Autore Topic: Secondo voi tutti possono essere poeti?  (Letto 18684 volte)

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Calliope04

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Re: Secondo voi tutti possono essere poeti?
« Risposta #45 il: Giovedì 25 Febbraio 2010, 13:13:15 »
anche secondo me...non tutti possono essere poeti, anzi io sono la prima che ci sto provando scrivendo ogni giorno da un anno...
bisogna avere ispirazione, sensibilità, destreggiarsi nel linguaggio... ma a parte la parte grammaticale e sintattica, si ha bisogno di notevole cultura che ti dia la possibilità di spaziare da un argomento all'altro, per creare aforismi, assonanze, metafore....
Non so.. magari alla fine tutti potremmo essere in grado di dedicarci a tale arte, ma sarebbe solo parole su un foglio...invece dovrebbero essere fogli riempiti di parole che giungano al cuore e alla sensibilità di chi legge..
Un saluto a tutti piacere di conoscervi

Offline Angelo Ricotta

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Re: Secondo voi tutti possono essere poeti?
« Risposta #46 il: Giovedì 25 Febbraio 2010, 18:31:24 »
Alla fine il punto è: chi decide se uno è ispirato o no, se è o no un vero poeta? Quanti poeti a suo tempo osteggiati adesso sono considerati dei classici? Guardiamo in faccia la realtà. La storia ci mostra con tutta evidenza che l'evoluzione delle concezioni in ogni campo altro non è che un susseguirsi di rifiuti delle regole preesistenti. Cosa se ne deduce obbiettivamente? Che le regole sono contingenti, che si procede per libere creazioni dell'intelletto umano, che non esiste una rappresentazione della realtà più valida di un'altra in assoluto, che c’è un ampio margine di discrezionalità nella valutazione. Allora chi decide? In un certo momento storico sono coloro che, a torto o a ragione, riescono a guadagnarsi la fama di esperti. Poi magari gli esperti di qualche tempo dopo diranno di costoro che non avevano capito niente, e di casi del genere è piena la storia. Infine è ben noto che Pollock fu molto osteggiato all’inizio, poi ha avuto semplicemente fortuna. Ancora adesso c’è chi sostiene che quella non è arte e che il dripping non può essere considerata una vera tecnica pittorica. :angel:

Offline Stefano Toschi

Re: Secondo voi tutti possono essere poeti?
« Risposta #47 il: Giovedì 25 Febbraio 2010, 19:27:40 »
E’ fuor di dubbio che i parametri valutativi nel campo dell’arte sono in continua evoluzione e ciò che oggi è considerato arte avrebbe potuto, magari, in passato, essere considerato spazzatura, e forse lo sarà ancora in futuro. ;D
Tuttavia la pittura informale è pittura: bene o male realizza dei quadri. Esistono forme di arte che non sono classificabili nelle categorie tradizionali. Ad esempio le realizzazioni di Christo, non sono né pittura, né scultura, probabilmente nemmeno architettura.
La poesia è una forma di arte dalla lunga tradizione, ci devono essere quindi dei “limiti” che la definiscono. Nessuno vuole vietare di oltrepassarli, anzi già è stato fatto, si darà vita in tal caso ad una forma artistica nuova o ibrida.
E’ vero che la novità, la genialità, sono spesso incomprese, osteggiate o riconosciute in ritardo, ma qui si tratta solo di opinare (in teoria) se tutti possano essere poeti.
E dobbiamo intendere “poeta” nel senso “umile” di colui che scrive poesie, escludendo l’identificazione del poeta col genio, altrimenti la domanda non avrebbe senso (i geni sono rari).
Si tratta quindi di decidere cosa sia una poesia.
Io ammiro i geni che infrangendo le regole convenzionali danno una nuova dimensione all’arte nella quale operano, spesso divenendo a loro volta norma.
Oggi scrivere in forma poetica non può più essere solo metrica e rima, ma nemmeno le esclude. Le forme della poesia sono sempre state in evoluzione ed ancora lo sono, eppure rimane una caratteristica peculiare di questa forma espressiva, che non può essere semplicemente lo scrivere e nemmeno lo scrivere andando a capo spesso.
"Ogni certezza è nel sogno" (E. Poe)

