Autore Topic: Secondo voi tutti possono essere poeti?  (Letto 18675 volte)

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Offline Vannucchi Lorenzo

Re: Secondo voi tutti possono essere poeti?
« Risposta #75 il: Mercoledì 3 Marzo 2010, 19:24:59 »
si..direi di si anche se "stagioni" sta per "generazioni" (di uomini)

Offline Angelo Ricotta

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Re: Secondo voi tutti possono essere poeti?
« Risposta #76 il: Mercoledì 3 Marzo 2010, 19:29:46 »
si..direi di si anche se "stagioni" sta per "generazioni" (di uomini)
Questa non la sapevo. Ho sempre pensato che le morte stagioni fossero per Leopardi il paradigma del tempo che passa, della vita che finisce, non delle generazioni, ma della propria vita.

Offline Vannucchi Lorenzo

Re: Secondo voi tutti possono essere poeti?
« Risposta #77 il: Mercoledì 3 Marzo 2010, 19:35:15 »
dipende dall'interpretazione ma va bene lostesso stagioni

Offline Angelo Ricotta

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Re: Secondo voi tutti possono essere poeti?
« Risposta #78 il: Mercoledì 3 Marzo 2010, 19:40:28 »
Mi piacerebbe che qualcuno portasse un esempio, come sostiene il Toschi, di poesia che non è possibile mettere in prosa.
Sospendo per un'ora e poi ritorno online.

Offline Ausilia Giordano

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Re: Secondo voi tutti possono essere poeti?
« Risposta #79 il: Mercoledì 3 Marzo 2010, 21:36:30 »
 :D Con Luca Vallese sostengo che chi ama la poesia guarda la realtà circostante con passione, cuoriosità e amore, per cui rifugge a priori da deduzioni banali e avventate.

Offline Angelo Ricotta

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Re: Secondo voi tutti possono essere poeti?
« Risposta #80 il: Mercoledì 3 Marzo 2010, 22:09:06 »
:D Con Luca Vallese sostengo che chi ama la poesia guarda la realtà circostante con passione, cuoriosità e amore, per cui rifugge a priori da deduzioni banali e avventate.
Tutte cose giuste, come tante altre qui scritte, ma il nodo sul quale si discute è su chi decide che le "deduzioni" sono banali e avventate o non lo sono!

Offline Marina Como

Re: Secondo voi tutti possono essere poeti?
« Risposta #81 il: Giovedì 4 Marzo 2010, 10:53:47 »
Mi piacerebbe che qualcuno portasse un esempio, come sostiene il Toschi, di poesia che non è possibile mettere in prosa.
Sospendo per un'ora e poi ritorno online.
Vi sono diversi modi di utilizzare le tecniche poetiche che non possono appartenere alla prosa. Riposto alcune mie per interpretarle meglio  ;D.
Ad esempio si usano i versi come pause per sottolineare una immagine e dividerla dal resto: in peccatore ad es macroscopico è il verso diviso "nelle vostre" (non è la -mia. chiesa) ed in tutti gli altri. 
In "E ti affacci nel giorno" invece è il ritmo delle assonanze che è usato per far "precipitare" le situazioni sino al tentato suicidio. E nella chiusa ritroviamo la divisione in versi fatta per permettere al lettore una sua visione personale a seconda della pausa più o meno lunga che esso stesso mette tra i versi. In prosa suonerebbe: E' solo l'alba, che muore. E' solo... l'alba che muore. In prosa avrei bisogno della ripetizione del verso per dire quello che se fosse scritto in prosa suonerebbe come: per questa volta il suicidio non porta alla morte, e domani è un'altro giorno. Non preoccuparti, è solo la tua giovinezza... ormai sei una donna. Capita a tutti un inciampo nel crescere, è solo un normale inciampo che hanno tutti gli adolescenti.
In "Festa" è la struttura (i versi sarebbero dovuti essere nidificati, ma non riuscendovi ho dovuto usare i caratteri maiuscoli per differenziare i versi) che determina una doppia lettura. Una poesia breve nidificata nella poesia stessa.


Peccatore
   Brevi
   
-Dio vede i tuoi peccati-.
Li vedo anch'io.

E voi, rinchiusi
nelle vostre
ricche chiese.
li vedete?

Mangiate pane,
bevete sangue.
   [
...................................
E ti affacci nel giorno
   Sociale
   Assediata
da sbarre d'amore
rinchiusa
oro fuso che brucia
ingarbugli la mente
ti mostri incoerente
rabbiosa
strappi veli da sposa
smarrita

ripudi la vita.

Stupita

rammenti, rammendi
raccogli frammenti
un passo in avanti
macigni pesanti
fra strati d'essere
disparso d'intorno

farina di pane
incolli l'amore

e lievita il giorno

è solo
l'alba
che muore
,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,
Festa (estate)

Corpi liberati
da vesti opprimenti
si mostrano agli sguardi
incuranti.

