Autore Topic: Dentro - Mirella Crapanzano  (Letto 4592 volte)

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Offline Zima

Dentro - Mirella Crapanzano
« il: Giovedì 28 Gennaio 2010, 12:09:30 »


lega quel cercare un ordine comune
alla complicità che del silenzio
duplica le ombre, le mani a recitare il corpo
al buio, a terra un filo che disegna dita, sbavature
impigliate sotto pelle, fuori posto
ovunque

cinge quel tepore di muschio, di voci che salgono
a nord, dove l'alito è preghiera in cima
e sotto s'assestano radici piano. ad allargarne il senso
accade la mancanza, il ritorno a casa infine
dentro



http://www.scrivere.info/poesia.php?poesia=126197&t=Dentro


propongo la lettura di questa poesia che, per un qualche assurdo motivo, è stata totalmente ignorata, sia nei commenti che nelle letture. letture 18, commenti 0, bacheca 0. eppure qualche anima gentile che è riuscita a sentire la grandezza di questi versi, passando l'ha messa in evidenza.
ma non voglio creare ulteriori polemiche in questa sede per non togliere spazio al senso di questa POESIA che merita la giusta attenzione.

"proverò a spaccare
meridiane di silenzio,
come ghiaccio
sui mattoni della piazza
e sotto i nostri piedi"
r.d.

Offline Zima

Re: Dentro - Mirella Crapanzano
« Risposta #1 il: Giovedì 28 Gennaio 2010, 12:16:56 »
leggendo queste due piccole strofe e ne cerco il soggetto comune.
quale potrà essere se non l'Amore? quel sentimento che porta in sè la conoscenza assoluta dell'altro, la mescolanza, l'unione, il vedere ad occhi chiusi, l'andare Oltre.

nelle parole di Mirella si rintraccia tutto questo, vedo nel suo ultimo scrivere un contatto viscerale alla Madre, terra e generatrice, e proprio per questo si riesce ad entrare sempre perfettamente nelle sue parole, quasi a farsene assorbire. naturalmente ciò vale solo per colui che vuole "sentire" col profondo e si sofferma sui significati, sui suoni, sui sensi intrinseci.

ma voglio raccontare anche a cosa ho pensato immediatamente dopo la prima lettura.
non sono andata molto oltre il significato originale, ma vi ho aggiunto la componente fisica, materica, già presente, ma amplificandola.

ho pensato, dicevo, alla ritualità sacra dell'amore, nel momento in cui l'atto fisico diventa il modo più intenso e profondo di scambiarsi amore, diventa uno scavarsi dentro, un mescolarsi, un mettere le basi "allargando il senso", concependo il nuovo. in pratica diventa la traduzione fisica di un concetto astratto.

è la sensualità di immagini quali "le mani a recitare il corpo/al buio" o "sbavature impigliate sotto pelle, fuori posto/ovunque" nella prima strofa a darmi questa impressione e " voci che salgono/ a nord, dove l'alito è preghiera in cima" nella seconda. quando poi dici "e sotto s'assestano radici piano" ecco, qui succede il vero miracolo! che sia il concepimento di una nuova vita, o che sia il processo di unificazione dello spirito, quello che salda due anime e pone le basi per qualcosa di davvero profondo, a seguito del quale gli ultimi due versi parlano da soli "accade la mancanza" perchè in questo mescolarsi ci si perde un attimo ma subito dopo "il ritorno a casa... dentro" dentro gli occhi dell'altro, come dentro noi stessi.

questa non è, come qualcuno potrebbe obiettare, una peosia ermetica, incomprensibile, poco chiara, ma è una poesia "dei sensi", le immagini sono capaci non solo di farci vedere, ma di trasmettere il calore, di avvolgerci di luci e di ombre, di sentire gli odori, di toccare i corpi e le piante e il muschio. questa poesia consente, attraverso le intense percezioni sensoriali che trasmette, di entrare all'interno di noi stessi.

io la trovo assolutamente magnifica, degna di essere letta e riletta e straletta!

