Si, il fatto è che io l'avevo letta in modo diverso da come l'avevi letta tu. Gli avevamo dato sensi diversi ed a ciò si adattavano forme diverse. Beh, questo è ovvio perché, a parte sbagli materiali di scrittura o di grammatica, è difficile dire cosa non va o come sarebbe meglio una poesia, perché dipende sempre da come si legge e da quello che voleva dire l'autore, e spesso sono cose diverse.
Però si, in effetti quella che suona peggio è l'iniziale, ma sarà perché ognuno di noi la legge in modo diversa dall'iniziale.
Ma ovviamente non ci sono regole di scrittura. Strettamente parlando di grammatica l'unico errore materiale è quello che avevo detto sopra. Per il resto si tratta di "a seconda di quello che vuoi dire", ma questo non so se è un pregio od un difetto.
Ci sono poesie che sono molto belle proprio perché riescono a lasciare a chi le legge la piena "padronanza" del significato, altre che invece lo sono per il contrario, ma in entrambi i casi dipende dalla capacità e dalla bravura dell'autore (congiuntivi compresi, che sono uno strumento per dare significato). Insomma qui non si dovrebbe parlare di indicativi, congiuntivi o condizionali giusti o sbagliati, quanto che non sono usati in modo tale da dare chiaramente o pienamente l'idea che l'autore voleva esprimere. E le poesie che non riescono né a far capire il significato dell'autore né a farne nascere uno in chi legge.
Credo che questo sia il caso di questa poesia, alcuni versi si ma alcuni versi proprio no.