Paolo asserisce che la poesia sperimentale, ad esempio, se ne...frega allegramente della grammatica, della forma, perfino della singola parola.... Non è così. La poesia sperimentale opera dei profondi cambiamenti sulla grammatica, sulla forma e sulla singola parola, ma non se ne frega affatto. Tuttaltro, prende le regole come punto di partenza per piegarle, modificarle per plasmare il NUOVO. Operano sulla struttura per rimodulare il contenuto.
Certo!! Ed il nuovo è qualcosa che, in genere, provoca alzate di sopracciglia da parte di coloro che sono legati a doppio filo alle vecchie regole, forme, parole...
Stiamo dicendo la stessa cosa, vista da due punti di vista diversi.
Faccio un esempio...la fisica classica, DI CUI EINSTEIN ERA FIGLIO...non accolse bene le sue teorie; che poi vennero assunte come dogma. Ora, che la fisica figlia di Einstein scricchiola sotto il vento di molte novità...alcune teorie che fra una decina d'anni verranno universalmente accettate, sono duramente contestate.
Quello che intendo dire è che la tecnica NON è dogma. E' utile, essenziale, ci fornisce modo, maniera e strumenti; ma non è dogma. Può cambiare...ed è evidente che nessuno pensi che la tecnica è nella penna; sarebbe come dire che la tecnica pittorica è nel pennello...
Non comprendo questo creare differenze che non ci sono. A meno di non voler essere più realisti del re...mi sembra che siamo tutti d'accordo su quello che dice Zima: "ma Paolo... io ho detto che è necessaria, non che è sufficiente! e dopo tutte le cose che sono state dette e con le quali eravamo tutti d'accordo, si potrà ormai dare per scontato che solo il manierismo o solo l'intuizione non sono sufficienti per un buon lavoro.
tengo anche a precisare che, quando parlo di "studio" non intendo semplicemente quello dei "classici", non intendo stare sui libri e leggere o imparare da qualcun altro, certo, serve anche questo, ma io intendo lo studio della propria tecnica, del proprio progetto personale, l'affinamento di uno stile unico. capire "come fare per"...trasmettere il messaggio che ci proponiamo di mandare. ecco, questo è lo studio! e infondo, allora, il come è funzionale al cosa e diventa un tutt'uno con essa. "
Ribadisco: questo è il punto d'arrivo, la sintesi perfetta...sulla quale concordo al 100%