-L'orgia delle Fate
Rigurgito d'ossa e di vodka
sul prato da scosse spregiato
nell'immoto concerto dei muti.
Gesticola enfatico
il gobbo mercante,
di goffe magie antiche maestrie
e stretto il silenzio a sinistra silente
tra mosche impugnate di larve tardive,
ammiccante al cespuglio
mendicante d'imbroglio,
di morgane corrotte
or fate distrutte,
le invita all'augurio...
siano accolti e baciati,
raccolti e venduti,
i semi rossi spinati
nominati di voglia
di lingue si umane...
e notturne lumache
leccandosi i passi,
in orgia di fate...
ingoiano teste
e sputano occhi,
posan bocche spietate
in specchi animati,
sporche impietose
in bisogno di pietra,
incastonata nell'ansie.