"proverò a spaccare
meridiane di silenzio,
come ghiaccio
sui mattoni della piazza
e sotto i nostri piedi"
r.d.

arcadica

  • Visitatore
Re: Dentro - Mirella Crapanzano
« Risposta #2 il: Giovedì 28 Gennaio 2010, 13:19:51 »
credo di essere passata, cara Mirella (dimmi se mi sbaglio), da uno dei tuoi testi ed avere lasciato due parole nella tua bacheca. collocavo te e la tua poesia su un altro pianeta... penso che Zima sia entrata con competenza e sensibilità nel tuo testo. io mi astengo, perché non vedi dove sono andata ad impelagarmi? ahahahha, non ho più energie da dedicare ;D

volevo solo ribadire il mio apprezzamento, negli stessi termini: proprio un altro pianeta e sono certa che in altri pianeti di poesia, tu hai tutto l'apprezzamento che metiti


 :-*

Offline Stefano Toschi

Re: Dentro - Mirella Crapanzano
« Risposta #3 il: Giovedì 28 Gennaio 2010, 17:12:23 »
E’ una poesia molto sensuale e non solo per quello che sembra descrivere, ma anche per il modo in cui lo descrive: attraverso immagini sensorie, come ha ben detto Zima.
Trovo che la suddivisione scelta per i versi contribuisca a rendere la poesia di difficile comprensione, una suddivisone diversa l’avrebbe resa più immediata.
Ma certo si sarebbe perso qualcosa.
"Ogni certezza è nel sogno" (E. Poe)

Offline Zima

Re: Dentro - Mirella Crapanzano
« Risposta #4 il: Giovedì 28 Gennaio 2010, 17:27:12 »
la particolarità del testo sta nel fatto che esso non vuole parlare dell'amore in termini di incontro sessuale (ne sono sicura perchè ne avevo già a lungo parlato con l'autrice), bensì della capacità, attraverso lo sguardo o il semplice contatto, di riconoscersi e ritrovarsi nell'altro.
ma la carica sensuale gli è dentro così forte, che io ho potuto vedere anche altro.

hai ragione, Stefano, sulla suddivisione dei versi che complica un po' la lettura ma, proprio perchè attraverso una più immediata si sarebbero perse alcune sfumature, io credo che noi lettori dovremmo imparare a soffermarci di più su ciò che leggiamo, senza farci spaventare da una forma apparentemente complicata.


comunque sarà Mirella stessa a dirci di più, se le andrà e se vi andrà di approfondire il discorso. :)
"proverò a spaccare
meridiane di silenzio,
come ghiaccio
sui mattoni della piazza
e sotto i nostri piedi"
r.d.

cipreacalend

  • Visitatore
Re: Dentro - Mirella Crapanzano
« Risposta #5 il: Giovedì 28 Gennaio 2010, 18:47:32 »
la particolarità del testo sta nel fatto che esso non vuole parlare dell'amore in termini di incontro sessuale (ne sono sicura perchè ne avevo già a lungo parlato con l'autrice), bensì della capacità, attraverso lo sguardo o il semplice contatto, di riconoscersi e ritrovarsi nell'altro.
ma la carica sensuale gli è dentro così forte, che io ho potuto vedere anche altro.

hai ragione, Stefano, sulla suddivisione dei versi che complica un po' la lettura ma, proprio perchè attraverso una più immediata si sarebbero perse alcune sfumature, io credo che noi lettori dovremmo imparare a soffermarci di più su ciò che leggiamo, senza farci spaventare da una forma apparentemente complicata.


comunque sarà Mirella stessa a dirci di più, se le andrà e se vi andrà di approfondire il discorso. :)

Cara Roberta, sei riuscita così bene ad entrare dentro questo testo, che in realtà ho poco da aggiungere a quello che tu hai scritto. In questo testo l'Amore, che sottolineo in maiuscolo, è un atto che tu giustamente hai definito rituale, sacro, per la completezza che esso può emanare. Ho scritto in altri luoghi, che entrare dentro un altro significa "vederlo" nella sua interezza, bellezza, unicità, significa attraverso di esso riconoscersi e percepire la materia di cui siamo fatti che è stellare, ma anche di terra.
Esplorare la "materia", allora, diventa percorso spirituale, necessità di entrare a contatto con cose vere, che abbiano realmente significato.

