uhm... innanzitutto chi sono i poeti? Quelli acclamati tali, sono tantissimi, tutti più o meno riconosciuti in vita o post mortem. Eppure poeti sono anche quelli che sbagliano gli accenti, che usano rime scontate con cuore-ore, amore-ore, dolore-ore. Che sudano magari sette camicie per esprimere un concetto che gli scalda l'anima e desiderano mostrarti proprio quell'emozione, così immensamente grande per loro. Niente come la poesia eviscera ciò che sei e ti mette alla berlina, in pubblica piazza, con i fili dell'emozione scoperti a petto nudo e senza scudi di sorta se non il tuo pudore. Quando sento dire che di poeti il mondo è pieno e, quando a volte butto là che scrivo poesie (talvolta lo dico con vergogna, credetemi); e osservando intorno noto sorrisini del tipo " ecco n'altra scema". Oppure quando penso che qui siamo tanti, che non mi riesce leggere le poesie di tutti, che magari perdo la più bella o che so io.... Mi viene istintivo pensare: " Ma ce ne fossero di poeti, poetucoli, poeti di mezza tacca, di una tacca intera o di nessuna tacca. Sapete perchè? Perchè nella categoria poeti, ci sono tutti coloro che hanno cuore e anima da vendere e magari ce ne fossero tanti, ma tanti di più... invece di un mondo così sterile e pieno di stereotipi.
Almeno i poeti che siano liberi di poetare..
Oddio poi ho pensato a " A Silvio" di Bondi... e...vabbè a tutto c'è un limite:-)))))