Autore Topic: Il veleno del linguaggio  (Letto 7388 volte)

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Offline Angelo Ricotta

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Re: Il veleno del linguaggio
« Risposta #60 il: Lunedì 19 Aprile 2010, 10:10:12 »
Mi rendo conto che non sono stata chiara ma non fa niente, qui il fine è solo di scambiare opinioni. Solo una cosa: non lasciarti ingannare - quando leggi una poesia - dal fatto che ci sia un chiaro "elemento descrittivo" e la "fisicità dellle sensazioni" all'ennesima potenza; anche in tal caso il poeta vuole dire qualcosa che sta al di sotto della "realtà".

Sei stata chiarissima invece, te l'assicuro. Anch'io sono convinto che ogni descrizione, anche la più scientifica, sia inevitabilmente intrisa di elementi emozionali. Siamo esseri umani, questa è una nostra caratteristica! Ciò su cui divergiamo, credo, è che io ho un concetto di poesia più elastico mentre tu tendi a delimitarlo entro certi canoni.

Citazione
P. S. Nel testo di Ung. mi azzarderei più che altro a parlare di allegoria, non metafora. Ciao!  :)

Hai ragione, d'altronde l'allegoria è stata anche definita una metafora continuata.

:D La pioggia si può udire. Le nuvole sono rade. Le tamerici si bagnano, sono ricoperte di sale e stavano per seccare. I pini hanno la corteccia a scaglie, per la siccità e le loro foglie sono a forma di ago. La pioggia arriva anche nel sottobosco sui mirti, bagna anche le ginestre ed i loro fiori nel centro dei cespugli formati dai rami, i ginepri sono molto folti e pieni di bacche dal profumo caratteristico. 
Vado bene come naturalista?

Oh, ma anche questa è poesia! Ed è poesia tutto il resto che hai scritto. Io la pubblicherei come poesia sul sito, e non scherzo, complimenti! Mi riconferma nella mia idea "elastica" di poesia.
Nel particolare, io sono quel deficiente che coglie sempre le bacche del primo ginepro che incontro perché mi piace il loro profumo, ma non le assaggerei in quanto gira voce che siano velenosissime, molto più del linguaggio.

Offline Marina Como

Re: Il veleno del linguaggio
« Risposta #61 il: Lunedì 19 Aprile 2010, 11:15:31 »

Oh, ma anche questa è poesia! Ed è poesia tutto il resto che hai scritto. Io la pubblicherei come poesia sul sito, e non scherzo, complimenti! Mi riconferma nella mia idea "elastica" di poesia.
Nel particolare, io sono quel deficiente che coglie sempre le bacche del primo ginepro che incontro perché mi piace il loro profumo, ma non le assaggerei in quanto gira voce che siano velenosissime, molto più del linguaggio.
:D :D :D :D  io penso alle more, ma tu... a quale altro arbusto stai pensando?
http://www.cucinare.meglio.it/bacche_di_ginepro.html
Lungi da me il definire il mio scritto scientifico una poesia!  ;D ma come osa mettere in dubbio la scientificità provata con metodi analitici su teorie dimostrate del vedere statistico per cui ad ogni affermazione corrisponde una percentuale di bugia? é tutto provato scientificamente, lo giuro! Come la analizzo io la pioggia... se non ci crede me la hanno pure pubblicata su sciencenews n 0202002020202!
Se lo compri nelle migliori librerie universitarie, sempre che lo trovi: sono andate a ruba le prime cinque edizioni!
Se voglio fare la stronza ci riesco bene.  Talmente bene che quasi quasi ci sono. O forse ci sono.  Si, deciso.

Offline Angelo Ricotta

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Re: Il veleno del linguaggio
« Risposta #62 il: Lunedì 19 Aprile 2010, 11:45:18 »
:D :D :D :D  io penso alle more, ma tu... a quale altro arbusto stai pensando?
http://www.cucinare.meglio.it/bacche_di_ginepro.html
Lungi da me il definire il mio scritto scientifico una poesia!  ;D ma come osa mettere in dubbio la scientificità provata con metodi analitici su teorie dimostrate del vedere statistico per cui ad ogni affermazione corrisponde una percentuale di bugia? é tutto provato scientificamente, lo giuro! Come la analizzo io la pioggia... se non ci crede me la hanno pure pubblicata su sciencenews n 0202002020202!
Se lo compri nelle migliori librerie universitarie, sempre che lo trovi: sono andate a ruba le prime cinque edizioni!

Davvero simpatica! Sulle bacche di ginepro pare che tu abbia ragione secondo ciò che leggo su internet, però io l'ho sentito dire da più di uno che sono velenose, certo bisogna vedere che s'intende. Anche il pejote, la marijuana, sono velenosi ma c'è chi li usa. L'unica controindicazione che ho trovato per le bacche è che possono provocare "danni renali in caso di utilizzo prolungato o sovradosato", ma cos'è che non fa male ai reni!

Offline Marina Como

Re: Il veleno del linguaggio
« Risposta #63 il: Lunedì 19 Aprile 2010, 12:18:00 »
 :D Anche il prezzemolo è tossico ma in piccole dosi si usa, almeno questo mi sembra di aver letto. forse la stessa cosa del ginepro, ma... va bho, faremo un altro post sulla cucina, Interessante! ahhahh!
Se voglio fare la stronza ci riesco bene.  Talmente bene che quasi quasi ci sono. O forse ci sono.  Si, deciso.