Vorrei pronunciarmi su questo episodio, anche se probabilmente non c’era e non c’è molto da dire e il tutto si potrebbe esaurire con la corretta segnalazione del WebMaster che porta tutti a conoscenza dell’accaduto.
Devo dire che appena ho iniziato a leggere gli stralci di e-mail riportati mi è scappato un sorriso. Tanta è l’ingenuità dello scrivente che è impossibile prenderlo sul serio (anche se i crimini più efferati del nostro tempo sono iniziati con gente che non è stata presa sul serio; si pensi ad un certo caporal maggiore austriaco, ma qui ovviamente siamo a livelli decisamente diversi e più bassi).
L’alternare minacce ad insulti ed avvertimenti è sintomo di istintività puerile. La scarsa cura nella scrittura delle mail stesse denota una improvvisazione, uno sfogo istantaneo. E’ evidente anche l’assenza di una qualsivoglia linea logica nel modo di esprimersi così come una scarsa capacità nell’articolazione del pensiero scritto, tanto che passa dalla seconda persona singolare alla seconda plurale, si rivolge all’interlocutore a volte con il “lei” a volte con il “tu” e pronuncia frasi a volte incomprensibili se non con uno sforzo di immaginazione.
La necessità di riuscire a strappare l’attenzione dell’interlocutore, porta l’autore di quelle mail ad una dissociazione psichica e morale, per cui se da un lato lui è il controllore che sorveglia il buon andamento del web e “declassa” quei siti con contenuti non aderenti ai suoi schemi mentali, dall’altra si trasforma in giustiziere, pronto a punire moralmente e materialmente tutti coloro che di quelle comunità fanno parte.
In conclusione, a parte i “fecalomi”, che a dirla tutta mi hanno fatto scompisciare, il modo di esprimersi mi fa propendere per l’ipotesi di una persona che richiede attenzioni e adotta l’unico metodo che crede possa portare ad ottenerla.
In un mondo dove ogni due ore qualcuno viene ammazzato dal vicino di casa, stare davanti allo schermo di un pc sembra essere diventato l’unico modo per comunicare e purtroppo si comunica tutto, anche le proprie angosce e i propri limiti.
Mi rendo conto che non è piacevole ricevere della corrispondenza di questo genere e quasi certamente io avrei agito allo stesso modo del Web Master, ma a volte, e sottolineo a volte, forse siamo noi a dipingere il diavolo con le corna ed immaginarlo in una nuvola di zolfo.