Ha ragione Amara,questo discorso che dipende da chi scrive o meno non convince per niente...
Se una poesia è bella è bella...e se fa schifo fa schifo...che c'entra quello che si è scritto prima o quello che si potrebbe scrivere poi???
Ricorda cose dette da professori a scuola anche a me, invece è giusto. E' profondamente sbagliato ed ingiusto trattare tutti allo stesso modo senza badare a chi sono, alla loro storia, alle loro capacità e necessità. Lo ritenevo sbagliato solo perché io, in realtà, avrei voluto studiare solo il minimo indispensabile per la sufficienza ed interessarmi invece di quello che realmente mi interessava. A scuola è difficile che ci sia qualcosa che interessa veramente e vorremmo tutti evitare il discorso sulla capacità e potenzialità. Ma qua la poesia dovrebbe interessare a tutti, altrimenti che ci stiamo a fare.
Se dovessimo pubblicare solo le poesie belle, veramente belle, ce ne sarebbe una al giorno, e se dovessi pubblicare solo quelle che piacciono a me ce ne sarebbe una alla settimana, se non al mese.
Poi, scusa, se la teoria è che tutte le poesie vanno pubblicate, che sia bella dipende solo da chi la legge, perché non si possono giudicare perché la poesia non si sa che sia e nasce quando si scrive... allora come fai a dire "Se una poesia è bella è bella"? No, se una poesia "è bella" è solo perché piace a te. Quindi vorresti che nel sito ci siano solo le poesie che piacciono a te.
"Se una poesia è bella è bella" non è assolutamente vero. Scommetto che il 90% delle poesie che per te sono belle, per me non lo sono, e viceversa. La capacità, la difficoltà e la bravura di un redattore, infatti, è quello di astrarsi dai propri gusti, per quanto possa essere possibile, e giudicare non secondo il proprio personale metro di giudizio.
Inoltre giudicare senza tener conto delle capacità personali dell'autore è ingiusto al massimo. Sarebbe come tassare tutti della stessa somma. Da Berlusconi, agli Agnelli, al commerciante, all'impiegato, al disoccupato, ed anche allo studente, a tutti la stessa tassa di 50mila euro l'anno, uguale per tutti.
No, trattare tutti allo stesso modo, senza badare alle condizioni personali, è profondamente ingiusto. E te lo dico sinceramente, se dovessimo considerare le tue poesie con lo stesso metro con cui consideriamo quelle di Rasimaco, non ce ne sarebbe neppure una. Non ti offendere, perché il ragionamento di base che provocherebbe la cancellazione di tutte le tue poesie, e cioè "Se una poesia è bella è bella" e che bisogna giudicare le poesie senza badare a chi le scrive, non è valido.