Le ossa inondando
il sole accresce e lenisce
l'anziana mestizia
SOTTO UN CIELO CELESTE.

Sguinzagliati i bimbi
per le vie del centro
spruzzi di allegria
in città dormienti,

sguazzando nell'acqua
e nelle fontane
riscopron piacere
nel naturale:

ELASTICI E GESSETTI
FESTANTI CAMPANE.

L'afa negli uffici
e negli ospedali
ingigantir sembra
i tormenti

ma il male primario
succedanea lenisce
ne espia il peccato,
e il sereno del fuori
nel dopo ti mostra.

Così come bimbo
allegro giocando
IL MONDO VIEN FUORI
SALTELLANDO.   
Marina Como    
« Ultima modifica: Giovedì 4 Marzo 2010, 10:56:54 da Marina Como »
Se voglio fare la stronza ci riesco bene.  Talmente bene che quasi quasi ci sono. O forse ci sono.  Si, deciso.

Offline Angelo Ricotta

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Re: Secondo voi tutti possono essere poeti?
« Risposta #82 il: Giovedì 4 Marzo 2010, 11:38:37 »
Vi sono diversi modi di utilizzare le tecniche poetiche che non possono appartenere alla prosa.
Certo che la struttura in versi e magari la metrica, la rima, una disposizione geometrica particolare delle parole e altri espedienti della tecnica poetica aggiungono qualcosa all'equivalente in prosa e perciò è bene usarli. Il punto però è se ciò è davvero decisivo, ossia se una cattiva poesia possa diventare una buona prosa e/o viceversa. Chiarisco. Le poesie che hai citato si possono mettere tranquillamente in prosa aggiungendoci solo un po' di punteggiatura: ciò che era sensato prima lo rimane, ciò che non aveva senso non può acquistarlo, secondo me. Applicando il test di Toschi, come io l'ho ribattezzato, a diverse celebratissime poesie, mi sono ormai convinto che le eccellenti poesie rimangono intatte anche eliminando la loro forma in versi e persino con manipolazioni più pesanti. Per cui mi pare un ottimo test dal quale però deduco conclusioni opposte a quelle suggerite da Toschi! :angel:

Offline Stefano Toschi

Re: Secondo voi tutti possono essere poeti?
« Risposta #83 il: Giovedì 4 Marzo 2010, 12:20:49 »
Nemmeno io sono convinto della validità generale del test, l'ho già detto.
Ma vuoi dirmi che per te leggere L'infinito di Leopardi o la sua versione in prosa (o parafrasi) è la stessa cosa?
Ti suscita le stesse emozioni, le stesse suggestioni?
"Ogni certezza è nel sogno" (E. Poe)

Offline Marina Como

Re: Secondo voi tutti possono essere poeti?
« Risposta #84 il: Giovedì 4 Marzo 2010, 12:32:05 »
solo un po' di punteggiatura: ciò che era sensato prima lo rimane, ciò che non aveva senso non può acquistarlo,
E no, non sono d'accordo. Il fatto non è se abbia senso, il significato è se perde qualche senso. E la risposta è si. Quando leggi una poesia e rispetti le pause, esse sono volute per evocare altro da quello che leggi e questo la prosa non te lo dà.
Altro esempio:
Sofferenza
   Brevi
   
Lenisce il pensier mio
il tuo dolore?

Nel punto il
mio strazio.
   [Poesia in esclusiva]
Marina Como    
Come fa ad assumere il giusto significato la frase "nel punto il mio strazio"  se non dal raffronto tra i versi in cui le parole iniziali e le finali si richiamano nella struttura? Il punto "il" rimanda al rigo "il tuo dolore" e "mio strazio" rimanda sia al pensiero, al pensiero di non lenire. Anzi,  il vero strazio è anche l'unico punto usato: il punto interrogativo. Secondo una interpretazione il significato allora potrebbe essere: il dubbio se ti sono di aiuto mi strazia.
E cosa ancora più importante e determinante è che in poesia non ho bisogno di raccontarti i personaggi, che cosa è loro capitato: ogni lettore ne ha una sua percezione e li immette in una sua storia personale, ogni lettore si strazia e pone dei dubbi in maniera differente. Ed il fatto che questo sia indifferente alla poesia, che i particolari degli accadimenti sono indifferenti alla storia, che conferisce ad un testo il particolare di essere poesia. La storia la fa il lettore con il suo vissuto.
Se voglio fare la stronza ci riesco bene.  Talmente bene che quasi quasi ci sono. O forse ci sono.  Si, deciso.

Offline Marina Como

Re: Secondo voi tutti possono essere poeti?
« Risposta #85 il: Giovedì 4 Marzo 2010, 12:34:20 »
Ma comunque non dico che una buona prosa non possa raggiungere gli stessi fini. Così anche come un quadro o scultura. Solo il mezzo per raggiungerli è differente.
Io uso la metrica, il ritmo, le metafore, la struttura. Le altre arti possono usarle o meno, od usare altri mezzi.
Se voglio fare la stronza ci riesco bene.  Talmente bene che quasi quasi ci sono. O forse ci sono.  Si, deciso.

