Siamo, come sempre, all'esagerazione dei fatti. Un pizzico d'ironia, maliziosa anche, se si vuole, ci può stare. Perchè no! Perchè drammatizzare sempre tutto, perchè impedire ad uno di entrare alla sua maniera sdrammatizzando certe "querelle"? Sono vere e proprie "querelle" di limitato valore e interesse. O no? Quant'è durata la "discussione" sulle poesie tolte e poi rimesse, fra contestazioni, giustificazioni, prese di posizione, botte a destra e botte a sinistra, tanto che (una tantum! dopo il mio intervento in versi) il feroce webmaster ha voluto considerarmi e ha sentenziato: "Giusto, è ora di chiudere il "topic"!
Mi pare davvero più importante pensare alla disperazione e al pianto di una bambina perchè un suo oggetto d'amore le è stato tolto. Auguri per lei, ma avrei preferito che la morale me l'avese fatta, quanto all'episodio della non risposta agli auguri, direttamente la persona interessata, e non un'altra, magari rispondendomi con lo stesso spirito amichevole con cui, in mezzo allo sfottò, le ho scritto io. Io in versi, lei magari con una simpatica poesia ermetica. Credo che quella sia persona che non ha bisogno di essere rappresentata e che le cose le sappia dire, come devono essere dette, da sé. Senza mandato di rappresentanza ad altri.
NB. Non ho capito ciò che mi addolora e che mi ha ferito. Forse il fato di una mancata risposta agli auguri? Se così, mi pare davvero eccessivo. Si spandono troppe lacrime... per il niente! Insomma, si drammatizza tutto all'eccesso.