Autore Topic: De criticae obtorto collo.  (Letto 3637 volte)

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aureliastroz

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De criticae obtorto collo.
« il: Lunedì 25 Gennaio 2010, 17:16:08 »
ovvero:
(dedicato agli artisti poco propensi alla critica)



Quando a dieci anni scrissi due strofette
credetti d’esser diventato un vate
mi crogiolavo fossero perfette
solo perché le avevo allineate

di spuma delle onde o laghi cheti
e di tramonti scrivevo con fervore
pensavo che per essere poeti
bastasse fare rima cuore-amore

ero la fiera della banalità,
ma un giorno un tizio un poco più sapiente
senza badare alle formalità
mi disse che chi scrive è anche la mente.

Sembrava una cazzata, sì lo ammetto,
è il cuore che comanda in certe cose,
ma dopo aver cambiato mi son detto:
se fioriranno saran forse  rose.

Avevo tredici anni ve lo giuro
quando iniziai a scrivere “elegante”
compresi allor che è certo più maturo
utilizzar lo studio per collante.

Quando si scrive quel che il cuore detta
lasciandosi guidare dal trasporto
ne può sortire appena qualche arietta
buona soltanto a fare il cascamorto

se poi ignoriamo le critiche feroci
perché le riteniamo indecorose,
non ci si meravigli che si sfoci
in nenie a dire poco vergognose

per sua natura e predisposizione
si sa che l’uomo normalmente sbaglia
ma se dell’ignoranza ha vocazione
- altro che poetare -
lui resta ciuco e come tale raglia.




Si parla sempre di commenti e critiche ai testi che vengono pubblicati nel sito di scrivere. Ho creduto originale ribadire in rima il mio modo di intendere la poesia e le critiche in generale.
La mia visione certamente non coinciderà con quella dei più, questo però non fornisca spunto per iniziare polemiche che non avrebbero seguito (almeno da parte mia).
Per il resto ben vengano pareri contrastanti purché  rigorosamente  in metrica e in rima. Anche questo è un modo per scrivere a quattro, otto, dieci, dodici, quattordici, sedici, (ecc...) mani. ;D
« Ultima modifica: Lunedì 25 Gennaio 2010, 17:40:19 da Il Conte »

Tosco32

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Re: De criticae obtorto collo.
« Risposta #1 il: Lunedì 25 Gennaio 2010, 20:03:05 »
Mio caro conte, un principe io sono,
se vuoi sentire del mio dire il suono
ascolta questa mia quartina a volo...
è un raglio che so emettere io solo!

E se tu ne sai fare dei migliori,
all'istante li devi tirar fuori fuori,
noi ci combatterem fino alla morte
per vedere chi sa ragliar più forte!

Tu mi puoi criticare "obtorto collo",
ma io che sono asino e non pollo
ti dico che se al collo ci hai la storta
al farmacista sol la cosa importa.

Egli ben saprà darti un lenimento
che alla cervice tolga quel tormento,
ed io che non riesco ad altro fare
continuerò vicino a te ragliare!

Un'improvvisata per un poeta in rima, che almeno si fa capire. Se tu avessi invece scritto in ermetico...

Lorenzo C.


aureliastroz

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Re: De criticae obtorto collo.
« Risposta #2 il: Lunedì 25 Gennaio 2010, 22:12:39 »
Caro Crocetti, son perplesso alquanto
tu fai del tuo ragliare un grande vanto
vorrei provare a dirti  immantinente
che di ragliare a me non frega niente

ho altre occupazioni al momento
e del mio dire sai non mi lamento
invece vedo che da buon somaro
dell’organismo non ti è proprio chiaro

dove siano situati quei congegni
che tra individui fan la differenza
e se la cervicale mi dà i segni
della  cervice ahimè non ho dolenza

perciò se come dici in poesia
del farmacista  io ho necessità
a te urgon lezion d’anatomia
che lì scarseggi in tutt’onestà.




