Autore Topic: vorrei sottoporvi una mia poesia sull'uso più o meno lecito dei congiuntivi  (Letto 2810 volte)

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Offline Alfredo Mercutello

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SE SOLO PER UN ATTIMO

"sarebbe unico... essere braccia che ti cingessero
...che ti stringessero forte forte in un caloroso abbraccio

unico sarebbe che tu fossi per me un aiuto un sostegno un riparo

perché perdersi in inutili estenuanti diatribe
stare li a concertare su chi di noi fosse più importante

avversari di cosa?

se solo ti lasceresti andare
se solo ti lasceresti condurre mano nella mano
ti porterei come una piuma in alto nei cieli a volare
liberi di non poter più fare a meno l'uno dell'altro

ti insegnerei a sederti su una soffice nuvola bianca
ci stenderemo su di essa a soffiare sui cirri tinti di rosa
detterei i tempi perché tu possa imparare a ridere e poi ridere
ti condurrei dal misero e ti farei essere ricco... ricco

se solo per un attimo fidarti di me...conterebbe più della tua stessa vita



<< quali sono i congiuntivi da correggere se ce ne sono.... grazie ALFREDO >>

Offline X Bruna Rossini

Re: vorrei sottoporvi una mia poesia sull'uso più o meno lecito dei congiuntivi
« Risposta #1 il: Mercoledì 27 Gennaio 2010, 23:13:36 »

Forse così...



sarebbe unico... essere braccia che ti cingessero
...che ti stringessero forte forte in un caloroso abbraccio 

unico sarebbe che tu fossi per me un aiuto un sostegno un riparo

perché perdersi in inutili estenuanti diatribe
stare li a concertare su chi di noi sia più importante

avversari di cosa?

se solo ti lasciassi andare...
se solo ti lasciassi condurre mano nella mano
ti porterei come una piuma in alto nei cieli a volare
liberi di non poter più fare a meno l'uno dell'altro

ti insegnerei a sederti su una soffice nuvola bianca
ci stenderemmo su di essa a soffiare sui cirri tinti di rosa
detterei i tempi perché tu possa imparare a ridere e poi ridere
ti condurrei dal misero e ti farei essere ricco... ricco

se solo per un attimo fidarti di me... contasse più della tua stessa vita


Xdi

Offline Webmaster

Re: vorrei sottoporvi una mia poesia sull'uso più o meno lecito dei congiuntivi
« Risposta #2 il: Mercoledì 27 Gennaio 2010, 23:28:47 »
Solamente

se solo ti lasceresti andare
se solo ti lasceresti condurre mano nella mano


dove "lasceresti" va cambiato con "lasciassi":

se solo ti lasciassi andare
se solo ti lasciassi condurre mano nella mano


Al di là della domanda specifica:

"stare li" va con l'accento "stare lì".

"concertare" non ha molto senso in quella frase. "Concertare" da idea di un accordo. Nel concerto ci sono strumenti che suonano insieme in perfetto ritmo, equilibrio e concordia, cosa che invece mi sembra l'opposto di quello che l'autore vuole dire. Se c'è una diatriba non ci può essere concerto.

"ti condurrei dal misero" che vuol dire, che lo porteresti a vedere qualcuno che vive sotto i ponti? Dal senso, invece, l'autore sembra che voglia tirare fuori qualcuno dalla miseria, non portarlo a vedere qualcuno misero.

Infine direi che mancano un po' di virgole e che senza queste alcuni versi sono un po' complessi nella lettura.

Offline Zima

Re: vorrei sottoporvi una mia poesia sull'uso più o meno lecito dei congiuntivi
« Risposta #3 il: Giovedì 28 Gennaio 2010, 10:08:14 »
SE SOLO PER UN ATTIMO

"sarebbe unico... essere braccia che ti cingessero
...che ti stringessero forte forte in un caloroso abbraccio

unico sarebbe che tu fossi per me un aiuto un sostegno un riparo

perché perdersi in inutili estenuanti diatribe
stare li a concertare su chi di noi fosse più importante

avversari di cosa?