Offline Angelo Ricotta

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Re: Secondo voi tutti possono essere poeti?
« Risposta #48 il: Giovedì 25 Febbraio 2010, 21:30:12 »
Allora vorrei che mi si spiegasse qual è una poesia e quale non lo è. Io non so fornire dei criteri certi. Possiedo una catasta di libri di poesie, intendo di poeti riconosciuti tali da esperti “ufficiali” del momento, leggo molte delle poesie di questo ed altri siti. Alcune mi piacciono, altre no, senza distinzioni di “casta”. Vado a mio sentire, la critica ufficiale non mi influenza minimamente. Certi componimenti che si autodefiniscono poesie non mi sembrano tali, mentre certe prose mi sembrano poesie. In effetti nella poesia mediamente si va a capo spesso. Però se non seguiamo una metrica non c’è una vera ragione per questo. Io trovo che andare a capo spesso, o almeno più spesso che in una prosa, mi permette di organizzare i versi e le strofe in una forma geometrica che ne rafforza il significato, il potere evocativo o suggestivo che si voglia dire. Gli strumenti dei word processor permettono diverse interessanti manipolazioni in tal senso. Però ho anche notato che anche in altre configurazioni geometriche le poesie che mi sembrano belle non perdono nulla. Il vero problema invece è che ciò che per me è evocativo per altri sembra non esserlo. Infatti, tanto per fare un esempio, un paio di mie poesie non sono state qui convalidate e un altro paio inserite in portfolio. Per le prime la motivazione è stata “Il testo usa un linguaggio forse troppo "descrittivo e diretto", privo di quel senso evocativo proprio della poesia”. Per me invece quelle poesie erano evocative eccome, le avevo scritte proprio con quell’intento! Nulla potrà mai sciogliere questo nodo relativistico! :angel:

Offline Stefano Toschi

Re: Secondo voi tutti possono essere poeti?
« Risposta #49 il: Giovedì 25 Febbraio 2010, 22:09:48 »
Già organizzare i versi e le strofe in forma geometrica è alterare il rapporto tra significante e significato, conferendo al primo una funzione che non ha nella scrittura in prosa. Attraverso quella disposizione egli veicola un surplus di significato che nella sua funzione ordinaria gli è estraneo.
Si tratta di un modalità poetica che usavano già i greci: si chiama calligramma.
Famosi sono quelli di Apollinaire:


La poesia tende spesso ad essere evocativa (anche il calligramma lo è, per la sua stessa forma), ma non è questo il suo carattere distintivo; anche la prosa può essere evocativa.
Se invece vertendo in prosa una poesia ottieni, alla lettura, esattamente le stesse sensazioni che ottenevi quando era suddivisa in versi, beh i casi sono due: o non è poesia, o non sei riuscito a cogliene l'essenza.
"Ogni certezza è nel sogno" (E. Poe)

Offline Angelo Ricotta

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Re: Secondo voi tutti possono essere poeti?
« Risposta #50 il: Giovedì 25 Febbraio 2010, 22:51:35 »
Se invece vertendo in prosa una poesia ottieni, alla lettura, esattamente le stesse sensazioni che ottenevi quando era suddivisa in versi, beh i casi sono due: o non è poesia, o non sei riuscito a cogliene l'essenza.

Quest’ultima tua frase non è chiara. Non vedo per quale ragione una poesia messa in prosa, nel senso geometrico, se “suona” uguale non va bene. Per me significa solo che quella particolare poesia non ha bisogno di avere una specifica forma geometrica per esprimere i suoi significati, per altre può essere diverso.