(Tanto per continuare la "tenzone"  ;D)
« Ultima modifica: Lunedì 25 Gennaio 2010, 22:14:22 da Il Conte »

Tosco32

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Re: De criticae obtorto collo.
« Risposta #3 il: Martedì 26 Gennaio 2010, 08:19:47 »
Mi dispiace, messere, non duello
con chi sa misurar solo l'uccello
e pur l'anatomia crede sapere
e soltanto la sua sa ben vedere.

Si nota egli più grande agli altri in tutto,
però questo primato è solo frutto
d'un metro costruito con gran cure
che raddoppia al suo corpo le misure!

Ragliar non t'interessa, come affermi,
però, con buona pace ti confermi
che insieme a me, agli occhi della gente,
anche tu ragli molto... fortemente!

Lorenzo C.

masman

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Re: De criticae obtorto collo.
« Risposta #4 il: Martedì 26 Gennaio 2010, 11:40:42 »
Lo misi in versi ciò di cui ragioni,
che a me i tramonti m’han rotto i coglioni,
e pure in blanda prosa ci ho provato
ma il mio grido è rimasto inascoltato.

Io fui – pensa! – addirittura accusato
d’esser empio, saccente e pure ingrato
perché osai criticare un certo autore,
con intelletto onesto e non col cuore.

Nulla da opporre a quanto scrivi, Conte,
so di cosa parli, ne so la fonte –
non chiedermi pareri contrastanti:
sei nel giusto, perciò non sei dei tanti.

masman

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Re: De criticae obtorto collo.
« Risposta #5 il: Martedì 26 Gennaio 2010, 11:53:41 »
Eppur lo stimo il buon Crocetti,
ha gran talento inoffensivo:
si perde spesso in quei verdetti
che non han nulla di nocivo.

Orsù, Messer Lorenzo, tenta!
A che serve tanto rancore?
Non giova aver la lenza lenta
per poi tirarla con furore!

Tosco32

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Re: De criticae obtorto collo.
« Risposta #6 il: Martedì 26 Gennaio 2010, 14:40:02 »
Mi permetto di correggere al buon Manocchia (con una sola...ene!) il terzultimo verso della sua pima poesia, che appare come uno stonatissimo endecasillabo. Invece andrebbe meglio:

"so di che parli, pur ne so la fonte"

Io sono entrato un po' a caso in questa disputa, e sono intervenuto perché, quando si ragiona in rima, mi unisco sempre volentieri alla compagnia, specie con un Conte e soprattutto un Manocchia che a me personalmente non sono per niente antipatici. Al Manocchia glielo avevo già detto.
Anche a me - se qui si può parlare liberamente - rompono i coglioni le poesie con i tramonti d'oro di un astro lucente che si perde dietro montagne che si colorano di rosa, però ancor più mi rompono quelli che ho già detto e che è inutile ripetere, gli amori perduti ed insostituibili, di quelli che di più grandi non ce n'è mai stati - Paolo e Francesca di fronte a loro è un'inezia - e che sono finiti tutti, ahimè, nel più doloroso dei tritelli, ma devono essere ogni giorno ricordati e cantati con la solita solfa.
Anzi, vanno annaffiati con acqua e adatto concime, perché crescano sempre più rigogliosi.
Spero di non essermi ancora... compromesso di nuovo, perciò è meglio che faccia punto sull'argomento.
Ripeto che nella mia odierna strimpellata, "spero, promitto et iuro", alla maniera degli antichi pagani latini, che di tutti parlavo tranne che... dei partecipanti a questo sito.
Vedo con sommo piacere che, giustamente, tutti ci hnno creduto. E questo mi riempie di... soddisfazione.
 

arcadica

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Re: De criticae obtorto collo.
« Risposta #7 il: Martedì 26 Gennaio 2010, 14:59:15 »




A questo punto serve una pulzella
che non tema vestirsi da asinella
e che fra i ragli sia degna ragliessa
sfrontata sì, ma a volte anche dimessa

Le rime qui non sono da buttare
anche se noto tra il vostro ragliare
al vero qualche lieve ruzzolone
che il conto fa mancar di perfezione

Ma non importa, io son malleabile
e in poesia ancora più volubile
Mi muovo agevolmente tra la metrica
poi  con lo stile sfocio nell’ermetica

Chiedetemi ogni tipo di scansione
competerò con rara precisione
Dopo, se non bastasse solo quella
son pronta ad alzar pure la gonnella

E se qualcuno parla di misure
l’onere a me di fare le visure !