La suddivisione dei versi, come dice Stefano Toschi, non facilita la lettura, ma in questo testo è voluta per permettere a chi legge di soffermarsi sulle parole ed entrare piano piano, come in una spirale, dentro. Dentro l'amore, dentro l'altro, dentro le stanze più segrete e profonde di noi stessi, persino dentro le paure, quelle che non ci permettono di vedere l'altro come qualcuno che può essere diverso da noi e non per questo nemico...

grazie a Stefano, ad Araldica (eh si avevo notato il tuo commento in bacheca su una mia poesia) che saluto e abbraccio e  alla mia amica Roberta, sempre così attenta e sensibile e non solo poeticamente parlando, un grazie di cuore

Mire

aureliastroz

  • Visitatore
Re: Dentro - Mirella Crapanzano
« Risposta #6 il: Giovedì 28 Gennaio 2010, 20:00:36 »
E’ un peccato che nel giro di sei ore il discorso su questo testo si sia praticamente concluso.
Devo fare un appunto (amichevole) all’autrice che, tirata in causa, non ha saputo attendere che qualcun altro avesse la possibilità di fornire un suo commento.
E’ vero, avrei potuto non leggere quanto Mirella ha scritto, ma non riesco a farlo. Quando un autore fornisce la chiave interpretativa si è subito indotti a leggere per verificare quanto di quello che vi abbiamo letto corrisponde alle intenzioni dell’autore.
In questo caso, almeno per ciò che concerne la suddivisione dei versi, avevo visto giusto.
Per il resto, mi sarebbe piaciuto avere del tempo in più, perché non sempre, quando si legge, si è nello stato d’animo giusto per entrare nel testo.
Comunque sono d’accordo con Arcadica…. e proprio un altro pianeta.



cipreacalend

  • Visitatore
Re: Dentro - Mirella Crapanzano
« Risposta #7 il: Venerdì 29 Gennaio 2010, 16:27:00 »
E’ un peccato che nel giro di sei ore il discorso su questo testo si sia praticamente concluso.
Devo fare un appunto (amichevole) all’autrice che, tirata in causa, non ha saputo attendere che qualcun altro avesse la possibilità di fornire un suo commento.
E’ vero, avrei potuto non leggere quanto Mirella ha scritto, ma non riesco a farlo. Quando un autore fornisce la chiave interpretativa si è subito indotti a leggere per verificare quanto di quello che vi abbiamo letto corrisponde alle intenzioni dell’autore.
In questo caso, almeno per ciò che concerne la suddivisione dei versi, avevo visto giusto.
Per il resto, mi sarebbe piaciuto avere del tempo in più, perché non sempre, quando si legge, si è nello stato d’animo giusto per entrare nel testo.
Comunque sono d’accordo con Arcadica…. e proprio un altro pianeta.


Mio caro Conte, avevo fatto una mezza scommessa con Roberta che oltre a chi ha scritto e commentato non saremmo andati poi oltre ;D e poi Roberta  ha sviscerato così bene questo testo che, a mio dire, non  sembra ci sia altro da aggiungere... a meno che non si voglia discutere del tema, di poesia, di scelte semantiche più o meno appropriate... di come fare ad entrare dentro un testo, anche se a prima vista può sembrare difficile, eccetera.
Intanto mi prendo il tuo affettuoso appunto e ti saluto, anche a te con un abbraccio ;)

Mire

Offline Stefano Toschi

Re: Dentro - Mirella Crapanzano
« Risposta #8 il: Venerdì 29 Gennaio 2010, 17:41:56 »
Il testo parla dell’Amore, inteso quale incontro, quale riconoscersi nell’altro, come ha spiegato Mirella. Parla dell'Amore nel senso più ampio, che può comprendere l’amicizia, la fratellanza, l’amore di coppia, non intende avere una connotazione specificamente sessuale, come ha precisato Zima e come risulta evidente dalla categoria nel quale è stato inserito: introspezione.
Eppure leggendo il testo si ha un’impressione di forte carica sensuale, direi quasi, erotica (e anche questo Zima lo ha colto, al di là delle intenzioni dell’autrice).
I riferimenti sono evidenti, molti sono stati già messi in luce da Zima, altri ce ne sono e, specialmente nel finale, alcune locuzioni suggeriscono (a una lettura “maliziosa”) esplicitamente l’atto sessuale.
Da ciò credo di poter desumere un’attitudine dell’autrice a sentire l’amore in maniera “carnale” e, specularmente, la tendenza a sublimare la “carnalità” dei rapporti in un sentimento superiore, puro.
Questo mi sembra il contributo personale e originale che Mirella ci dà in questa poesia, parlandoci dell’Amore.
Naturalmente le immagini, le parole, in un testo poetico, possono avere molteplicità di significati ed andare oltre le intenzioni stesse di chi scrive. E questo fluttuare del significato a fronte della stabilità del significante, è tanto più vasto e non circoscrivibile quanto più esso non risulta immediato al lettore, il quale può proiettarvi, diciamo così, sé stesso.
Ecco perché l’intervento dell’autore non esaurisce, secondo me (e qui discordo dal Conte), le possibilità di interpretazione. Non si tratta di indovinare il significato. Quello che voleva esprimere l’autore non è mai l’unico e, spesso, neppure il più profondo, se è vero che la poesia è scrittura dell’anima e non si arriva mai a conoscere completamente sé stessi. Se poi è vera poesia, non è scrittura soltanto di un’anima individuale, ma attraverso l’anima del poeta diventa specchio in cui ogni lettore conosce qualcosa di sé.
« Ultima modifica: Venerdì 29 Gennaio 2010, 17:47:07 da Stefano Toschi »
"Ogni certezza è nel sogno" (E. Poe)