Offline Angelo Ricotta

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Re: Secondo voi tutti possono essere poeti?
« Risposta #51 il: Giovedì 25 Febbraio 2010, 23:31:57 »
In effetti i word processor più comuni non sono in grado di produrre dei calligrammi del tipo di quello di Apollinaire, occorre un programma di disegno abbastanza flessibile per questo. Io avevo in mente manipolazioni più semplici tipo giustificazioni e tabulatori. Comunque l’importante è il concetto che la forma geometrica ha un ruolo nella poesia, come lo ha la metrica, la sintassi, la scelta delle parole, la loro disposizione. Io procedo così. Ho una o più idee da esprimere. Butto giù i versi cercando di dar loro un ordine fin da subito a tutti i livelli che abbiamo discusso. Poi rileggo più volte tra me e a voce alta cercando di assaporare il senso e il ritmo delle parole, degli accenti tonici, dei versi, delle strofe. Comincio a cambiare la disposizione delle parole, a modificare le parole stesse, i tempi e i verbi stessi, rimescolo anche i versi, le strofe, con spostamenti ed eliminazioni anche drastici. Per me è molto importante una certa musicalità dell’insieme. La lettura ripetuta mi porta ad ulteriori associazioni che a volte possono modificare completamente la scrittura originale, addirittura a cambiare proprio tema. L’ultima operazione è la rifinitura che, nel mio caso, è essenzialmente una semplificazione, ossia l'eliminazione, per quanto possibile, di connettivi grammaticali e sintattici, dato che, nei miei intenti, la poesia deve evocare non spiegare.
Per quanto riguarda l’ispirazione per me la poesia è soprattutto, anche se non solo ovviamente, l'arte del ricordo. Più i ricordi sono lontani nel tempo o nello spazio più sono suggestivi, più mi ispirano. E visto che mi ci trovo, per dirla tutta, ritengo che l'opera d'arte non possiede un significato intrinseco e univoco. Ognuno è autorizzato a sentirvi o vedervi ciò che vuole che quasi mai è identico per tutti, anzi spesso è molto diverso e anche opposto.
Pertanto i giudizi dei critici di professione, concordi o discordi che siano, sono solo alcune delle tante possibili interpretazioni le quali possono anche mutare nel tempo e da luogo a luogo.
Persino ciò che l'autore ha voluto veramente esprimere non può considerarsi l'interpretazione autentica della propria opera in quanto ognuno possiede una sua particolare sensibilità ed è portatore di esperienze diverse, perciò un sentire vale quanto quello di qualsiasi altro.

Offline Angelo Ricotta

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Re: Secondo voi tutti possono essere poeti?
« Risposta #52 il: Venerdì 26 Febbraio 2010, 13:23:05 »
Al di là delle opinioni comunque ringrazio i redattori del sito per il difficile, spesso ingrato, ma necessario lavoro di valutazione cui si sobbarcano. Io francamente non mi sentirei pronto a farlo anche se ho sempre amato le poesie e avevo iniziato a scriverle da ragazzo. Mi considero sempre un dilettante. Credo che valutare implichi acquisire una competenza particolare attraverso lo studio della storia della letteratura e di tutto il suo dibattito ormai millenario se si risale ai primordi. :angel:

Offline Ausilia Giordano

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Re: Secondo voi tutti possono essere poeti?
« Risposta #53 il: Domenica 28 Febbraio 2010, 20:24:08 »
 :oPorgo questa mia riflessione, poichè ne leggono di parole e di versi, i miei occhi e la mia mente, e molte volte ne traggono tristi deduzioni: Versi strampalati, fuligginoso genere del non sense, non voglia di fermarsi, di ripiegarsi su se stessi per riflettere un istante sul valore dell’esistenza e del sentire puro. Parole catturate al vento, raccolte tra le gocce di rugiada senza coglierne il senso.  ???
Queste sono certe composizioni  che si usa chiamare poesie.  >:(
“Canzonette” senza “piede”, nè "chiave" né “sirma”: parole chiuse in frasi-versi, lanciate qua e là per riempire spazi su Internet. Opera di compositori detti: “oet” Che scrivono per il gusto di essere presenti sempre della “classe dei più produttivi”.
Chiedo scusa per la forma satirica, ma il mio spirito soffre molto quando vede offesa l'arte e la passione del vero poetare.
Mi si risponda per un libero scambio/dibattito, per amore della poesia. In seguito continuerò presentando il mio concetto di poeta.