 :angel:

aureliastroz

  • Visitatore
Re: De criticae obtorto collo.
« Risposta #8 il: Martedì 26 Gennaio 2010, 15:23:52 »
Mi dispiace, messere, non duello
con chi sa misurar solo l'uccello
e pur l'anatomia crede sapere
e soltanto la sua sa ben vedere.

Si nota egli più grande agli altri in tutto,
però questo primato è solo frutto
d'un metro costruito con gran cure
che raddoppia al suo corpo le misure!

Ragliar non t'interessa, come affermi,
però, con buona pace ti confermi
che insieme a me, agli occhi della gente,
anche tu ragli molto... fortemente!

Lorenzo C.


E qui a dire il vero non capisco
io di volatili non ho mai parlato
e più lo leggo e ancor più mi stupisco
di come dalla rabbia sia accecato

ma forse dovrei dirtelo più chiaro
o magari facendoti un disegno
perché alla fine tu, da buon cazzaro
possa tornare a utilizzar l’ingegno

mi riferivo al corpo femminile
quando accennavo all’anatomia
ma tu nell’ignoranza giovanile
forse non hai l’idea di cosa sia

perciò per evitare malintesi
e per colmare questa tua lacuna
ti chiarirò, e senza sottintesi,
quello che ha già compreso la Tribuna.

Cervice: è la porzione inferiore dell'utero. È rivolta in basso, verso la vagina, sulla quale si inserisce ...

Cervicale: Il plesso cervicale è uno dei sei plessi nervosi appartenenti al sistema nervoso periferico costituito dai rami anteriori dei nervi spinali ...



P.S.

Non è mia intenzione creare un post dove ci si lamenti sempre delle stesse cose allo stesso modo. L’intenzione è quella che, se lo si vuol fare, lo si faccia in maniera creativa: in rima.
Pertanto invito tutti coloro che volessero unirsi alla compagnia a pubblicare solo ed esclusivamente in metrica ed in rima.
Invito tutti a non rispondere ad eventuali post dovessero non attenersi a tale semplice regola. GRAZIE


aureliastroz

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Re: De criticae obtorto collo.
« Risposta #9 il: Martedì 26 Gennaio 2010, 16:05:41 »



A questo punto serve una pulzella
che non tema vestirsi da asinella
e che fra i ragli sia degna ragliessa
sfrontata sì, ma a volte anche dimessa

...




Ma guarda tu che bella improvvisata
tra tanti ciuchi ecco la somara
mi piace che si sia qua presentata
e che si unisca tosto alla cagnara

Amica c’hai ragione, qua la mano
nel primo testo anch’io son scivolato
il metro che c’avevo era ben strano
perché da tempo non l’ho calibrato

Or bene con il Massi, con Crocetti
e gli altri che faranno compagnia
saranno tutti quanti ben accetti
per fare un gran casino e così sia.
 
Se poi per strada mancherà la voglia
o se scarseggeranno gli argomenti
potremo sempre, stando sulla soglia,
leggere quei commenti deprimenti

sono sicuro che tra due “sentita”
e quattro o cinque “bella e condivisa”
ritornerà la voglia mai sopita
di confinare tutti su, in banchisa



Tosco32

  • Visitatore
Re: De criticae obtorto collo.
« Risposta #10 il: Martedì 26 Gennaio 2010, 16:30:15 »
Hai ragione da vendere tu, Conte,
per questo fatti dare un bacio in fronte
da Arcadica, la gran verseggiatrice
che quello che ci ha in cuore te lo dice.

