alcuni passaggi della tua poesia rasentano la perfezione /per quello che intendo io, naturalmente/ e per questo ti faccio i miei complimenti!
mi hai ispirato, dunque... ci provo anche io!
T’amo,
come se amassi il vento,
non con la furia di tempesta
o d’uragano, che annienta quel che incontra,
piuttosto come un fiato settembrino che
coccola le foglie, le afferra
ed esortandole, le innalza, le scompiglia;
loro si toccano
riconoscendosi al semplice fruscio
poi si discostano e ancora si ritrovano,
ed in quel loro ciondolare vago
rivivono d’un attimo d’estate
le ho viste ultimamente,
si rincorrevano per il viale romito
e non potrei giurare
d’avere scorto soltanto foglie morte.
***
erano piuttosto danze
e di rimando sobbalzava il cielo
come speculare palpito
che negli occhi si racchiude per un attimo
e mi fermai
a mezz'ariatoccandoti così
come venisti al mondo
mentre passavi tra la fessura dell'origine
lieveimparai così ad amarti
senza dover sapere
e come si ama il mare
non quando il fiato lo accarezza
e pare fermo
ma quando sferza e mulinella
ti amo perchè vivi
e di passione uccidi
***