se solo ti lasceresti andare
se solo ti lasceresti condurre mano nella mano
ti porterei come una piuma in alto nei cieli a volare
liberi di non poter più fare a meno l'uno dell'altro

ti insegnerei a sederti su una soffice nuvola bianca
ci stenderemo su di essa a soffiare sui cirri tinti di rosa
detterei i tempi perché tu possa imparare a ridere e poi ridere
ti condurrei dal misero e ti farei essere ricco... ricco

se solo per un attimo fidarti di me...conterebbe più della tua stessa vita



<< quali sono i congiuntivi da correggere se ce ne sono.... grazie ALFREDO >>

scusa, ma qua i congiuntivi sono tutti sbagliati e non solo i congiuntivi. oltre alle cose che hanno messo in evidenza Luigi e Xdi, ce ne sono diverse altre. io credo di averne sottolineato la maggior parte.

nella prima parte non c'è bisogno del congiuntivo. un indicativo sarebbe andato più che bene.

qui: unico sarebbe che tu fossi per me un aiuto un sostegno un riparo al posto di quel CHE, ci sarebbe stato bene un SE.

"stenderemo" poi, che è l'indicativo futuro, non va bene, avresti dovuto scrivere "stenderemmo" al condizionale.

e ancora:

"se solo per un attimo fidarti di me" ma cosa vuol dire? forse avresti dovuto scrivere

"se solo per un attimo ti fidassi di me"


insomma, ci sono diverse incongruenze che andrebbero riviste.
"proverò a spaccare
meridiane di silenzio,
come ghiaccio
sui mattoni della piazza
e sotto i nostri piedi"
r.d.

Tosco32

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Re: vorrei sottoporvi una mia poesia sull'uso più o meno lecito dei congiuntivi
« Risposta #4 il: Giovedì 28 Gennaio 2010, 13:03:40 »
A questo punto non può mancare la mia, già pubblicata sul sito.


MONUMENTO FUNEBRE AL CONGIUNTIVO.

Ora che il congiuntivo - triste fato! -
per mano dei mass media tutti quanti
e' stato con barbarie assassinato,
sulla sua tomba vengon sparsi pianti.

Per ricordarlo all'inclito e all'incolta
gli amici estimatori, in un momento,
di denaro hanno fatto una raccolta
per erigergli un grande monumento.

Il busto è stato oggi inaugurato
e l'orazione in gloria fu affidata
ad un noto ed esperto letterato
che in questo modo - ahimè! - l'ha cominciata:

"Desidero che voi "fate" attenzione
a quello che diro' sul caro estinto,
voglio che "siete" attenti all'orazione
e che al mio dire "resta" ognuno avvinto."

Appena udito questo son scappato
di corsa per andare al cimitero,
sulla sua tomba allor mi son gettato
e ho così pianto: "Non mi sembra vero

che tu "sei" morto, caro congiuntivo,
ma non avvenga mai che io ti "scordo",
e giacche' sei per me punto d'arrivo
voglio che tu "rimani" nel ricordo!"
...
Dalla tomba la voce cavernosa
del congiuntivo è uscita: "Vacci piano,
lascia dormir chi in pace qui riposa,
preferisco che tu mi "stai" lontano.


Offline Webmaster

Re: vorrei sottoporvi una mia poesia sull'uso più o meno lecito dei congiuntivi
« Risposta #5 il: Giovedì 28 Gennaio 2010, 16:53:30 »
scusa, ma qua i congiuntivi sono tutti sbagliati e non solo i congiuntivi. oltre alle cose che hanno messo in evidenza Luigi e Xdi, ce ne sono diverse altre. io credo di averne sottolineato la maggior parte.

nella prima parte non c'è bisogno del congiuntivo. un indicativo sarebbe andato più che bene.
L'indicativo no, non sarebbe proprio corretto, visto che c'è una condizione a seguito della quale si verifica qualcosa, piuttosto invece di

sarebbe unico... essere braccia che ti cingessero
...che ti stringessero forte forte in un caloroso abbraccio


sarebbe stato più corretto

sarebbe unico... essere braccia che ti cingano
...che ti stringano forte forte in un caloroso abbraccio


