare mai la dignità
unico tuo sogno è sempre stato quello
di darci un tetto e tu come modello
quando con orgoglio hai constatato
che i tuoi valori ci avevi tramandato
che quattro famiglie nuove eran cresciute
che le tue speranze s'erano avverate
hai salutato tutti e senza clamore
ci hai lasciato quel tuo immenso amore

 Questa è invece la diversa struttura che volevo dare alla composizione:
 
Hai vissuto
credendo in quei valori
che ti hanno costruito
una corazza
hai voluto
dare un seguito ai tuoi amori
quando nel mezzo
di una guerra pazza
con la mamma
hai creato una famiglia
donando amore
a tre figli ed una figlia
hai rifiutato
onori e gran comodità
per non barattare mai
la dignità
unico tuo sogno
è sempre stato quello
di darci un tetto e
tu come modello
quando con orgoglio
hai constatato
che i tuoi valori
ci avevi tramandato
che quattro famiglie nuove
eran cresciute
che le tue speranze
s'erano avverate
hai salutato tutti
e senza clamore
ci hai lasciato
quel tuo immenso amore

Grato per una vostra opinione.

Offline Stefano Toschi

Re: Struttura della poesia
« Risposta #1 il: Lunedì 12 Aprile 2010, 12:54:34 »
La tua poesia è un ricordo di tuo padre che esprime gratitudine e ammirazione, ripercorrendo rapidamente le tappe della sua vita in una sorta di breve affettuosa, non formale, commemorazione.

La prima versione si compone di versi approssimativamente omogenei, tra le dieci e le tredici sillabe, in rima prevalentemente baciata. Senza punteggiatura, le pause sono date dai capoversi.
Il risultato è una lettura abbastanza cantilenante che, secondo me, non va bene per il tema.

Nella seconda gli stessi versi sono spezzati in numerosi versicoli che introducono ulteriori pause, dando maggiore espressività alla lettura, mettendo maggiormente in evidenza alcuni passaggi e dissimulando un pochino le rime.
La musicalità, come dici, cambia poco. Non potrebbe essere altrimenti visto che sono gli stessi versi. Semmai imponi un'espressività alla lettura che nella versione precedente il lettore avrebbe dovuto cercare da sé all'interno dei versi.

Secondo me dovresti eliminare le rime, la scrittura risulterebbe più libera e non servono.
Poi, se vuoi dare un ritmo, a livello metrico (se ti piace usare la metrica, altrimenti usa il verso libero), io la vedrei bene scritta utilizzando endecasillabi, settenari, e quinari, dopo di che suddividili o ricomponili come vuoi inserendo le pause espressive che più senti. Non disdegnerei l'uso della punteggiatura.
"Ogni certezza è nel sogno" (E. Poe)

Offline Zima

Re: Struttura della poesia
« Risposta #2 il: Martedì 13 Aprile 2010, 20:22:30 »
sono in tutto e per tutto d'accordo con stefano.  la seconda versificazione è più espressiva e già spezzandola in questo modo le rime si "camuffano".

anche io ti consiglierei di utilizzare la punteggiatura o di staccare in strofe.

ciao
"proverò a spaccare
meridiane di silenzio,
come ghiaccio
sui mattoni della piazza
e sotto i nostri piedi"
r.d.

Offline Antonella Bonaffini

Re: Struttura della poesia
« Risposta #3 il: Martedì 13 Aprile 2010, 22:25:15 »
sono in tutto e per tutto d'accordo con stefano.  la seconda versificazione è più espressiva e già spezzandola in questo modo le rime si "camuffano".

anche io ti consiglierei di utilizzare la punteggiatura o di staccare in strofe.

ciao

Zima un giorno mi scrivesti dandomi un consiglio...io pubblicavo isolando le parole.
Da cosa dipendesse?Credi anche oggi,non lo saprei spiegare.
Con pazienza volesti darmi delle dritte.
Credo di dover un mio "passaggio" importante proprio a Te Zima. :-*

Offline Zima

Re: Struttura della poesia
« Risposta #4 il: Mercoledì 14 Aprile 2010, 15:03:48 »
io ti ringrazio molto, Antonella, per questo attestato di stima
anche se poi la crescita vera è sempre e solo di chi la consegue... ogni consiglio può essere preso in considerazione ed agevolare o velocizzare un processo di crescita che comunque avrebbe luogo, se chi lo riceve ha davvero voglia di migliorarsi, oppure rimanere infruttuoso. ma questo dipende solo da ciascuno di noi! ;)
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Offline Aldo Aprile

Re: Struttura della poesia
« Risposta #5 il: Giovedì 13 Maggio 2010, 11:05:38 »
Posso chiedervi, da profano che sono, che differenza c'è fra poesia e prosa? Sono un pò confuso nel capire cosa si intende per scrivere poesie o srivere semplicemente dei pensieri, buttandoli giù come viene, senza badare alla metrica e alla rima. Se ci si esprime senza far uso della metrica e della rima dov'è la poesia e dov'è il poeta? Senza nulla togliere allo scrittore!

Offline Marina Como

Re: Struttura della poesia
« Risposta #6 il: Giovedì 13 Maggio 2010, 20:19:06 »
 :D  Abbiamo fatto decine di post, cercando di spiegarci cosa sia la poesia.
Personalmente mi sono convinta di concordare con quanto ha egregiamente spiegato Stefano Toschi in un suo post nella discussione "sulla poesia"
http://www.scrivere.info/community/forum/index.php?topic=2715.0
Se voglio fare la stronza ci riesco bene.  Talmente bene che quasi quasi ci sono. O forse ci sono.  Si, deciso.

Offline Enrico Baiocchi

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Re: Struttura della poesia
« Risposta #7 il: Sabato 22 Maggio 2010, 09:10:42 »
Grazie Stefano, ti ringrazio per i preziosi consigli che cercherò di seguire, in effetti le mie prime poesie erano senza rime e con punteggiatura, poi visto che le rime mi riuscivano con una certa facilità,  che mi riportavano più facilmente ai miei ricordi di poesia giovanile ho creduto che la poesia rimata fosse più gradevole. Inoltre mi ha molto condizionato il fatto che all'inizio alcune mie poesie non venivano pubblicate "perchè prosastiche", ciò evidentemente ha suscitato l'erronea convinzione che le rime fanno più poesia. Grazie anche a Zima ed a tutti. Un abbraccio. Enrico