Caro Massimiliano, apprezzo molto il tuo tentativo di minimizzare. La verità è che noi siamo quello che diciamo, quello che scriviamo, quello che mangiamo. Non si può scindere il comportamento di ciascuno di noi da quello che siamo realmente altrimenti chiunque causi, per esempio, una guerra potrebbe essere considerato, visto nella tua ottica, una brava persona.
La coerenza, l’intelligenza, il rispetto per se stessi e per gli altri non sono concetti astratti, ma si fondano sulla capacità che ognuno di noi ha nel riuscire a dominare gli istinti, le pulsioni, le emozioni violente.
La razionalità non è solo un concetto, ma è il fondamento sul quale si poggiano le basi del vivere civile.
Posso essere ( e lo sono) d’accordo con te quando dici che il “turpiloquio” è una definizione, una convenzione, ma se proprio io che sono convinto di questo, mi accorgo di aver modificato il linguaggio in modo tale da essermi procurato disagio e di averlo procurato ad altri, allora è legittimo ritenere di aver sbagliato.
E’ vero, il mio è stato uno sfogo. A distanza di un paio di giorni lo posso affermare con certezza. In quel momento c’erano quei due ragazzi, in uno di loro ho identificato la causa di un mio malessere perciò l’ho aggredito verbalmente, l’altro si è trascinato da solo nel vortice (benché non invitato), ma è sufficiente questo per assolvermi? E’ sufficiente per affermare che la colpa è da ricercare nelle situazioni contingenti?
No! Non lo è. La verità è che la rabbia non dovrebbe avere spazio nelle nostre azioni, forse potrebbe averla nei nostri pensieri, nelle nostre elucubrazioni mentali, nelle nostre allucinazioni ipnagogiche, ma il filtro della razionalità nella vita reale dovrebbe essere al di sopra di qualunque desiderio di sopraffazione.
Checché se ne possa dire, quando siamo su internet viviamo comunque uno sprazzo di vita reale e le entità che abbiamo davanti, anche se semplici nick, presuppongono l’esistenza di persone dall’altra parte dello schermo.
Ecco perché, lungi da me l’idea di cadere nell’autoflagellazione (non sono proprio il tipo), non posso accettare la tua visione edulcorata e amichevole della faccenda; ma grazie per la testimonianza di stima…