Quando ho “scritto” il testo in questione, non ho fatto altro che riportare il post scritto da Elisabetta Randazzo nel forum. Non ci vuole un genio o un laureato con master alla Bocconi per capire che quello non è un testo poetico e non gli si avvicina nemmeno (infatti la redazione, intelligentemente, ha spiegato il perché ha deciso di pubblicarla) . Ho riportato in quella forma il post perché avesse più visibilità, immaginando che non tutti frequentino il forum e che, essendo in un sito di poesie, le persone che lo frequentano potessero, una volta tanto, fregiarsi a ragion veduta del titolo così ambito di “poeta” e condividere l’iniziativa.
Non so se a tutti sia chiaro cosa rappresenti un banner; un mezzo con il quale si pubblicizza una marca di automobili o l’ultimo programma di video poker oppure il sito porno o il sexy shop dietro l’angolo; insomma una pubblicità fredda, asettica, pensata a tavolino che il più delle volte risulta fastidiosa e non importa alla maggior parte delle persone, a me, per esempio, passa quasi sempre inosservata.
Se con questi presupposti per voi inserire un banner o una “pseudo-poesia” sarebbe stata ancora la stessa cosa, allora inutile continuare a discutere perché stiamo parlando su lunghezze d’onda assolutamente differenti.
Quando partecipiamo alle discussioni su “cos’è fare poesia” forse nessuno ha pensato che fare poesia potrebbe anche essere: scrivere qualcosa, che non ha nulla del testo poetico, per attirare l’attenzione su qualche cosa che è poesia allo stato puro. E cosa c’è di più poetico di un genitore che accudisce con amore un figlio ammalato senza farlo pesare a nessuno, senza lamentarsi, senza chiedere, anzi continuando a dare alle persone che gli sono intorno. Cos’è la poesia se non quell’attimo regalato a chi soffre cercando di alleviare le sue pene con un sorriso e con una carezza (e, se possibile, con un’atto “concreto”)? Ecco, la mia iniziativa voleva essere un sorriso, una carezza per l’animo di quella mamma, per la sua famiglia e pensavo che questo gesto potesse avere un valore aggiunto dal fatto che per me, come per la maggior parte di voi, quelle persone sono delle sconosciute. La poesia è anche questo e chi non lo capisce non merita né rispetto né attenzione in questo luogo.
L’amara realtà è che in questo sito ci sono decine di migliaia di poesie nelle quale si parla di amore, ci si incanta davanti al cielo stellato, si scrive di sociale, si partecipa alle poesie a tema per mostrare a tutti quanto si è bravi a scrivere, ma la nostra umanità si ferma a quel monitor ed al programma di videoscrittura utilizzato, perché per il resto siamo più freddi del lettino di un anatomopatologo.
Sapete una cosa? E’ deprimente constatare che non riusciamo più ad assegnare una priorità alle cose. Presi come siamo a litigare per un testo cancellato o non pubblicato, incastrati negli ingranaggi di un sistema che ci vuole sempre più menefreghisti ed ipocriti, assuefatti alla morte, tanto che se viene a mancare il vicino di casa l’unico pensiero “nobile” che ci pervade e quello che con la sua dipartita si allarga il nostro spazio vitale, presi come siamo da tutto ciò, abbiamo perso di vista l’importanza dell’essere uomini ed il suo significato più nobile.
E’ naturale che leggendo il suo post, signor Dave du demon io resti amareggiato a tal punto da rimanere quasi senza forze.