Seguento il dotto consiglio del nobile Conte, ho inviato il mio cervello, in pacco per posta celere, al prof. Sigmund, illustre strizzacervelli con studio a Vienna, mio amico da tempo, il quale mi ha così risposto:
"Il tuo cervello funziona perfettamente in ogni aspetto e mi hai fatto perdere perciò tempo prezioso nell'esaminarlo, perchè è ben rodato in ogni suo neurone.
Semmai ci sarebbe da discutere sulle elucubrazioni di questo non meglio specificato Conte, il quale, purtroppo, mi pare affetto da quel fenomeno abbastanza comune che in psicologia viene chiamato della trasposizione (qualcosa che assomiglia al "tranfert" insomma).
Certi individui, che hanno la costante abitudine di piangersi addosso perché non sufficientemente considerati, secondo il loro più sofferto desiderio, tendono a riversare negli altri, per liberarsene ed eliminarlo, il loro desiderio inarrestabile di piangersi addosso in ogni occasione. Per questo il Conte ha attribuito a te i suoi difetti, per liberarsene (ma non gli sarà possibile). Vale a dire ch'egli vuole non prendere coscienza di quello che è il suo costante e precipuo tarlo, e per fuggire da questo affanno, finge inconsciamente in modo da apparire a se stesso non essere lui quello che si piange addosso dicendo di essere tanto buono da meritare molto di più. Cioè, non è lui, ma lo sono gli altri!
Se il predetto Conte vorrà venire da me con un tuo biglietto di presentazione, sarà mia precipua cura visitargli il cervello con attenzione e, magari, fargli anche uno sconto sui miei onorari, che, come ben tu sai, sono molto alti. Mi sembra davvero che ne abbia più bisogno di te. Dev.mo prof Sigmund."
Questo è quanto mi ha scritto l'illustre strizzacervelli, nel rimandarmi così com'era il mio cervello, senza interventi o pulizie dalla scorie, e con la lettera che ho riportato. Della quale, ovviamente, è responsabile il prof. Sigmind che l'ha scritta, e non io che l'ho semplicemente trascritta.
NB. Dimenticavo di dire che Sigmund mi ha allegato al pacco in restituzione, quale omaggio, l'ultimo suo libro: "Psicopatologia della vita quotidiana". Posso permettermi di invitare a leggerlo anche il Conte. Si trova in tutte le migliori librerie.