C'è un po' di confusione fra congiuntivo e condizionale.
Il condizionale viene usato per indicare un evento o situazione che ha luogo solo se è soddisfatta una determinata condizione. "sarebbe unico..." è ciò che avviene se si verifica la condizione di abbracciare.
Il congiuntivo viene usato per indicare un evento non sicuro. "essere braccia che ti cingano...". Non sappiamo se questo è possibile.
Di solito si usa il condizionale per esprimere ciò che si può verificare dopo che sia avvenuto ciò che viene espresso con il congiuntivo. Cioè il condizionale si usa per ciò che è conseguenza di una precisa condizione, il congiuntivo per esprimere qualcosa che potrebbe o no verificarsi, cioè la condizione.
In "sarebbe unico... essere braccia che ti cingano" la condizione che si deve verificare è l'abbraccio, e quindi si usa il congiuntivo, e la conseguenza che si verifica se la condizione accade è "sarebbe unico" e quindi si usa il condizionale.
« Ultima modifica: Giovedì 28 Gennaio 2010, 17:06:13 da Luigi. »

Offline Zima

Re: vorrei sottoporvi una mia poesia sull'uso più o meno lecito dei congiuntivi
« Risposta #6 il: Giovedì 28 Gennaio 2010, 22:19:21 »
Luigi, tu dici:
L'indicativo no, non sarebbe proprio corretto, visto che c'è una condizione a seguito della quale si verifica qualcosa

in realtà, la condizione principale a seguito della quale si verifica che "sarebbe unico" è quella che io "sia braccia", non l'azione dello stringerti, che rispetto alla prima io trovo solo secondaria.

volendolone dare una specie di traduzione potrei dire:

se (io) fossi braccia che ti cingono, allora (l'averti tra le braccia) sarebbe unico...

vedi, nel qual caso si legge bene la possibilita: se fossi (congliuntivo) - sarebbe (condizionale)


a dire il vero, io ci ho pensato e... insomma, in qualunque modo lo rigiro, mi suona sempre male, o forse vanno bene tutti e due: sia il  mio indicativo presente (cingono), che il tuo congiuntivo presente(cingano), a seconda della sfumatura che si vuole dare al testo. di certo, il congiuntivo passato di Alfredo è quello che suona peggio di tutti.


però... qui un prof di italiano non c'è?  >:( almeno che ci illumini lui, con tanto di terminologie!!!  :D
mi avete mandato in crisi con sta storia!!!
« Ultima modifica: Giovedì 28 Gennaio 2010, 22:37:27 da Zima »
"proverò a spaccare
meridiane di silenzio,
come ghiaccio
sui mattoni della piazza
e sotto i nostri piedi"
r.d.

Offline Webmaster

Re: vorrei sottoporvi una mia poesia sull'uso più o meno lecito dei congiuntivi
« Risposta #7 il: Giovedì 28 Gennaio 2010, 22:52:25 »
Si, il fatto è che io l'avevo letta in modo diverso da come l'avevi letta tu. Gli avevamo dato sensi diversi ed a ciò si adattavano forme diverse. Beh, questo è ovvio perché, a parte sbagli materiali di scrittura o di grammatica, è difficile dire cosa non va o come sarebbe meglio una poesia, perché dipende sempre da come si legge e da quello che voleva dire l'autore, e spesso sono cose diverse.
Però si, in effetti quella che suona peggio è l'iniziale, ma sarà perché ognuno di noi la legge in modo diversa dall'iniziale.
Ma ovviamente non ci sono regole di scrittura. Strettamente parlando di grammatica l'unico errore materiale è quello che avevo detto sopra. Per il resto si tratta di "a seconda di quello che vuoi dire", ma questo non so se è un pregio od un difetto.
Ci sono poesie che sono molto belle proprio perché riescono a lasciare a chi le legge la piena "padronanza" del significato, altre che invece lo sono per il contrario, ma in entrambi i casi dipende dalla capacità e dalla bravura dell'autore (congiuntivi compresi, che sono uno strumento per dare significato). Insomma qui non si dovrebbe parlare di indicativi, congiuntivi o condizionali giusti o sbagliati, quanto che non sono usati in modo tale da dare chiaramente o pienamente l'idea che l'autore voleva esprimere. E le poesie che non riescono né a far capire il significato dell'autore né a farne nascere uno in chi legge.
Credo che questo sia il caso di questa poesia, alcuni versi si ma alcuni versi proprio no.
« Ultima modifica: Giovedì 28 Gennaio 2010, 22:56:46 da Luigi. »

Offline Alfredo Mercutello

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Re: vorrei sottoporvi una mia poesia sull'uso più o meno lecito dei congiuntivi
« Risposta #8 il: Venerdì 29 Gennaio 2010, 11:18:35 »
"questo è uno dei poteri delle poesie, forse chi le legge, è il vero poeta..."
saluto e ringrazio   ALFREDO
accetto altri post.