Offline Monster

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Re: Secondo voi tutti possono essere poeti?
« Risposta #54 il: Lunedì 1 Marzo 2010, 13:51:39 »
Re: Secondo voi tutti possono essere poeti?

NO!!

olio_e_note

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Re: Secondo voi tutti possono essere poeti?
« Risposta #55 il: Martedì 2 Marzo 2010, 04:37:09 »
io no di certo...non so scrivere neanche tre parole secondo qualcuno..

Offline Lucia Volpi

Re: Secondo voi tutti possono essere poeti?
« Risposta #56 il: Martedì 2 Marzo 2010, 11:50:16 »
Non tutti, anzi pochi, possono essere poeti, ma tutti possiamo scrivere poesie, se questo ci fa star bene.
lucia

Offline Angelo Ricotta

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Re: Secondo voi tutti possono essere poeti?
« Risposta #57 il: Martedì 2 Marzo 2010, 13:38:07 »
...parole chiuse in frasi-versi, lanciate qua e là per riempire spazi su Internet.

Dovresti essere più specifico e citare almeno un esempio di poesia non-sense o strampalata, insomma di componimento che tu consideri non poesia. Capisco che ciò possa irritare anche notevolmente l'autore ma, come scriveva Albert Schweitzer "Se non diremo cose che ad alcuni spiaceranno non diremo mai la verità".
E poi siamo qui per migliorare e le critiche, almeno per me, sono ben accette. Anzi ti invito a commentarne una mia se lo ritieni utile all'esposizione delle tue tesi. Personalmente ritengo di non aver scritto non-sense, neanche intenzionalmente, i miei versi hanno sempre significati che io mi sento in grado di spiegare dettagliatamente, solo che la limitatezza del commento autore nella pagina poetica non permette di dilungarsi troppo, invece nel Forum possiamo. Mi riprometto di leggere le tue poesie e di commentarle. :angel:

flaviettacap

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Re: Secondo voi tutti possono essere poeti?
« Risposta #58 il: Martedì 2 Marzo 2010, 14:59:41 »
anche io sono d'accordo con chi dice che non è certo facile dare una spiegazione alla parola poeta. Forse oggi un pò tutti ci si sentono, per il semplice fatto che, secondo me, la poesia non ha più il valore di una volta. Ai giorni nostri è più facile dare vita alle proprie parole, farsi leggere e farsi conoscere... cosa che prima era un pò più difficile. Allo stesso tempo, senza levare nulla a qualcuno, credo che sia anche giusto selezionare poeti e poeti.. comunque ognuno, a modo diverso, è libero di esprimere quello che sente.. ed è anche giusto che sia così!! Dopotutto... basti vedere solamente qui quante belle poesie ci sono.. magari scritte anche in dieci ,inuti perchè ispirati al momento..  ;)

VermilionSky

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Re: Secondo voi tutti possono essere poeti?
« Risposta #59 il: Martedì 2 Marzo 2010, 18:50:15 »
Secondo me per essere poeti bisogna almeno essere curiosi. Poi si deve saper mettere in parole un emozione immagine suono quindi, alla domanda tutti sono poeti la mia risposta è no. Però alla domanda tutti possono esserlo rispondo si con la condizionale  ;D nel senso che basta saper accende quella voglia di suoni su carta (o nell' aria) per avvicinarcisi, poi il resto potrebbe venire da sè. E' ovvio che poi per essere riconosciuti poeti bisogna avere quel qualcosa in più. Ed è conseguentemente ovvio che la maggior parte della gente che scrive poesie non scrive belle poesie (con questo non voglio dire che scrivo belle poesie, anzi) però è giusto e bello che ci si cimenti nel farlo perchè:
-se tutti rinunciassero la poesia morirebbe.
-le persone che scrivono poesie si abituano a non banalizzare la realtà circostante.

Questa era la mia modestissima opinione
« Ultima modifica: Martedì 2 Marzo 2010, 18:51:56 da Luca Vallese »