Offline Angelo Ricotta

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Re: Secondo voi tutti possono essere poeti?
« Risposta #86 il: Giovedì 4 Marzo 2010, 12:35:00 »
Nemmeno io sono convinto della validità generale del test, l'ho già detto.
Ma vuoi dirmi che per te leggere L'infinito di Leopardi o la sua versione in prosa (o parafrasi) è la stessa cosa?
Ti suscita le stesse emozioni, le stesse suggestioni?
Ti rispondo con la massima sincerità, senza infingimenti., e non certo per aver ragione. E' così, provo le stesse identiche emozioni.
Mi sono convinto, proprio guidato dal tuo test, che le grandi poesie possiedono una struttura intrinseca che nessuna manipolazione può annullare. Sono come diamanti difficilissimi da scalfire. Non si spiegherebbe altrimenti che tradotte in tante lingue diverse,perdendo quindi molti elementi formali originali, mantengono intatta la loro forza suggestiva. Anzi questa potrebbe essere un'estensione del test di Toschi: la traduzione in più lingue. Ad esempio i poemi omerici io li ho letti solo nelle traduzioni italiane non conoscendo il greco antico.Mi hanno affascinato lo stesso. Per esempio alcune poesie di Garcia Lorca ho potuto leggerle sia in italano che in spagnolo. Si perde sì qualche gioco di parole, qualche elemento formale, ma intatta rimane la loro forza interiore. A questo punto azzardo un paragone matematico. Nelle grandi poesie c'è un "invariante" che possiamo chiamare "bellezza". Per scrivere una grande poesia bisogna scoprire qual è. :angel:

Offline Angelo Ricotta

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Re: Secondo voi tutti possono essere poeti?
« Risposta #87 il: Giovedì 4 Marzo 2010, 12:43:53 »
E no, non sono d'accordo. Il fatto non è se abbia senso, il significato è se perde qualche senso. E la risposta è si. Quando leggi una poesia e rispetti le pause, esse sono volute per evocare altro da quello che leggi e questo la prosa non te lo dà.
Dammi un po' di tempo per sperimentare con le poesie che hai proposto. Comunque da una prima disamina se una poesia ha bisogno degli incomprensibili marchingegni che descrivi per essere capita, per me non è una buona poesia, non raggiunge lo scopo per cui è stata pensata. Però ti saprò dire meglio in seguito, fammi riflettere su quel che dici.

Offline Angelo Ricotta

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Re: Secondo voi tutti possono essere poeti?
« Risposta #88 il: Giovedì 4 Marzo 2010, 18:15:05 »
Altro esempio:
.......
ogni lettore ne ha una sua percezione e li immette in una sua storia personale, ogni lettore si strazia e pone dei dubbi in maniera differente. Ed il fatto che questo sia indifferente alla poesia, che i particolari degli accadimenti sono indifferenti alla storia, che conferisce ad un testo il particolare di essere poesia. La storia la fa il lettore con il suo vissuto.
Sottoscrivo le affermazioni di cui sopra ma non limitatamente alla poesia, per me è vero per ogni forma d'arte, tant'è che ho scritto in un post precedente " Persino ciò che l'autore ha voluto veramente esprimere non può considerarsi l'interpretazione autentica della propria opera in quanto ognuno possiede una sua particolare sensibilità ed è portatore di esperienze diverse, perciò un sentire vale quanto quello di qualsiasi altro."
Andando alle poesie, "Peccatore" la posso scrivere anche su un unico rigo, per me rimane uguale a se stessa e molto esplicita. Per "E ti affacci nel giorno" vale lo stesso discorso, solo che tu mi dai di essa un'interpretazione che non emerge dalla poesia stessa. Io vi percepisco insoddisfazione per la propria condizione, il peso della quotidianità "e lievita il giorno" dopo il breve sollievo di un momento "l'alba" che però "muore" anche se il "solo" è forse un barlume di ottimismo. In "Festa" tutta questa importanza dell'annidamento non la vedo. Piuttosto c'è qualche inversione di versi che rende solo più oscuro il significato. Per "Sofferenza" io per "nel punto" avevo inteso quello finale che siccome preclude una più esauriente risposta fa pensare o a un dubbio irrisolto o ad una impossibilità di lenire che comunque coincide con la tua interpretazione. 

angel

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Re: Secondo voi tutti possono essere poeti?
« Risposta #89 il: Giovedì 4 Marzo 2010, 18:23:21 »
beh , i poeti hanno una sensibilità molto particolare , al confronto con le altre persone , non per dire che le altre persone siano da meno , però non tutti sanno scrivere ciò che provano, certi neanche provano un qualcosa che li spinge a buttare giù qualche verso , l' importante è che chi scrive poesie non sia sottovalutato, perchè so cosa vuol dire partecipare ad un concorso e perderlo e sentirsi non poeti solo  perchè la poesia non è piaciuta !!!