Offline Marina Como

Re: vorrei sottoporvi una mia poesia sull'uso più o meno lecito dei congiuntivi
« Risposta #9 il: Sabato 30 Gennaio 2010, 09:57:56 »
L'indicativo no, non sarebbe proprio corretto, visto che c'è una condizione a seguito della quale si verifica qualcosa, piuttosto invece di

sarebbe unico... essere braccia che ti cingessero
...che ti stringessero forte forte in un caloroso abbraccio


sarebbe stato più corretto

sarebbe unico... essere braccia che ti cingano
...che ti stringano forte forte in un caloroso abbraccio

C'è un po' di confusione fra congiuntivo e condizionale.
Il condizionale viene usato per indicare un evento o situazione che ha luogo solo se è soddisfatta una determinata condizione. "sarebbe unico..." è ciò che avviene se si verifica la condizione di abbracciare.
Il congiuntivo viene usato per indicare un evento non sicuro. "essere braccia che ti cingano...". Non sappiamo se questo è possibile.
Di solito si usa il condizionale per esprimere ciò che si può verificare dopo che sia avvenuto ciò che viene espresso con il congiuntivo. Cioè il condizionale si usa per ciò che è conseguenza di una precisa condizione, il congiuntivo per esprimere qualcosa che potrebbe o no verificarsi, cioè la condizione.
In "sarebbe unico... essere braccia che ti cingano" la condizione che si deve verificare è l'abbraccio, e quindi si usa il congiuntivo, e la conseguenza che si verifica se la condizione accade è "sarebbe unico" e quindi si usa il condizionale.
Si, per me avrei messo

Sarebbe unico, essere braccia che ti cingano
che ti stringerebbero!
per me la principale sarebbe unico, subordinata essere braccia condizionale (concordo con se fossi braccia, allora sarebbe unico) subordinata di secondo grado all'essere braccia ti stringerei, ti stringerei se fossi braccia! E quel "che" anteposto allo stringere sarebbe solo un perchè, un allora, non un'altra cosa che potrebbe essere unica, ma una cosa possibile dall'essere braccia.
Importante allora l'uso corretto per dare le giuste sfumature a quel che si vuole dire.
Se voglio fare la stronza ci riesco bene.  Talmente bene che quasi quasi ci sono. O forse ci sono.  Si, deciso.

Offline X Bruna Rossini

Re: vorrei sottoporvi una mia poesia sull'uso più o meno lecito dei congiuntivi
« Risposta #10 il: Sabato 27 Febbraio 2010, 17:48:46 »

Desidero proporvi la visione di questo cortometraggio

dal titolo   "Lui speriamo che se la cava"

http://www.youtube.com/watch?v=fwfpl8Yg6fY&feature=player_embedded

Clodia

  • Visitatore
Re: vorrei sottoporvi una mia poesia sull'uso più o meno lecito dei congiuntivi
« Risposta #11 il: Sabato 27 Febbraio 2010, 18:49:40 »
Desidero proporvi la visione di questo cortometraggio

dal titolo   "Lui speriamo che se la cava"

http://www.youtube.com/watch?v=fwfpl8Yg6fY&feature=player_embedded

Visto  ;)  ;D

Offline MariaGiovannAìnoRusc ito

Re: vorrei sottoporvi una mia poesia sull'uso più o meno lecito dei congiuntivi
« Risposta #12 il: Domenica 28 Febbraio 2010, 15:11:41 »
Carissimo..."sarebbe unico... essere braccia che ti cingessero
...che ti stringessero forte forte in un caloroso abbraccio

unico sarebbe che tu fossi per me un aiuto un sostegno un riparo

perché perdersi in inutili estenuanti diatribe
stare li a concertare su chi di noi fosse più importante

avversari di cosa?...

Carissimo l'utilizzo della lingua italiana si pone, alle volte, ostacolo per tutti. Occorre recare un minimo d'attenzione...a meno che non si desideri oltrepassare il tutto attraverso "licenze poetiche".