aureliastroz

  • Visitatore
Re: Dentro - Mirella Crapanzano
« Risposta #9 il: Sabato 30 Gennaio 2010, 00:51:08 »
Hai ragione Stefano quando dici che il discorso non si esaurisce necessariamente e la tua analisi ne è la dimostrazione più lampante. Quello che volevo dire io è che, dopo l'intervento dell'autore, qualunque testo perde parte del suo fascino, è come guardare un film dopo che qualcuno ti ha raccontato la trama. E' chiaro che alcune sfumature le osservi e le puoi interpretare diversamente, come è chiaro che non si tratta di indovinare nulla, non è un concorso o una gara a chi si avvicina di più, ma converrai che l'aver letto l'intervento di Mirella sminuisce l'alone di fascino e di mistero che rende sempretutto più intrigante. Hai voglia di leggerci tutto quello che dici, il fatto è che a questo punto ogni interpretazione avrebbe un sapore di forzatura.


cipreacalend

  • Visitatore
Re: Dentro - Mirella Crapanzano
« Risposta #10 il: Lunedì 1 Febbraio 2010, 13:04:12 »
Sono d'accordo con Stefano, un testo può avere una molteplicità di significati e non può esaurirsi in una trama che ne sveli l'intima spiegazione. E' vero, non è un testo che si riferisce all'amore propriamente detto, altrimenti l'avrei inserito in quella categoria, non parlo di amanti o di incontri sessuali, mi rendo conto che alcune scelte semantiche possano dar adito a questo fraintendimento
 "le mani a recitare il corpo al buio/ a terra un filo che disegna dita/ sbavature impigliate sotto pelle/"
in questi versi c'è il ritorno alla terra, ancestrale, primitivo ( e forse è per questo che risultano pregni d'eros)e da questa il riconoscimento del corpo, che viene "recitato" e svela la propria sacralità, indispensabile per giungere all'essenza delle cose, dei sentimenti, dell'amore, del rivelarsi agli altri oltre che a se stessi. In questa ricerca la spiritualità è, dunque, carnalità, il corpo diviene elemento sacro di questa ricerca che è solo interiore.

Mio caro Conte, permettimi di non essere d'accordo: potrei leggerti questo testo con altre chiavi di interpretazione, ma non lo faccio, proprio perché a svelare ogni mistero non può essere l'autore...
 ;D
Mire

« Ultima modifica: Lunedì 1 Febbraio 2010, 13:05:55 da Mirella Crapanzano »

flaviettacap

  • Visitatore
Re: Dentro - Mirella Crapanzano
« Risposta #11 il: Sabato 27 Febbraio 2010, 10:23:52 »
Ho letto tutti i vostri commenti... posso dire che personalmente l'amore come primo sentimento è quello che mi è venuto in mente.. non so perchè, ho pensato più a una fuga... magari un amore dal quale ci si sentiva "asfissiato"... almeno questo è quello che mi ha trasmesso in una prima lettura...
però non posso non essere d'accordo con voi sul fatto che c'è una sensualità che arriva alle stelle... quel piacersi, quel giocare con l'altro solo con gli sguardi, con i gesti... "baciarsi con gli occhi e guardarsi con la bocca"...  :)
Comunque, brava Mirella... nonostante anche io avrei usato un "andare a capo" diverso, è entrata nel cuore di molti, come si vede...  :D