Arcadica è simpatica davvero,
mi piace il verso suo perché sincero
ed è pronta, lei stesso ce lo dice,
ad insegnarmi dove... è la cervìce.

Vola verso di lei la simpatia
di chi errore lo fe' d'anatomia,
ma la visura no non mi fo fare,
perchè solo ci avrei da scapitare.

Infatti mi toccò tal triste fato
di avercelo ben poco evidenziato,
e tal difetto sempre che perdura
mi fa ogni volta far brutta figura.

Arcadica, tu alzati la gonna
e guarderò le gambe tue di donna,
però, ti prego, non mi far visure...
prendi sol del mio verso le misure!

================

Arcadia si è presentata con uno spirito e una simpatia davvero accettabili. Se potessi e il regolamento non me lo impedisse, le dedicherei volentieri sul sito un sonetto... d'amore o d'altro, secondo il suo gradimento!
« Ultima modifica: Martedì 26 Gennaio 2010, 16:43:36 da Lorenzo Crocetti »

aureliastroz

  • Visitatore
Re: De criticae obtorto collo.
« Risposta #11 il: Martedì 26 Gennaio 2010, 17:23:17 »

...

Arcadia si è presentata con uno spirito e una simpatia davvero accettabili. Se potessi e il regolamento non me lo impedisse, le dedicherei volentieri sul sito un sonetto... d'amore o d'altro, secondo il suo gradimento!



La tua richiesta Lorenzo e sì toccante
che le regole modifico all’istante
anche se il senso ne resterà immutato
dispongo che il cambiamento sia immediato
chi vuole potrà d’amore qui parlare.
Io che non son capace resto a guardare
« Ultima modifica: Martedì 26 Gennaio 2010, 17:34:23 da Il Conte »

arcadica

  • Visitatore
Re: De criticae obtorto collo.
« Risposta #12 il: Martedì 26 Gennaio 2010, 18:09:52 »
Crocetti ha solo chiesto un gradimento!
Gradirei  che nessuno stia a guardare
nel frattempo nemmeno rinunciare
a versi offerti con compiacimento

Mi basterà un omaggio floreale
che il suo sonetto canti le parole
d’una campagna persa nelle viole
d’un lago, un monte, un angolo di viale

Così che le mie labbra andando a zonzo
rechino con dei baci in piena fronte
la simpatia  che provo per il Conte
e il mio più caldo "grazie", a Lorenzo
« Ultima modifica: Martedì 26 Gennaio 2010, 18:18:40 da Arcadica »

Tosco32

  • Visitatore
Re: De criticae obtorto collo.
« Risposta #13 il: Martedì 26 Gennaio 2010, 20:34:13 »
Arcadica, tu "zonzo" con "Lorenzo
hai voluto per forza far rimare,
ti cambio il verso come io lo penZo
perchè mi sembra proprio da rifare.

Così che le mie labbra andando a giro
rechino con dei baci sulla fronte
la simpatia che provo per il Conte...
ed a Lorenzo un grazie glielo giro!
______

Non ho bene capito, e con rispetto
qui l'esprimo all'Arcadica col cuore
se vuole o non lo vuole il mio sonetto
che parlerà per lei solo d'amore.

Se tale offerta mia lei non la sfrutta
e vuole un canto d'altro sentimento,
io le posso parlar di pastasciutta
condita coi miei versi sul momento!

Offline Amara

Re: De criticae obtorto collo.
« Risposta #14 il: Martedì 26 Gennaio 2010, 22:17:37 »
io che le critiche non temo mai
mi appresto qui ad attrarne a iosa
poichè non conto, Conte, tu lo sai
non mi riesce proprio questa cosa

ma se mi prenderete come sono
mi faccio due risate qui con voi,
con Arcadica di già spesso ragiono,
col Conte e Massi,si sa che imparo, poi

concordo coi tramonti e i cuoricini,
mi astengo dai commenti per dovere
non mi sottraggo a certi battuttini ( ;D)
posso restare??..fatemi sapere...
Il dubbio è uno dei nomi dell'intelligenza
(J. L. Borges)