flaviettacap

  • Visitatore
Re: Dentro - Mirella Crapanzano
« Risposta #12 il: Sabato 27 Febbraio 2010, 10:24:36 »
Ho letto tutti i vostri commenti... posso dire che personalmente l'amore come primo sentimento NON è quello che mi è venuto in mente.. non so perchè, ho pensato più a una fuga... magari un amore dal quale ci si sentiva "asfissiato"... almeno questo è quello che mi ha trasmesso in una prima lettura...
però non posso non essere d'accordo con voi sul fatto che c'è una sensualità che arriva alle stelle... quel piacersi, quel giocare con l'altro solo con gli sguardi, con i gesti... "baciarsi con gli occhi e guardarsi con la bocca"...  :)
Comunque, brava Mirella... nonostante anche io avrei usato un "andare a capo" diverso, è entrata nel cuore di molti, come si vede...  :D

ps. se ho risaltato il non è perchè nel commento precedente, che non riesco ad eliminare, me l'ero scordatao :)
« Ultima modifica: Sabato 27 Febbraio 2010, 10:28:22 da Flavia Capoano »

Offline Fabio bruschi

Re:Dentro - Mirella Crapanzano
« Risposta #13 il: Mercoledì 20 Febbraio 2013, 09:31:41 »

lega quel cercare un ordine comune
alla complicità che del silenzio
duplica le ombre, le mani a recitare il corpo
al buio, a terra un filo che disegna dita, sbavature
impigliate sotto pelle, fuori posto
ovunque

cinge quel tepore di muschio, di voci che salgono
a nord, dove l'alito è preghiera in cima
e sotto s'assestano radici piano. ad allargarne il senso
accade la mancanza, il ritorno a casa infine
dentro



http://www.scrivere.info/poesia.php?poesia=126197&t=Dentro


propongo la lettura di questa poesia che, per un qualche assurdo motivo, è stata totalmente ignorata, sia nei commenti che nelle letture. letture 18, commenti 0, bacheca 0. eppure qualche anima gentile che è riuscita a sentire la grandezza di questi versi, passando l'ha messa in evidenza.
ma non voglio creare ulteriori polemiche in questa sede per non togliere spazio al senso di questa POESIA che merita la giusta attenzione.


Offline poeta per te zaza

  • Autore CS
  • Autore
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  • Post: 2044
  • Sesso: Femmina
  • Infinito è spazio che precede e segue l'orizzonte
  • Nel sito Scrivere: Le sue poesie
Re:Dentro - Mirella Crapanzano
« Risposta #14 il: Mercoledì 20 Febbraio 2013, 22:04:42 »
E' una poesia veramente sopra la norma, è un peccato non poter leggere altro di Mirella
Crapanzano, non più "dentro" il sito.
Riporto il suo commento da "visitatrice":

Sono d'accordo con Stefano, un testo può avere una molteplicità di significati e non può esaurirsi in una trama che ne sveli l'intima spiegazione. E' vero, non è un testo che si riferisce all'amore propriamente detto, altrimenti l'avrei inserito in quella categoria, non parlo di amanti o di incontri sessuali, mi rendo conto che alcune scelte semantiche possano dar adito a questo fraintendimento
 "le mani a recitare il corpo al buio/ a terra un filo che disegna dita/ sbavature impigliate sotto pelle/"
in questi versi c'è il ritorno alla terra, ancestrale, primitivo ( e forse è per questo che risultano pregni d'eros)e da questa il riconoscimento del corpo, che viene "recitato" e svela la propria sacralità, indispensabile per giungere all'essenza delle cose, dei sentimenti, dell'amore, del rivelarsi agli altri oltre che a se stessi. In questa ricerca la spiritualità è, dunque, carnalità, il corpo diviene elemento sacro di questa ricerca che è solo interiore.

Mio caro Conte, permettimi di non essere d'accordo: potrei leggerti questo testo con altre chiavi di interpretazione, ma non lo faccio, proprio perché a svelare ogni mistero non può essere l'autore...
 ;D
Mire


di sabbia e catrame è la vita...
o scorre o si lega alle dita...